Perché la psichiatria transculturale è pop

fonte saluteinternazionale

di Norina Di Blasio

Come si pongono i sistemi sanitari internazionali di fronte alla grande sfida della salute dei migranti?  Siamo in grado di dare a infermieri e operatori sanitari nell’ambito della salute mentale strumenti nuovi? Il disagio mentale comincia così ad aver un corrispettivo economico che serve a rendere la psichiatria culturale più rilevante. “Non parliamo più di una dimensione esotica, dal sapore antropologico, della riflessione psichiatrica, ma siamo in un orizzonte culturale in cui è centrale l’obiettivo dell’integrazione e dell’ibridazione delle culture”. Intervista a Jaswant Guzder dell’Università di Montréal.


 “Uno degli aspetti principali dell’essere migrante è che la tua identità è fluida. Sono Inglese? Sono un britannico-asiatico, sono un asiatico-britannico? Sono un melange di cose. Non appartengo a nessun luogo ma allo stesso tempo appartengo a tutti. La casa per me è uno stato mentale, non necessariamente una cosa di mattoni e malta”.

Dinesh Bhugra

Alla psichiatria transculturale spetta oggi un compito difficile, tutto da costruire. Deve riuscire a guardare i migranti come calati in un contesto di ibridazione di culture, ma anche essere capace di domandarsi quanto e se gli strumenti della psichiatria occidentale siano applicabili ovunque nel mondo. Ma deve fare anche i conti con il fatto che l’occidente reagisce con ostilità ai migranti, con evocazioni nostalgiche del concetto identità nazionale. Come si pongono i sistemi sanitari internazionali di fronte a questa grande sfida?  Siamo in grado di dare a infermieri e operatori sanitari nell’ambito della salute mentale strumenti nuovi? Ne abbiamo parlato con Jaswant Guzder (McGill University, Montréal), intervistata in occasione della mostra Cultural dislocation and hybridity. Politiche delle cure politiche delle culture, organizzata dalla ASL Roma 1 e ospitata negli spazi del Museo Laboratorio della Mente[1].

L’articolo prosegue alla fonte su SaluteInternazionale

Idoneità fisica e capacità lavorativa Aspetti giuridici e organizzativi

FONTE  C.I.I.P

Convegno

Idoneità fisica e capacità lavorativa
Aspetti giuridici e organizzativi
Copernico Milano Centrale – Via Copernico 38, Milano
martedì 10 aprile 2018 – ore 14.30-18.30

14.30 – Presentazione e introduzione
Avv. Giuseppe Massimo CannellaStudio Legale Associato LCG
Dott. Norberto CancianiSegretario nazionale Associazione Ambiente e Lavoro

14.45 – La prestazione lavorativa subordinata. L’impossibilità sopravvenuta: dalla “inidoneità” alle mansioni alla “disabilità” del prestatore
Avv. Luigi ColantuoniStudio Legale Associato LCG

15.15 – Le prestazioni previdenziali e assistenziali nei casi di inidoneità lavorativa
Avv. Giuseppe Saia Vittorio ColomboINCA Lombardia

Ore 16.00 – Coffee break

16.30 – La sorveglianza sanitaria e il giudizio di idoneità. Cenni sulle malattie professionali generate dall’esposizione alle polveri d’amianto
Dott. Carlo NavaClinica del Lavoro Milano
Avv. Giuseppe Massimo CannellaStudio Legale Associato LCG

17.15 – La Commissione medica ricorsi avverso il giudizio del Medico Competente
Dott. Battista MagnaServizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di lavoro, ATS Città Metropolitana di Milano

17.45-18.30 – Dibattito finale

Convegno gratuito con iscrizione obbligatoria online

Scarica la locandina

Prevenzione delle malattie correlate al lavoro: EU-OSHA lancia una nuova sezione del suo sito

FONTE OSHA.EU

 

Stime recenti hanno evidenziato che le malattie correlate al lavoro causano circa 200.000 decessi l’anno in Europa. Le malattie e gli infortuni legati al lavoro rappresentano un costo per l’Unione europea pari a circa 476 miliardi di EUR, che potrebbero essere risparmiati attraverso le giuste strategie, politiche e pratiche in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL). La sensibilizzazione nei confronti di queste malattie, compresi i tumori professionali, è una priorità per l’EU-OSHA.

La ricerca condotta dall’EU-OSHA mira a fornire una base comprovata di conoscenze per l’elaborazione delle politiche e contribuire a condividere buone pratiche in materia di prevenzione e riabilitazione. Nella sua attività di ricerca recente, l’EU-OSHA si è concentrata sui sistemi di allarme e sentinella in materia di sicurezza e salute sul lavoro, sulle malattie sul lavoro causate da agenti biologici, nonché sulla riabilitazione e sul rientro al lavoro dei lavoratori dopo una terapia oncologica.

Maggiori informazioni sui progetti dell’EU-OSHA sulle malattie correlate al lavoro nella nuova sezione del sito

Impianti di riscaldamento a pellet: attenzione ai gas tossici

 FONTE  SUVA.CH
 

 

Jean-Luc Alt Il riscaldamento a pellet è moderno ed ecologico rispetto al gasolio. Ma c’è un però: gli impianti alimentati a pellet e i pellet stessi (cilindretti di legno pressato) possono liberare monossido di carbonio, ossia un gas inodore, incolore e non irritante ma letale.

Ormai è risaputo che la combustione di pellet in un impianto mal funzionante può liberare monossido di carbonio. Tanti però non sanno o sottovalutano il fatto che ci si può intossicare con il monossido di carbonio anche semplicemente conservando i cilindretti di legno pressato. I pellet stoccati in un locale chiuso possono infatti subire una trasformazione chimica con la formazione di monossido di carbonio. Se il locale non è ventilato, il gas si accumula a livello del pavimento con conseguenze fatali per chi entra nel locale.

L’ARTICOLO PROSEGUE  ALLA FONTE  SU  SUVA.CH

 

 

Impresa e ambiente: aperte le iscrizioni al master in Gestione della Responsabilità Sociale

COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 6 marzo 2018 – L’Università telematica IUL accresce la sua offerta formativa con il master di I livello inGestione della Responsabilità Sociale”. Il percorso fornisce una formazione specializzata sui temi della qualità, dell’efficienza e della produttività nelle aziende e nelle organizzazioni pubbliche, con un’attenzione particolare all’ambiente, all’integrazione, al risparmio energetico e alla responsabilità sociale.

Il corso nasce dalla collaborazione dell’Ateneo con il Network GTC, una rete di diverse professionalità composta da centri di formazione, studi associati e liberi professionisti, che opera in Italia e in Europa.

Il master ha l’obiettivo di formare professionisti, manager, dirigenti dall’alto profilo etico, fornendo le competenze adeguate per affrontare le situazioni di lavoro nel settore privato e in quello pubblico.

Il corso è interamente online e prevede il rilascio di 60 Crediti Formativi Universitari, pari a 1500 ore, comprendenti lo studio individuale, la didattica interattiva, la realizzazione di un project work e della tesi finale.

Il termine per le iscrizioni è il 31 marzo 2018.

IUL – Italian University Line è un Ateneo telematico fondato nel 2005 e promosso da due soci pubblici, l’Università degli Studi di Firenze e l’Istituto di ricerca Indire. Offre corsi di laurea e di alta formazione riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione e vanta collaborazioni con soggetti di livello nazionale come il Sole24Ore, GiuntiAcademy, Erickson e Tuttoscuola.

Il Network GTC è una rete composta da diverse professionalità con sede in Campania e che opera in partnership con più di 500 aziende sull’intero territorio nazionale.

«Questa collaborazione – dichiara Massimiliano Bizzocchi, Direttore IUL – ci dà l’opportunità di arricchire la nostra offerta formativa con le competenze specifiche del Network GTC, entrando in contatto con i numerosi centri della loro rete in tutta Italia. Il master sulla Gestione della Responsabilità Sociale è indicato per quanti vogliono acquisire strumenti utili per conciliare efficienza e produttività in un’azienda con un’etica nel comportamento volta anche alla sostenibilità ambientale».

 

Per informazioni sul master:
www.iuline.itsegreteria@iuline.it – T. 055.2380385/568

www.networkgtc.itmaster@networkgtc.it – T. 333 5096977