Why Do Politicians Weaponize Medicare? Because It Works


The Medicare wars are back, and almost no one in Washington is surprised.

This time it’s Democrats accusing Republicans of wanting to maim the very popular federal health program that covers 64 million seniors and people with disabilities. In the past, Republicans have successfully pinned Democrats as the threat to Medicare.

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Garattini: “Investire nel privato non giova alla salute pubblica”

Fonte Scienzainrete che ringraziamo

Privatocrazia: oltre il mantra della parità pubblico-privato in sanità è l’eloquente titolo di un convegno organizzato dall’Istituto Mario Negri di Milano lo scorso 6 febbraio, e che ha affrontato con nettezza la contraddittorietà di un sistema sanitario nato pubblico nel 1978 e poi scivolato in una problematico condominio con la sanità privata, che in regioni come la Lombardia ha decisamente preso il sopravvento su una controparte pubblica via via più debole e impoverita. La fondamentale legge 833 del 1978 aveva fatto dell’Italia un avamposto dell’applicazione del costituzionale diritto alla salute nel mondo intero, sancendo l’universalità della copertura del Servizio sanitario nazionale.

In questo momento, il nostro sistema sanitario è ancora effettivamente universale. Tuttavia, alcuni principi stanno venendo meno, come quello per il quale tutti i cittadini devono essere curati nello stesso modo. Non è così, in un’Italia dove non solo permangono, ma si acuiscono, disparità di assistenza tra regione e regione così gravi da portare a una differenza di 13 anni di vita in salute tra chi abita in Alto Adige e chi abita in Calabria.

Accesso negato nel pubblico, le scorciatoie nel privato

Anche la globalità delle prestazioni erogate è ormai messa in discussione: la gamma delle prestazioni in capo al servizio sanitario è molto ampia nel testo di legge ma, nella realtà, i LEA (livelli essenziali di assistenza) che avrebbero dovuto essere il “pavimento” sotto il quale non bisognava scendere, sono ora una chimera irraggiungibile in molte situazioni nazionali: LEA e LEP (livelli essenziali di prestazioni) sono ormai diritti esigibili per prestazioni non disponibili, in termini di presenza regionale, di tempi d’attesa e di qualità non sufficiente. Infine, i ticket sanitari sono differenziati per regione, pur su LEA identici. Continua a leggere “Garattini: “Investire nel privato non giova alla salute pubblica””

Attacco al SSN. Svegliamoci! Podcast di Diario Prevenzione – 14 dicembre 2022 – Puntata n° 103

 

a cura di Gino Rubini

In questa puntata parliamo di :

– Il nostro sistema sanitario è arrivato stremato all’appuntamento con la pandemia. Debilitato da anni di continui tagli, di blocco degli organici e di attacchi al servizio pubblico ….
– Tetto pagamento in contanti: un provvedimento che aumenta i rischi di aggressioni, rapine ad esercenti, taxisti, benzinai…
– INAIL . Analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali
– Come gli stati stanno usando la guerra in Ucraina per guidare una nuova corsa agli armamenti? Rapporto TNI
– Il Consiglio Nazionale Geologi analizza la tragedia di Ischia e propone azioni per il futuro
– Scandalo Qatargate, dal 2018 si sapeva della strage di lavoratori impegnati nella costruzione degli impianti per il Mondiale….

 

Attacco al SSN. Svegliamoci!

 

Fonte : Salute Internazionale che ringraziamo 

Autore : Marco Geddes da Filicaia

Se i Governi Conte/Draghi avevano di fatto eliminato la sanità pubblica dal tetto delle priorità, con il Governo Meloni la musica non cambia, la tendenza si conferma e, per alcuni aspetti, si accentua. Stanno scippando al popolo italiano una delle più importanti conquiste sociali – l’istituzione di un servizio sanitario pubblico, universale e gratuito – e nessuno protesta.

Il nostro sistema sanitario è arrivato stremato all’appuntamento con la pandemia. Debilitato da anni di continui tagli, di blocco degli organici e di attacchi al servizio pubblico (vedi A mani nude). E di riflesso si era levata una prepotente, unanime, richiesta «Mai più tagli al nostro Servizio sanitario nazionale!». Si era ipotizzato un investimento di 30 miliardi di euro per rimettere in piedi il settore che con la pandemia aveva dimostrato essere il punto di maggiore fragilità del sistema, quello dei servizi territoriali. Ma a questi, alla fine, arriveranno solo briciole dalla torta del PNRR e quasi niente per il personale. A proposito di personale, non è stato rimosso neppure il vincolo che, dal 2011, impediva alle Regioni di spendere più di quanto esse avevano speso nel 2004 (meno 1,4%). I Governi Conte/Draghi hanno di fatto eliminato la sanità pubblica dal tetto delle priorità.

Con il Governo Meloni la musica non cambia, la tendenza si conferma e, per alcuni aspetti, si accentua. Il disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e sul bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 non comporta, come evidenziato da molteplici fonti fra cui l’Ufficio parlamentare di Bilancio, alcun potenziamento del servizio sanitario. Anzi, diciamolo chiaramente, questo provvedimento si colloca in uno scenario complessivo di smantellamento del nostro SSN; la metafora della rana bollita, cioè di un indebolimento lento affinché non emerga consapevolezza e contestazioni, sta oltrepassando velocemente (o lo ha già superato?) il punto di non ritorno[1]. Questo non solo perché il finanziamento nel 2023 in termini assoluti cresce solo di 526 milioni rispetto al 2022 (a fronte di un aumento di spesa, stimato dalla FIASO, di 500 milioni solo per il caro energia) [2], ma, per quanto si delinea per il successivo biennio, prevedendone una riduzione in termini assoluti, che porta il finanziamento al 6.1% rispetto al Pil (Tabella 1).

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E’ disponibile online la Rivista Lavoro e Salute dicembre 2022 con molti articoli su prevenzione, sanità, politiche sociali e sanitarie…

In questo fascicolo del 12 dicembre molti articoli interessanti in fattispecie sul destino del Servizio Sanitario Nazionale che con l’attuale governo è destinato ad essere ulteriormente definanziato e impoverito con un crescente dirottamento degli utenti alle prestazioni sanitarie offerte dal settore privato … in convenzione e/o a…pagamento. Un percorso che dovrebbe essere  contrastato con molta decisione, ma …..

Per scaricare il file .pdf della Rivista Lavoro e Salute clicca QUI 

OMS. Vite sane e prospere per tutti in Italia

Nota di Editor

Prendiamo dalla newsletter della Organizzazione Mondiale della Sanità ( WHO ) questo articolo che riporta in sintesi i contenuti del Rapporto ” Italian Health Equity Status Report Initiative (IHESRi)”. Lo studio è stato effettuato prima del cambio di governo. Molte indicazioni contenute nel Rapporto hanno un valore molto importante per il miglioramento delle condizioni di salute della popolazione nel medio periodo. Il superamento delle diseguaglianze sanitarie richiederebbe un superamento delle diseguaglianze sociali che stanno invece accentuandosi.La traduzione in italiano è stata effettuata, per facilitare la lettura con google translator. Per un uso professionale del testo si raccomanda  la versione originale in lingua inglese 

7 novembre 2022

Comunicato stampa
Tempo di lettura: 3 min (864 parole)
Il nuovo rapporto dell’Italian Health Equity Status Report Initiative (IHESRi), “Vite sane e prospere per tutti in Italia”, esplora ciò che impedisce alle persone di essere in buona salute e fornisce raccomandazioni chiave per ridurre le disuguaglianze sanitarie. IHESRi ribadisce l’impegno dell’OMS/Europa e del Ministero della Salute italiano per migliorare la salute e l’equità sanitaria nel Paese, senza lasciare indietro nessuno.
Il rapporto raccomanda di garantire la sostenibilità e la resilienza del sistema sanitario, ridurre la povertà e costruire economie più solide e stabili, nelle regioni e a livello nazionale. Inoltre, la piattaforma Italian Health Equity Dataset, lanciata da OMS/Europa, consente agli utenti di esplorare i dati alla base del rapporto e analizzare chi è in ritardo per problemi di salute, nonché valutare quali lacune nelle politiche e nei servizi sono fondamentali per l’equità sanitaria dal dai primi anni alla fine della vita.
“Attuando le raccomandazioni di questo rapporto, l’Italia potrebbe aumentare del 4,2% il prodotto interno lordo nazionale. Con queste raccomandazioni potremmo migliorare, in 4 anni, la vita di 150 mila italiani”, ha sottolineato Chris Brown, capo dell’Ufficio europeo per gli investimenti per la salute e lo sviluppo dell’Oms, con sede a Venezia.
Il governo italiano ha adottato una serie di misure per migliorare l’equità sanitaria, inclusa l’integrazione di un approccio di equità nell’attuale Piano nazionale di prevenzione 2020-2025. Investire nella salute e nelle riforme per ridurre le disparità tra regioni, generazioni e genere sono anche le principali priorità del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Inoltre, nel 2019, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha istituito un’unità sulle disuguaglianze di salute, che promuove azioni concrete per ridurre le disuguaglianze di salute.

GB . Risks newsletter Tuc n° 1063 8 ottobre 2022

Serve un intervento urgente sul Covid invernale

Un aumento dei casi di Covid mostra che è urgente un piano invernale per Covid, ha affermato il sindacato dei servizi sanitari UNISON. Commentando i dati ufficiali rilasciati il ​​7 ottobre, che mostravano che i decessi in Inghilterra sono aumentati di quasi il 10% nella settimana fino al 1 ottobre e i test positivi sono aumentati di oltre il 21%, l’assistente segretario generale dell’UNISON Jon Richards ha dichiarato: “L’inverno sta arrivando e il virus sta mettendo in scena un ritorno. Eppure il governo non sembra avere un piano. A meno che non vengano presi provvedimenti urgenti, i casi aumenteranno e le scuole, gli ospedali, le case di cura e altri servizi pubblici chiave rimarranno privi del personale di cui hanno bisogno per funzionare”. Ha aggiunto: “Riportare i test gratuiti è un must in modo che le persone non portino involontariamente il virus al lavoro, a scuola o al pub. Un sistema di indennità di malattia adeguata in cui tutti, indipendentemente da dove lavorino, ottengono la paga completa quando anche i poveri sono in ritardo da tempo”.
Statistiche sul coronavirus del governo britannico . Comunicato stampa UNISON .

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Lo stress da lavoro è al primo posto tra le cause della “paura della domenica”.

Secondo uno studio del governo del Regno Unito, quasi un britannico su sette prova ansia per la settimana a venire, soprannominata “la paura della domenica”, con lo stress da lavoro il fattore scatenante più comune. La ricerca dell’Office for Health Improvement and Disparities ha anche rilevato che il 53% delle persone si sente ansioso di lavorare di persona, rispetto al 6% delle persone che si sente ansioso di lavorare a casa. Le paure raggiungono il picco subito dopo le 17:00 di domenica, mentre i pensieri si spostano sulla settimana a venire con le ricerche di Google sulla tristezza che aumentano, poiché molte persone cercano aiuto. La nuova ricerca, commissionata dall’OHID, ha rilevato che nel complesso il 67% dei britannici soffre spesso di ansia di domenica.
Comunicato stampa DHSC e campagna Every Mind Matters . L’Osservatore . Notizie del cielo .Posta quotidiana .

Altre notizie seguono alla fonte RISKS TUC 1063 

Accordo Governo Regioni sulle “indicazioni operative” per le attività di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro

 

Prot.0303216_2022_P. 5 CSR Atto Rep. n. 142 27lug2022

Per scaricare il file pdf del testo dell’Accordo CLICCA QUI 

 

Riteniamo per davvero importante l’Accordo tra Governo, Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulle indicazioni operative per le attività di controllo e vigilanza.

E’ molto importante perchè:
  • è un accordo sancito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
  • stabilisce regole per il coordinamento nella programmazione e nell’attività delle Regioni/ASL e dell’INL
  • stabilisce che le circolari con indirizzi operativi e procedurali siano emanati congiuntamente da INL e Regioni
  • impegna il Ministero Salute a percorsi di formazione sia per ASL che per INL.

E’ un primo passo in avanti per dare forma organizzativa e coordinata alle attività di controllo in materia di salute e sicurezza nel lavoro. Auspichiamo che le indicazioni contenute in questo accordo siano rispettate e attuate , per quanto di competenza, anche dal prossimo esecutivo.

Accordo, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera b) e 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulle “Indicazioni operative per le attività di controllo e vigilanza ai sensi dell’art.13 del decreto legislativo 81/2008, come modificato dal decreto legge 21 ottobre 2021, n.146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n.215, recante le Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

Segnalazione. Inrs. Travail & Sécurité : numéro de juillet-août 2022

Fonte INRS 

Les pratiques addictives

Le numéro 839 du magazine Travail & Sécurité est paru. Le dossier du mois est consacré à la prévention des pratiques addictives. Au sommaire, découvrez un entretien avec Marie Pezé, psychologue spécialiste du burnout, pour qui l’organisation du travail est au centre de la question du burnout. Un reportage « En Images » emmène au sein du chantier de l’extension de la digue du port de La Turballe.

Couverture du numéro 839 de Travail & Sécurité
  • Le Grand Entretien, avec Marie Pezé, psychologue spécialiste du burnout, pour qui le burnout est devenu un concept réceptacle de toutes les plaintes liées au monde du travail. Ce qui n’enlève rien de sa pertinence et ne doit pas faire oublier sa signification : témoigner de la souffrance de nombre de salariés.
  • Le Dossier consacré à la prévention des pratiques addictives. Observées en milieu professionnel comme partout ailleurs, les pratiques addictives peuvent être favorisées par certaines conditions de travail. Pour construire une démarche de prévention collective, associée à la prise en charge des cas individuels, l’implication de l’ensemble des acteurs est essentielle. L’instauration d’un climat de confiance également.
  • Le En Images propose une immersion au sein du chantier de l’extension de la digue du port de La Turballe où les phases de terrassement et de génie civil, réalisées dans un espace limité et un environnement maritime contraignant, ont nécessité une préparation très rigoureuse pour tenir les délais et assurer la sécurité de tous les intervenants.
  • Les Actualités, la rubrique Émergences s’intéresse à la loi Agec (antigaspillage pour une économie circulaire). Cette dernière, adoptée en février 2020, vise à réduire les emballages plastique, à lutter contre le gaspillage et l’obsolescence programmée, et à favoriser le réemploi des produits. Elle incite à plus de réparation, de réutilisation et d’écoconception des produits de consommation courante. Une loi qui va faire évoluer les filières de recyclage.
  • Les reportages En entreprise et la partie Services qui propose un « Droit en pratique » concernant les nouvelles dispositions applicables sur le suivi de l’état de santé des travailleurs, les extraits des textes officiels parus entre le 1er et le 31 mai 2022 et pour finir deux « Questions-Réponses » l’une sur la conception des quais de chargement pour limiter les chocs subis par les caristes, l’autre sur les risques liés à la multiplication des visioconférences.

La Legge della Regione Lazio per la promozione di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

 

La Regione Lazio si è dotata di una Legge per la Promozione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro. L’esigenza di una norma che stabilisca compiti, ruoli e funzioni della Regione , delle Regioni è più che mai sentita dopo il percorso confuso con il quale si è arrivati all’approvazione della Legge 215/2021.

L.R.-11_2022-Promozione-salute-e-sicurezza-sul-lavoro18327

Per scaricare il file clicca QUI 

 

 

Per un’ Economia al servizio della Salute

 

Fonte : Sicurezzainternazionale.info

Autore :  Benedetto Saraceno

Abbiamo bisogno di una narrazione che trasformi la visione del finanziamento per la salute da una spesa ad un investimento in una società sana. Il Manifesto del Council on the Economics of Health for All

Il 23 novembre del 2020 il direttore generale della Organizzazione Mondiale della Salute, Tedros Ghebreyesus, ha istituito il Council on the Economics of Health for All.  Si tratta di un organismo consultivo che ha come missione principale quella di ripensare al modo in cui il valore della salute e del benessere viene misurato, prodotto e distribuito in tutta l’economia.

Il Council dovrà formulare raccomandazioni sui modi di orientare l’economia verso obbiettivi di costruzione di società sane, giuste, inclusive, eque e sostenibili. Come avrebbe detto il generale De Gaulle: “un vasto programma”.  Forse troppo vasto per un piccolo gruppo di economisti ed esperti di salute pubblica, anche se composto da figure eminenti della accademia più impegnata e progressista.  Il Council, costituito da sole donne e con una età media piuttosto giovane, è presieduto dalla economista italo americana Mariana Mazzuccato, professore dell’University College London e fondatrice-direttrice dell’Institute for Innovation and Public Purpose. Nel 2020 la Mazzuccato ha fatto parte del gruppo di lavoro istituito dall’allora presidente del consiglio Conte, denominato “Piano Colao” e, in seguito, è stata nominata Consigliere di Amministrazione di ENEL.

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… E dopo il COVID? La formazione come strumento e metodo per una prevenzione efficace

 


 

Tavola rotonda in diretta web organizzata dall’o.d.v.
“Scienza Medicina Istituzioni Politica Società”,
in collaborazione con LAB – I Dialoghi della Bolognina.

mercoledì 18 maggio h.21

INTERVENTI

La formazione per la prevenzione, com’è e come dovrebbe essere
Giovanni Leonardi, Agenzia nazionale della Sanità pubblica della
Gran Bretagna

La formazione dei medici per far fronte ai rischi sanitari ambientali e climatici
Claudio Lisi, Coordinatore GdL Ambiente e Salute” della Federazione Nazionale di Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri

L”Università e Ambiente e Salute: Ricerca, Formazione e Terza Missione

Maria Pia Fantini, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Università di Bologna

Le proposte della Task Force Ambiente e Salute del Ministero della salute
Margherita Ferrante, Docente di Sanità Pubblica, Università di Catania

La formazione dei medici del territorio e la prevenzione primaria ambientale
Roberto Romizi, Presidente di “Medici per l”Ambiente, ISDE”

Prima e dopo il Covid: una prevenzione mancata, quella climatica
Ugo Mazza, Associazione “Meglio così, Solare qualità urbana”, Bologna

COORDINAMENTO
Paolo Lauriola, Coordinatore “Rete Italiana Medici Sentinella per l”Ambiente” (FONMCeO-ISDE).Co-autore del libro “E dopo il Covid…? Proteggere
la salute e l’ambiente per prevenire le pandemie e altri disastri” Edizioni Intra, Pesaro 2022

La nuova guida ILO/OMS sollecita maggiori tutele per proteggere gli operatori sanitari

Sicurezza e salute sul lavoro per gli operatori sanitari

La pubblicazione congiunta incoraggia i paesi a rafforzare la protezione degli operatori sanitari migliorando la gestione della salute e sicurezza sul lavoro a livello nazionale, subnazionale e delle strutture sanitarie.

Fonte: ILO

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Dove va la sanità lombarda?

Intervento della Dott.ssa Susanna Cantoni
Martedì 25 gennaio 2022 ore 18.00
Iniziativa pubblica a cura del Movimento culturale per la difesa e il miglioramento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)
Dove va la sanità lombarda?

Cantoni Casa Cultura 25-1-2022 (1)

Per scaricare il file dell’articolo clicca QUI  

E’ disponibile online il mensile Lavoro e Salute febbraio 2022

 

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In questo numero molti articoli importanti, ricerche e analisi sui destini della sanità pubblica, sulla salute e sicurezza nel lavoro, sulla scuola

Per scaricare il file in formato PDF di Lavoro e Salute febbraio 2022 clicca QUI

Una strategia di salute mentale per l’Europa

Fonte : socialeurope.eu che ringraziamo 

 

Gli ampi determinanti sociali della cattiva salute mentale richiedono un approccio olistico a livello europeo.

salute mentale, benessere
Positività pianificata: ambienti urbani ben progettati, come Amsterdam a misura di bicicletta, fanno bene al benessere individuale (RossHelen/shutterstock.com)

“Non era depressione, era capitalismo”—un’immagine con queste parole è apparsa di recente su uno striscione durante una manifestazione studentesca a Santiago del Cile, collegando i problemi di salute mentale che ci turbano con le loro radici sistemiche.

La pandemia ha messo in evidenza l’importanza della salute mentale per la qualità della vita e il benessere dei cittadini, nonché i deficit strutturali nell’assistenza tra i sistemi sanitari pubblici in Europa. Da marzo 2020, secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, la prevalenza di ansia e depressione è aumentata e, in alcuni paesi come Belgio e Spagna, è addirittura raddoppiata.

Questi deficit esistevano tuttavia prima della pandemia e non possiamo negare i loro legami con le politiche di austerità che hanno colpito l’Europa dopo il 2008. Il virus si è semplicemente riflesso, come in uno specchio gelido, una realtà che ci ha frenato per anni , in cui non vanno sottovalutati i fattori politici. Continua a leggere “Una strategia di salute mentale per l’Europa”

Il mondo di chi rifiuta il vaccino

di Dagmar Rinnenburger

Fonte : Saluteinternazionale.info      che ringraziamo 

Il mondo no-vax è variegato. Ci sono i complottisti e ci sono gli impauriti. Ma non ti aspetteresti che a Roma un manipolo di medici no-vax dia l’assalto all’Ordine.

Due clienti in un bar di Sao Paolo guardano il telegiornale, davanti a un bicchiere di birra. Siamo nel novembre del 2021; le notizie parlano di una situazione drammatica in Germania per la diffusione pandemica del coronavirus. Incredulo, uno dice all’altro: “Ma è vero quello che sta succedendo in Germania?“; e l ‘altro: ” Sì, quei matti non si fanno vaccinare!”. L’aneddoto è stato riportato in un articolo del settimanale “Der Spiegel” per raccontare del successo della campagna vaccinale in Brasile (1). Per il Brasile, che ha seppellito più di 600.000 morti con un picco di decessi ad aprile 2021, l’esitazione e il rifiuto di vaccinarsi di un paese ricco come la Germania, che aveva tutto l’arsenale dei vaccini a disposizione, era incomprensibile. I brasiliani si sono vaccinati contro l’opinione del loro leader politico Bolsonaro, che a lungo ha negato il Covid. Come i portoghesi, erano convinti che il vaccino li avrebbe salvati. Gli abitanti di Sao Paolo sono fieri del loro successo vaccinale e nelle strade si vedono bandiere con la scritta “capitale del mondo del vaccino”. Vogliono tornare alla normalità, lavorare, festeggiare il carnevale.

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Salute Sicurezza Lavoro, la Legge 215/21 modifica il D.lgs 81. 12 domande al Governo, ai Ministri del Lavoro, della Salute e alle Regioni

 

 

Il Decreto Legge 146/21 recentemente convertito in Legge 215/21 contiene alcune importanti novità in materia di sicurezza del lavoro che hanno dato e stanno dando vita a numerosi dibattiti e prese di posizione. Novità che non mancheranno di ricadute soprattutto negli assetti istituzionali.

Tra le testimonianza richiamo la lettera aperta che alcuni “preventori”, tra i quali la sottoscritta, hanno indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Ministro del Lavoro, al Presidente della Conferenza delle Regioni, lettera sottoscritta da più di 1000 firmatari, nella quale sono state espresse  perplessità e critiche. 

In aggiunta, quale “preventore” di lunga data (ho dato il mio contributo alla nascita degli SMAL dove poi ho cominciato a lavorare proseguendo tutta la mia vita professionale nei Servizi di prevenzione delle ASL) desidero porre alcune domande a chi ha dato vita alle modifiche dell’assetto istituzionale, pensate, a mio  avviso, troppo frettolosamente, senza un aperto confronto con tutte le istituzioni coinvolte e con i professionisti che tutti i giorni operano sul campo, come per dare, comunque sia (“a prescindere” direbbe Totò), un segnale di interesse al problema degli infortuni sul lavoro.

  • Se l’intento del Governo era quello di rafforzare la vigilanza sulla salute e sicurezza dei lavoratori perché non sono stati presi provvedimenti per  rafforzare i Servizi PSAL delle ASL, eliminando i blocchi di assunzioni e cominciando a compensare le perdite di personale con un piano di nuove assunzioni dedicate?
  • Perché si è voluto rafforzare, giustamente ma unicamente, l’INL e non anche le strutture del SSN?
  • Che ruolo intende giocare il Ministero della Salute per rafforzare le strutture del SSN deputate alla prevenzione, e in particolare, in questo caso, quelle deputate alla prevenzione nei luoghi di lavoro?

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Appello alle Autorità, ai Cittadini … e in particolare alle Cittadine e ai Cittadini che non intendono accedere alla vaccinazione anti-Covid

 

 

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

AL PARLAMENTO ITALIANO

AI GRUPPI PARLAMENTARI

AI PARTITI POLITICI

AI MEZZI DI COMUNICAZIONE

ALLE CITTADINE E AI CITTADINI

Davanti al crescere e propagarsi in Italia e in Europa dei livelli di infezioni e ricoveri ospedalieri da Coronavirus ci sentiamo in dovere di appellarci alle Autorità dello Stato e, nel medesimo tempo, alle Cittadine e ai Cittadini che non intendono accedere alla vaccinazione anti-Covid richiamando alcuni dati di realtà che, vistosamente incalzanti, potrebbero riportare il nostro Paese nel pieno delle tragiche e note conseguenze socio-sanitarie.

Queste le osservazioni:

– le vaccinazioni coprono ormai oltre l’80% della popolazione italiana;

– il vaccino esenta dall’ammalarsi gravemente in misura di circa il 90% e del 98% dal ricovero in Reparti di terapia intensiva, dall’intubazione e dall’exitus;

– ad oggi il vaccino costituisce l’unica misura efficace contro infezione e malattia da Covid, insieme a distanziamenti personali, uso di mascherine certificate e di soluzioni alcoliche per le mani;

– il vaccino non è scevro da rischi, e questo vale per tutti i farmaci e le azioni diagnostico-terapeutiche, i quali sono infinitamente bassi rispetto ai gravi rischi che l’infezione virale comporta;

– il vaccino riduce gradualmente la propria efficacia dopo 6-7 mesi dalla sua completa inoculazione;

– la guarigione dall’infezione conferisce un’immunità, per efficacia e durata, simile a quella raggiunta dalla vaccinazione;

– gli oltre 7 milioni di Cittadini di non vaccinati in Italia favoriscono la diffusione del virus, la crescita di varianti e l’affollamento di Ospedali, rallentando i percorsi diagnostico-terapeutici per urgenze e malattie cronico-degenerative e neoplastiche;

– la mobilità fra Paesi europei favorisce la diffusione virale;

– la nostra Costituzione fonda il suo baricentro sul Bene comune pur prevedendo il dissenso e la libertà personale di rifiutare azioni diagnostico-terapeutiche;

– la vaccinazione rappresenta oggi l’attuazione del Bene comune, in assenza di una legge che la imponga.

Queste le proposte:

– fornire da subito a tutta la cittadinanza informazioni chiare e puntuali su rischi e vantaggi della vaccinazione;

– fornire da subito a tutta la cittadinanza informazioni chiare e puntuali sulla situazione pandemica con dati analitici su tassi d’infezione, ricoveri ospedalieri, mortalità e guarigioni in vaccinati e non vaccinati e per classi d’età;

– semplificare e accelerare a grandi passi su acquisizioni e somministrazioni delle terze dosi di vaccino;

– rilanciare le regole prudenziali di distanziamento personale, uso di mascherine certificate, anche all’aperto in luoghi di transito e affollati, disinfezione delle mani;

– controllare con meticolosità coloro che giungono sul suolo italiano;

– escludere i non vaccinati dall’ingresso in luoghi e mezzi di trasporto pubblici e privati, che costituiscano forme di aggregazione civile, e organizzare efficaci controlli in questo senso.

Grazie per l’attenzione e cordiali saluti

O.d.V.:      “SCIENZA MEDICINA ISTITUZIONI POLITICA SOCIETA’ “

sito: www.smips.org  e-mail: smips1@libero.it

Le prime firme :

Francesco Domenico Capizzi, presidente SMIPS, Bologna; Adriano Prosperi, Scuola Normale di Pisa; Vincenzo Balzani, Università di Bologna; Francesco Corcione, Università di Napoli; Giancarla Codrignani, docente, politica e giornalista, Bologna; Daniele Menozzi, Scuola Normale di Pisa; Marzia Faietti, già  direttrice degli Uffizi, ricercatrice Kunsthistorisches Institut, Firenze; Gabriella Galletti, segretaria SMIPS, Bologna; Giancarlo Gaeta, Università di Firenze; Francesca Isola, vice-presidente SMIPS, Bologna; Giuseppe Giliberti, Università di Urbino; Gianpaolo Bragagni, dirigente medico, Bologna; Marina Marini, Università di Bologna; Bruna Bocchini Camaiani, Università di Firenze; Francesco Di Matteo, giurista, Bologna; Giuseppe Cucchiara, chirurgo, Roma; Elda Guerra, storica, Bologna; Franco Favretti, chirurgo, Vicenza; Claudia Rizzi, dirigente medico, Bologna; Lucia Migliore, Università di Pisa; Adriana Destro, Università di Bologna; Gino Rubini, esperto di sicurezza sul lavoro, Bologna; Ugo Mazza, politico, Bologna; Giovanna Facilla, dirigente scolastica, Bologna; Renzo Tosi, Università di Bologna; Carlo Hanau, presidente del Tribunale della salute OdV, Bologna; Ildo Tumscitz, psicoterapeuta, Bologna; Mauro Pesce, Università di Bologna; Monica Bini, docente, Bologna; Marilia Sabatino, dirigente scolastica, Bologna; Maria Teresa Cacciari, docente,  Bologna; Davide Peretti Poggi, pittore, Bologna; Giuseppe Bartolotta, medico, Rimini; Luciano Fogli, dirigente medico, Bologna; Anne Drerup, docente, Bologna; Michele Del Gaudio, magistrato, Torre Annunziata; Graziella Di Cicca, orafa, Rimini; Amedeo Alonzo, chirurgo, Novara; Sergio Boschi, dirigente medico, Bologna; Giorgio Dragoni, Università di Bologna; Alessandra Ferretti, docente, Bologna; Daniele Capizzi, dirigente medico, Bologna; Paolo Rebaudengo, presidente di Olivettiana APS, Bologna; Vincenzo Frusci, dirigente medico, Melfi; Domenico B. Poddie, medico vaccinatore volontario, Ravenna; Enzo Lucisano, Università di Bologna; Margherita Venturi, Università di Bologna; Silvia Lolli, docente, Bologna; Aldo Bacchiocchi, avvocato

 Per aderire all’Appello inviate l’adesione a smips1@libero.it  

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< foto in licenza CC4 wikimedia > 

E’ disponibile il numero di novembre 2021 di Lavoro e Salute .