Notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
Ieri, la Corte Suprema degli Stati Uniti, ha emesso una sentenza che lede alla radice il diritto all’autodeterminazione delle donne di quel paese rispetto alla scelta dell’interruzione di gravidanza, un diritto conquistato nel 1973, nel contesto del movimento di lotta diffuso a livello internazionale. Tantissime le voci di protesta, le petizioni, le manifestazioni.
Un nuovo studio dell’Università del New Hampshire ha scoperto che i lavoratori dell’industria ittica avevano il doppio delle probabilità di contrarre il COVID-19.
Lo studio – ” Gli effetti diretti e indiretti di una pandemia globale sui pescatori e sui lavoratori del settore ittico statunitensi ” – ha rilevato che la quantità media di lavoratori del settore ittico risultati positivi al COVID-19 ogni 1.000 lavoratori era più del doppio di quella di altre industrie alimentari. Lo studio ha rilevato che ci sono stati circa 65 casi positivi ogni 1.000 lavoratori del settore ittico, rispetto a 31 casi ogni 1.000 lavoratori nell’industria alimentare in generale.
Un articolo molto puntuale sugli sviluppi per definire nuovi strumenti di governo su scala mondiale per fronteggiare future pandemie, alla luce dell’esperienza di Sars-Covid 2.
L’articolo pubblicato su Health Policy Watch da Kerry Cullinan descrive le dinamiche in atto per accellerare almeno le modifiche del Regolamento sanitario internazionale. Mentre un “trattato pandemico” potrebbe richiedere anni per essere stabilito, il Regolamento sanitario internazionale (IHR) dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) potrebbe essere rivisto più rapidamente per migliorare significativamente la risposta alle epidemie globali, affermano i massimi funzionari statunitensi. Le dichiarazioni hanno coinciso con una riunione del gruppo di lavoro di 3 giorni degli Stati membri dell’OMS per discutere i modi per rafforzare il muscolo globale dietro la preparazione e la risposta alla pandemia.
“Alcuni importanti passi avanti per far progredire la sicurezza sanitaria globale potrebbero richiedere anni per realizzare, ad esempio, la creazione di un nuovo strumento internazionale sulla preparazione e la risposta, che l’OMS e un certo numero di altri paesi hanno approvato”, ha affermato il segretario di Stato americano Antony J. Blinken e il Segretario alla Salute e ai Servizi Umani Xavier Becerra hanno scritto su JAMA .
In questo articolo, in forma puntuale e documentata, viene esposta la complessa vicenda dell’indagine e ricerca del “focolaio” da dove si sarebbe diffuso il coronavirus. La necessità che l’indagine USA – UE, per motivi correlati alla geopolitica, non fuoriesca dall’obiettivo di approfondire le conoscenze sul come e sul dove si sarebbe verificato il fenomeno di spillover comporta una grande responsabilità da parte degli stessi ispettori designati da OMS. Per ora le indagini non hanno realizzato passi in avanti sulla conoscenza dei processi e dei luoghi ove si è realizzato il passaggio di Sars-Cov2 dagli animali all’uomo. Segnaliamo questo articolo pubblicato da Health Policy Watch per la completezza e precisione con cui descrive lo stato dell’arte di questa vicenda .
Analysis: Mounting Pressure on China About Covid ‘Lab Leak’ Could Backfire
Arthur Allen
President Joe Biden has ordered U.S. intelligence agencies to determine whether the covid virus, or a near ancestor, emerged from a cave, a live-animal market, a farm — or a secretive Chinese laboratory.
But it’s doubtful this probe will yield definitive insights, and it could even backfire.
Some experts hypothesize that global pressure could prompt a Chinese scientific whistleblower to come forward with evidence of a lab leak. After all, it is unlikely such an accident could have occurred without dozens of people finding out about the leak, or an ensuing cover-up.
But the growing political pressure to discover Chinese malfeasance or a lab accident at the root of the pandemic could make a definitive answer less, rather than more, likely, according to virologists and experts on U.S.-China scientific exchanges.
“We have to reduce the political tension and let the scientists do the work, not the politicians,” said Dr. Jennifer Huang Bouey, a Chinese-born Rand Corp. researcher.
In questo articolo di Health Policy WatchElaine Ruth Fletcher descrive la complessità di una ricerca approfondita sull’origine del Coronavirus con particolare riferimento ai passaggi di spillover fino agli umani. I dubbi che il virus possa essere passato agli umani in un laboratorio di ricerca cinese per negligenze operative sono alla base delle ricerche in atto. L’autrice con interviste mette in chiaro l’elevato rischio di strumentalizzazioni politiche o meglio di natura geopolitica che possono alterare le modalità e i percorsi di questa ricerca della verità. Ancora una volta la scienza deve confrontarsi con molti fattori di confusione che possono mettere in discussione i risultati di questa ricerca.
Un articolo importante che descrive le preoccupazioni dei pazienti Usa in cura per Covid 19. La Assicurazioni nella prima fase della pandemia hanno fatto “sconti” ai clienti per quelle prestazioni che non erano previste nella polizza. Ora, come denuncia l’articolo, le Assicurazioni porranno termine alle politiche di “buone relazioni” coi clienti e … non faranno più sconti…e non copriranno più alcune prestazioni fondamentali nelle cure Covid 19 …..E noi ci lamentiamo del nostro SSN… universalista. Per chi ha difficolta con la lingua inglese nel fondo è postata una traduzione.. editor
Time to Say Goodbye to Some Insurers’ Waivers for Covid Treatment Fees
Julie Appleby, Kaiser Health News
Just as other industries are rolling back some consumer-friendly changes made early in the pandemic — think empty middle seats on airplanes — so, too, are health insurers.
Many voluntarily waived all deductibles, copayments and other costs for insured patients who fell ill with covid-19 and needed hospital care, doctor visits, medications or other treatment.
Setting aside those fees was a good move from a public relations standpoint. The industry got credit for helping customers during tough times. And it had political and financial benefits for insurers, too.
But nothing lasts forever.
Starting at the end of last year — and continuing into the spring — a growing number of insurers are quietly ending those fee waivers for covid treatment on some or all policies.
“When it comes to treatment, more and more consumers will find that the normal course of deductibles, copayments and coinsurance will apply,” said Sabrina Corlette, research professor and co-director of the Center on Health Insurance Reforms at Georgetown University.
Even so, “the good news is that vaccinations and most covid tests should still be free,” added Corlette.
That’s how infuriated lawmakers described soft drink companies — and what they pulled off in 2018 when they scored a legislative deal that bars California’s cities and counties from imposing taxes on sugary drinks.
Yet, despite its tarnished reputation, the deep-pocketed industry continues to exert its political influence in the nation’s most populous state, spending millions of dollars on politically connected lobbyists and doling out campaign contributions to nearly every state lawmaker.
The result? Bills long opposed by Coca-Cola Co., PepsiCo and other beverage companies continue to flounder. Just two weeks ago, a measure that would have undone the 2018 deal that lawmakers so vehemently protested was shelved without a hearing.
Dr. Anthony Fauci thanked America’s health care workers, who “every single day put themselves at risk” during the pandemic, even as he acknowledged that PPE shortages had contributed to the deaths of more than 3,600 of them.
“We rightfully refer to these people without hyperbole — that they are true heroes and heroines,” he said in an exclusive interview with The Guardian. The deaths of so many health workers from covid-19 are “a reflection of what health care workers have done historically, but putting themselves in harm’s way by living up to the oath they take when they become physicians and nurses,” said Fauci.
In coda all’articolo originale in lingua inglese di Kaiser Health News abbiamo postato una traduzione automatica di google traslator. Il testo cui fare riferimento è comunque l’originale.
New Single-Payer Bill Intensifies Newsom’s Political Peril
SACRAMENTO — A group of Democratic state lawmakers introduced legislation Friday to create a single-payer health care system to cover all Californians, immediately defining the biggest health policy debate of the year and putting enormous political pressure on Gov. Gavin Newsom.
The Democratic governor faces the increasingly likely prospect of a Republican-driven recall election later this year. The single-payer bill adds to his political peril from the left if he doesn’t express support, and from the right if he does.
A prominent group of academics is pressing the Biden administration to move faster and take stronger action to protect high-risk workers from airborne exposure to the coronavirus, urging enforceable standards to help safeguard risky workplaces including health care, food processing and prisons.
The researchers say that even though the Centers for Disease Control and Prevention has acknowledged the virus can spread through tiny airborne particles, it needs to take “strong immediate” action to update its guidance to reduce the risk.
“This is the opportunity now,” said David Michaels, a professor at George Washington University and former director of the Occupational Safety and Health Administration.
Changes to help drive down the spread of the virus could include broader use of N95 masks in workplaces as well as better ventilation, according to a letter sent Monday to the CDC.
Joe Biden on Wednesday took the oath to become the 46th president of the United States, vowing to bring the nation together in the midst of an ongoing pandemic that has claimed more than 400,000 lives, enormous economic dislocation and civil unrest so serious that the U.S. Capitol steps where he took his oath were surrounded not by cheering crowds, but by tens of thousands of armed police and National Guard troops.
In his inaugural address, given outside despite concerns for his physical security, Biden emphasized unity, the driving theme of his campaign. “My whole soul is in this, bringing America together, uniting our nation,” he said. “And I ask every American to join me in this cause.”
On Trump’s Last Full Day, Nation Records 400,000 Covid Deaths
Will Stone
While millions wait for a lifesaving shot, the U.S. death count from covid-19 continues to soar upward with horrifying speed. On Tuesday, the last full day of Donald Trump’s presidency, the death toll reached 400,000 — a once-unthinkable number. More than 100,000 Americans have perished in the pandemic in just the past five weeks.
In the U.S., someone now dies of covid every 26 seconds. And the disease is claiming more American lives each week than any other condition, ahead of heart disease and cancer, according to the Institute for Health Metrics and Evaluation at the University of Washington.
Riprendiamo dal sito del Segretariato internazionale per la messa al bando dell’amianto l’articolo della Presidente Laurie Kazan-Allenm che ricorda le scelte scellerate di Donald Trump a difesa delle Corporation dell’amianto con l’aggiramento delle norme a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini tramite lo stravolgimento delle funzioni delle Agenzie federali come EPA e OSHA.
Ci sono così tanti motivi per essere grati di vedere l’uscita di Donald Trump il mese prossimo, qualcuno classificato da un familiare stretto come “L’uomo più pericoloso del mondo”. 1 Un presidente che giocava a golf mentre gli americani stavano vivendo la peggiore catastrofe a memoria d’uomo; la sua mancanza di empatia era insondabile quanto il suo rifiuto di accettare il verdetto dell’elettorato americano. Questo nativo di New York, che è sgradito nella sua città natale, sembra anche essere persona non grata dai vicini di Mar-a-Lago, il suo ritiro a Palm Beach. 2 C’è da meravigliarsi se si considera la discordia e lo sconvolgimento che segue la sua scia?
Il sostegno di Trump all’amianto è iniziato molto prima che entrasse alla Casa Bianca. Nel suo libro “The Art of the Comeback” (1997) ha scritto che l’amianto aveva “ricevuto un brutto colpo” e che le campagne per imporne la rimozione dalle scuole e dagli edifici pubblici erano “guidate dalla folla”. 3 Nel giugno 2005, Trump ha difeso l’amianto di fronte a una riunione della sottocommissione della Commissione per la sicurezza interna e il governo del Senato, dicendo:
“Molte persone potrebbero dire che se il World Trade Center avesse l’amianto non sarebbe bruciato, non si sarebbe sciolto, okay? … Molte persone nel mio settore pensano che l’amianto sia il miglior materiale ignifugo mai realizzato. ” 4
WASHINGTON – Anche prima che ci fosse un vaccino, alcuni medici esperti ed esperti di salute pubblica hanno avvertito, come Cassandra, che la sua distribuzione sarebbe stata “ un incubo logistico. ”
Dopo la prima settimana del lancio, “incubo” sembra una descrizione appropriata.
Decine di stati affermano di non aver ricevuto quasi il numero di dosi promesse. Pfizer dice che milioni di dosi si trovavano nei suoi magazzini, perché nessuno della task force Operation Warp Speed del presidente Donald Trump ha detto loro dove spedirli. Un certo numero di stati ha pochi siti in grado di gestire lo stoccaggio ultra-freddo richiesto per il prodotto Pfizer, quindi, ad esempio, i lavoratori in prima linea in Georgia hanno dovuto viaggiare per 40 minuti per avere la vaccinazione . In alcuni ospedali, i residenti che curano i pazienti COVID hanno protestato per non aver ricevuto il vaccino mentre gli amministratori lo hanno fatto, anche se lavorano da casa e non curano i pazienti.
Il potenziale per più caos è alto. Il dottor Vivek Murthy, nominato come il prossimo chirurgo generale sotto il presidente eletto Joe Biden, ha detto questa settimana che la previsione dell’amministrazione Trump – che la popolazione generale avrebbe ricevuto il vaccino ad aprile – era realistica solo se tutto andasse liscio. Ha invece previsto un’ampia distribuzione entro l’estate o l’autunno.
L’amministrazione Trump aveva espresso fiducia che il lancio sarebbe stato regolare, perché era supervisionato da un generale a quattro stelle, Gustave Perna , un esperto di logistica. Ma si scopre che portare carburante, serbatoi e tende nel montagnoso Afghanistan devastato dalla guerra è per molti versi più semplice che distribuire un vaccino nel nostro sistema medico privatizzato, focalizzato sul profitto e altamente frammentato. Il generale Perna si è scusato questa settimana, dicendo che voleva ” assumersi la responsabilità personale “. Per lo più non è colpa sua.
Durante la pandemia COVID, il sistema sanitario statunitense ha dimostrato di non essere costruito per una risposta pandemica coordinata (tra molte altre cose). Gli Stati hanno adottato misure di prevenzione COVID completamente diverse; i singoli ospedali differivano nella loro capacità di affrontare questo tipo di disastro nazionale; e c’erano enormi disparità regionali nella disponibilità dei test – con un lento aumento della disponibilità dovuto, almeno in parte, perché non era stato stabilito alcun meccanismo di pagamento o fatturazione.
Una riflessione sullo stato dell’arte nella lotta contro la pandemia Coronavirus.
– Un programma globale: il monitoraggio dei luoghi e delle traiettorie dei fenomeni di spillover per sconfiggere le future zoonosi allo stato sorgente..
– I poteri istituzionali a fronte dell’emergenza pandemia. Cosa non ha funzionato e come evitare che si ripeta. Il fallimento del modello sanitario ambrosiano ove la sanità privata ha nei fatti programmato e gestito molto male la sanità pubblica.
– Il mondo del lavoro. I lavoratori “essenziali”, in genere maltrattati e malpagati nei periodi di lockdown hanno mantenuto in vita le funzioni fondamentali ….
L’Università della Pennsylvania ha annunciato il 17 novembre che avrebbe donato 100 milioni di dollari al Distretto scolastico di Philadelphia per finanziare il lavoro per riparare l’amianto e la contaminazione da piombo nelle scuole. Il finanziamento sarà erogato in un decennio con 10 milioni di dollari forniti ogni anno. Accogliendo con favore questa notizia, i funzionari del distretto scolastico hanno affermato che il dono “non solo ci aiuterà a garantire questi spazi sicuri per ogni studente”, ma consentirà al distretto di investire in “una nuova e avvincente visione delle strutture scolastiche”. Vedi:Penn to donate $100 million to Philadelphia School District to help with asbestos, lead abatement
Con il coronavirus in “diffusione incontrollata” a fine ottobre in 34 stati e a Porto Rico, secondo CovidExitStrategy.org, e con il massimo esperto di malattie infettive Anthony Fauci che dice che siamo in una posizione “precaria”, dobbiamo ricordare chi rimane nella posizione più precaria per essere devastato se le infezioni da COVID-19 riportano i blocchi: I lavoratori essenziali.
Oltre agli anziani nelle case di cura, i lavoratori essenziali , spesso di colore, hanno pagato uno dei prezzi più alti fino a questo punto della pandemia. I lavoratori essenziali hanno letteralmente messo le loro vite sulla linea come se fosse la guerra. Tra i migliori esempi ci sono:
Il Midwest Center for Investigative Reporting ha finora registrato 214 morti di confezionatori di carne in tutta la nazione e 41.000 infezioni in strutture in 40 stati . Un rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention ha rilevato che mentre i confezionatori di carne sono per il 61% latini, neri e asiatici, sono responsabili di quasi 9 infezioni su 10;
Il National Nurses United ha pubblicato un rapporto che ha rilevato che più di 1.700 operatori sanitari erano morti al 16 settembre. Il gruppo ha detto al New York Times alla fine di ottobre che il numero è ora vicino a 2.000.
Il Presidente Trump è stato costretto a ricoverarsi per quel coronavirus che lui ha sempre trascurato e che nel suo paese ha provocato il più alto numero di morti e l’esplosione delle diseguaglianze razziali nella salute.
Duecentomila morti e ventimila bandiere per ricordarli. È un’immagine forte che si scaglia contro il cielo azzurro a contrasto con il Washington Monument – l’obelisco del centro di Washington D.C. davanti alla Casa Bianca. Le bandiere – posizionate in terra il 22 settembre e che resteranno fino al tramonto del 23 settembre – rappresentano le vite perse a causa della pandemia COVID-19. Un’azione simbolica, guidata dal “The Covid Memorial Project”[1]– Il Progetto in Memoria della COVID – con lo scopo di fare memoria e di dire apertamente che “queste vite sono ben oltre un valore statistico – queste vite erano famiglie, amici, vicini di casa”, come recita la presentazione ufficiale.[2]
Una dichiarazione del comitato editoriale del New York Times ha espresso sgomento per la mancanza di protezione offerta ai lavoratori statunitensi dall’amministrazione Trump. “Anche se i pericoli e la virulenza del coronavirus sono diventati più evidenti, infettando 6,5 milioni di americani e uccidendo quasi 200.000 persone, il principale braccio di protezione dei lavoratori della nazione si è addormentato al volante”, ha osservato il comitato editoriale. “L’Occupational Safety and Health Administration (OSHA) ha emesso solo linee guida, piuttosto che stabilire regole applicabili, per le aziende che si sono affrettate a riaprire quando erano ritenute essenziali all’inizio della pandemia, mettendo centinaia di migliaia di dipendenti in luoghi di lavoro dove il virus poteva facilmente diffusione.
Le aziende hanno poco da temere dall’ufficio governativo per la sicurezza sul lavoro. Solo sanzioni che ammontano a $ 15.615. Questo è quanto un’azienda di confezionamento della carne da 52 miliardi di dollari è stata multata dal governo federale per condizioni non sicure che hanno portato alla morte di otto lavoratori.Anche se i pericoli e la virulenza del coronavirus sono diventati più evidenti, infettando 6,5 milioni di americani e uccidendone quasi 200.000, il braccio di protezione dei lavoratori più importante della nazione si è addormentato al volante. L’ amministrazione per la sicurezza e la salute sul lavoro ha emesso solo linee guida, piuttosto che stabilite regole applicabili, per le aziende che si sono affrettate a riaprire quando erano ritenute essenziali all’inizio della pandemia, mettendo centinaia di migliaia di dipendenti in luoghi di lavoro dove il virus potrebbe facilmente diffondersi.
Molti senzatetto svolgono lavori essenziali a basso salario in prima linea nella pandemia, esponendoli a un rischio maggiore di contrarre e possibilmente trasmettere il virus
Il 20 luglio, almeno 20.000 lavoratori in 160 città degli Stati Uniti hanno lasciato il lavoro per protestare contro il razzismo sistemico, la violenza e la disuguaglianza economica. La protesta è stata organizzata dal Movement for Black Lives, una coalizione di gruppi di difesa dei neri e sindacati tra cui l’ Unione internazionale dei dipendenti di servizio affiliata all’UITA .
CLICCA QUI per rapporti, video e interviste a partecipanti e sostenitori.
Il movimento Black Lives Matter continua a raccogliere forza e sostegno in tutto il mondo. L’UITA è al fianco di coloro che affrontano e sfidano il razzismo e combattono per l’uguaglianza. Salutiamo i nostri affiliati negli Stati Uniti che guidano la lotta per la giustizia razziale e che hanno espresso un forte sostegno al movimento . Lo sfruttamento e la discriminazione razzisti sono profondamente radicati nel colonialismo, nella schiavitù e nel dominio postcoloniale: devono essere costantemente contrastati a tutti i livelli, anche all’interno del movimento operaio.
Riassumiamo i contenuti di questo articolo apparso sul Washington Post
Nell’articolo si fa riferimento ai lavoratori di un’azienda della Pennsylvania che lavora e confeziona carni che hanno intentato una causa contro OSHA, l’Agenzia della Amministrazione Federale USA per la salute e la sicurezza sul lavoro. I lavoratori affermano di essere stati messi in pericolo a causa della inazione dell’Agenzia durante l’epidemia di Coronavirus. Questa causa fa parte di una offensiva sindacale che cerca di costringere OSHA e le stesse aziende ad agire con maggiore determinazione perchè siano adottate misure di sicurezza e protezione individuale nel corso della pandemia.La causa, intentata presso il tribunale distrettuale federale in Pennsylvania, si basa su una denuncia che gli avvocati che lavorano per conto dei lavoratori hanno presentato all’OSHA a maggio.
La denuncia ha accusato Maid-Rite di non aver fornito adeguati dispositivi di protezione o distanziamento sociale sulle linee di lavorazione per cui i lavoratori sono stati esposti senza adeguate protezioni al contagio.
Queste cause individuali o di piccolo gruppo servono a sollecitare l’iniziativa che l’Agenzia Osha dovrebbe intraprendere contro l’azienda di propria iniziativa. L’Agenzia OSHA, in ragione anche degli indirizzi del Presidente Trump, è apparsa inerte durate la fase acuta della epidemia di Coronavirus. Per ora, si afferma nell’articolo, i lavoratori non hanno ancora ottenuto risultati nè da OSHA nè dall’azienda.
Questa settimana, i lavoratori di Amazon negli Stati Uniti hanno ottenuto un’importante vittoria dopo che la società ha apportato modifiche alla sua insufficiente politica di sicurezza COVID-19 a seguito della causa intentata a giugno da tre magazzinieri di New York e tre membri della famiglia. Il giorno prima di un’udienza in tribunale prevista per decidere se Amazon dovesse essere immediatamente costretto a cambiare le sue procedure di sicurezza, la società ha annunciato che il tempo libero dal lavoro per lavarsi le mani non sarebbe motivo di disciplina.
“Non dovrebbe essere necessaria un’azione legale per spostare Amazon per annunciare che non punirà i lavoratori per essersi lavati le mani. Ciò dimostra quanto siano brutali le condizioni di lavoro per i lavoratori del magazzino e la costante pressione durante la pandemia per i lavoratori di mantenere un ritmo inesorabile “, ha affermato Christy Hoffman, segretario generale di UNI Global Union.
“L’incredibile ricchezza e potere di Amazon sono cresciuti durante la pandemia, ma le condizioni sul lavoro sono migliorate solo quando la società è stata costretta ad agire nell’interesse dei lavoratori”.
La UNI Global Union e la Retail, Wholesale and Department Store Union (RWDSU), hanno presentato una breve relazione sul caso, sostenendo che, come evidenziato in Italia, Francia, Spagna e altri paesi europei, i sindacati possono e hanno svolto un ruolo cruciale per ritenere responsabile Amazon e altre società e mettere al primo posto il benessere del pubblico.
La causa, intentata il 3 giugno 2020, presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Brooklyn, afferma che il magazzino Amazon JFK8, che impiega circa 5.000 lavoratori, era un “luogo di pericolo” mettendo a rischio sia i lavoratori che la comunità.
Ha affermato che Amazon costringe i dipendenti a lavorare a “velocità vertiginose, anche se così facendo impedisce loro di socialmente prendere le distanze, lavarsi le mani e disinfettare i loro spazi di lavoro”. Sosteneva inoltre che gli sforzi della compagnia erano pieni di “intenzionale comunicazione errata con i lavoratori”, “tracciabilità dei contatti sciatta” e distanza sociale poco applicata. I lavoratori che hanno presentato la causa dichiarano inoltre che gli obiettivi di produzione non erano realistici se fossero stati seguiti protocolli di sicurezza adeguati.
Dall’inizio della pandemia, le condizioni in molti magazzini di Amazon non hanno soddisfatto gli standard di base di salute e sicurezza prescritti dall’OMS o dalle autorità nazionali. Mentre la società si sforzava di soddisfare la crescente domanda di consegne, aumentava la velocità e il ritmo del lavoro piuttosto che rallentarlo per consentire il tempo per il lavaggio delle mani e l’allontanamento sociale. Ora, alla luce delle pressioni legali e dell’attività dei lavoratori, Amazon ha detto ai lavoratori di New York che non saranno puniti per aver dedicato del tempo extra per lavarsi le mani.
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