Studio finalizzato ad orientare meglio la valutazione del rischio dei lavoratori esposti a nanoparticelle (NP): esistono diverse proprietà infiammatorie delle NP legate al sesso?

riassunto

Le nanotecnologie offrono notevoli potenzialità di sfruttamento in diversi settori industriali, per i quali i benefici economici non sono trascurabili. Come le province canadesi e molti paesi industrializzati, il Quebec sta vedendo svilupparsi un numero crescente di aziende che producono nanomateriali e nanoparticelle (NP), per non parlare di quelle che stanno introducendo sempre più NP nei loro prodotti. Il numero di lavoratori del Quebec che lavorano nella produzione e sintesi di NP aumenterà negli anni a venire. Inoltre, non potrà che aumentare il numero di lavoratori chiamati a maneggiare e trasformare NP nei settori delle nanotecnologie in genere. In tal modo, è prevedibile che questo entusiasmo per le nanotecnologie provocherà un aumento del numero di lavoratori potenzialmente esposti alle NP, un’esposizione alla quale il grande pubblico non sfuggirà, sapendo che già migliaia di prodotti di uso quotidiano contengono NP.

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INRS Canada .Decontaminare l’acqua inquinata dai pesticidi

Segnaliamo dal sito dell’Istituto di Ricerche INRS CANADA questo articolo che illustra un importante risultato.

 

Decontaminare l’acqua inquinata dai pesticidi

Riportiamo dal sito : ” L’atrazina è uno dei pesticidi più utilizzati nel Nord America. I professori My Ali El Khakani e Patrick Drogui, ricercatori dell’INRS hanno sviluppato un nuovo metodo per degradarlo utilizzando un processo che combina un nuovo materiale e luce solare.
L’atrazina si trova ovunque nell’ambiente, anche nell’acqua potabile di migliaia di persone in tutto il paese. I trattamenti tradizionali di acqua potabile e di scarico non riescono a degradare efficacemente questo pesticida. I metodi più recenti mostrano una migliore efficienza, ma usano sostanze chimiche che possono lasciare sottoprodotti tossici nell’ambiente.
Il professor My Ali El Khakani , esperto di materiali nanostrutturati, dell’Energy Materials Telecommunications Center dell’INRS e il professor Patrick Drogui , specialista in elettrotecnologie e trattamenti delle acque, del Water Earth Environment Center dell’INRS, hanno unito le forze sviluppare un nuovo processo ecologico per il degrado dell’atrazina che sia privo di sostanze chimiche il più possibile.”

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE INRS CANADA

Gestion des déchets de nanomatériaux, une nouvelle publication de l’INRS

Prévenir les risques liés aux déchets de nanomatériaux manufacturés

 

L’INRS publie une nouvelle brochure pour aider les entreprises à prévenir les risques liés à la gestion des nanodéchets. Trois questions à Myriam Ricaud, experte en prévention des risques chimiques à l’INRS.

Vai alla pagina INRS  dedicata alla Gestione dei rifiuti di nanomateriali 

Assessment of Personal Exposure to Airborne Nanomaterials A Guidance Document

 

 

Assessment of Personal Exposure to Airborne
Nanomaterials
A Guidance Document

Partners involved in the nanoIndEx project are:
• Federal Institute of Occupational Safety
and Health (BAuA, Berlin, Germany),
• French Alternative Energies and Atomic
Energy Commission (CEA, Grenoble,
France),
• University of Applied Sciences and Arts
Northwestern Switzerland (FHNW,
Windisch,
Switzerland),
• Institute of Occupational Medicine
(IOM, Edinburgh, UK),
• Institute of Energy and Environmental
Technology e. V. (IUTA, Duisburg, Germany),
• Institute for Hazardous Substance
Research (IGF, Bochum, Germany),
• Catholic University of the Sacred Heart
(UCSC, Rome, Italy).

IL DOCUMENTO – GUIDA 

Nanomateriali, anche il contributo dell’Inail nelle linee guida dell’Oms per la protezione dei lavoratori

 FONTE INAIL.IT

Il Dipartimento di medicina epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale dell’Inail,  attivo da anni sulla tematica dei rischi emergenti, ha partecipato alla stesura della pubblicazione dell’Organizzazione mondiale della sanità con una revisione sistematica della letteratura, inclusa nel documento finale e pubblicata come articolo scientifico sull’International Journal of Hygiene and Environmental Health

Nanomateriali, anche il contributo dell’Inail nelle linee guida dell’Oms per la protezione dei lavoratori

ROMA – Il Dipartimento di medicina, epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail, attivo da anni sulla tematica dei rischi emergenti, ha contribuito alla stesura delle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la protezione dei lavoratori esposti a nanomateriali ingegnerizzati (Nmi). Il rapido avanzamento delle nuove tecnologie basate sullo sviluppo e le produzione di strutture alla scala nanometrica (inferiori a 100 nanometri pari a 10-7 metri) – che permettono di realizzare applicazioni innovative in differenti settori dall’elettronica, alla cura della persona, dalla farmaceutica alle costruzioni, dal tessile alle energie rinnovabili – può infatti rappresentare un rischio per la salute, che deve essere valutato e gestito con un approccio specifico.