Accordo Governo Regioni sulle “indicazioni operative” per le attività di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro

 

Prot.0303216_2022_P. 5 CSR Atto Rep. n. 142 27lug2022

Per scaricare il file pdf del testo dell’Accordo CLICCA QUI 

 

Riteniamo per davvero importante l’Accordo tra Governo, Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulle indicazioni operative per le attività di controllo e vigilanza.

E’ molto importante perchè:
  • è un accordo sancito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
  • stabilisce regole per il coordinamento nella programmazione e nell’attività delle Regioni/ASL e dell’INL
  • stabilisce che le circolari con indirizzi operativi e procedurali siano emanati congiuntamente da INL e Regioni
  • impegna il Ministero Salute a percorsi di formazione sia per ASL che per INL.

E’ un primo passo in avanti per dare forma organizzativa e coordinata alle attività di controllo in materia di salute e sicurezza nel lavoro. Auspichiamo che le indicazioni contenute in questo accordo siano rispettate e attuate , per quanto di competenza, anche dal prossimo esecutivo.

Accordo, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera b) e 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulle “Indicazioni operative per le attività di controllo e vigilanza ai sensi dell’art.13 del decreto legislativo 81/2008, come modificato dal decreto legge 21 ottobre 2021, n.146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n.215, recante le Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

Incidente sul lavoro a Camposanto, Modena. Perde la vita una donna di 40 anni .

Una donna di quaranta anni,Laila El Harim, assunta da poco più di due mesi da un’azienda che produce imballaggi di cartone è morta stritolata da una macchina fustellatrice. E’ avvenuto a Camposanto di Modena. Ancora una volta, come è successo qualche mese fa, a Prato ove morì stritolata da un orditoio la giovane Luana D’Orazio di 22 anni è avvenuto qualcosa che ha reso micidiali questi macchinari. Queste operaie erano state formate in modo adeguato rispetto alla pericolosità di questi impianti ? Questi impianti sono manutenzionati in modo corretto ? Molti sono i quesiti per ricercare una spiegazione di questi eventi tragici. Perchè succedono incidenti sul lavoro con le stesse modalità di cinquanta anni fa ? Con le attuali tecnologie e con le protezioni previste dalle norme tecniche europee ( Direttiva Macchine ) nessun lavoratore dovrebbe più morire straziato da parti in movimento di una macchina. Però succede. Non rassicura per certo l’atteggiamento del quotidiano di Confindustria che nell’informare i propri lettori su questa tragedia di Camposanto si premura immediatamente di sottolineare che gli incidenti mortali dei primi 6 mesi 2021 sul 2020 sarebbero diminuiti del 5,6%. Sono dati parziali ed esposti a molti fattori di confusione (nel 2020 eravamo nella fase acuta della pandemia…). In ogni caso questo presunto calo che dovrà comunque essere confermato anche dai dati del secondo semestre 2021 non giustifica la sottovalutazione del problema che questi eventi tragici mettono in evidenza: formazione e addestramento molto poveri  non hanno consentito alle operaie Laila e Luana di lavorare in sicurezza e/o di sottrarsi nel momento del pericolo.  Editor

 

Una bussola per il rilancio del Sistema Sanitario Nazionale

a cura di  Mara Grasso  Dors

Fonte : Dors.it che ringraziamo

 

Le distorsioni del Sistema Sanitario Nazionale

 

Il rilancio del Sistema Sanitario Nazionale nel periodo post-pandemia può essere avviato se in possesso di una bussola che orienti. Il convegno on-line (8 aprile) dell’AIS (Associazione Italiana di Sociologia) e della sezione di Sociologia della Medicina e della Salute, con il patrocinio dell’ISS – Istituto Superiore di Sanità, ha offerto questa possibilità di riflessione. In questa occasione, è stato presentato il volume Libro Bianco. Il Servizio Sanitario Nazionale e la pandemia da Covid-19. Problemi e proposte” curato da Giovanna Vicarelli e Guido Giarelli ed edito da Franco Angeli (2020) e che è possibile scaricare liberamente al fondo dell’articolo. Un capitolo, a cura di Marco Ingrossi e Giorgio Osti, è dedicato alla promozione della salute e all’importanza di riformare l’assetto dei servizi socio-sanitari per adottare un approccio salutogenico che si basi sulla educazione e promozione della salute in dialogo anche con i temi dell’ambiente.

Durante il convegno sono state analizzate quattro distorsioni del Sistema Sanitario Nazionale: quella distributiva, relativa alle disuguaglianze sociali di salute; quella culturale, relativa alla medicalizzazione della vita; quella strutturale, relativa al regionalismo differenziato; quella funzionale, relativa all’ospedalcentrismo.

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Salute e sicurezza nel lavoro al tempo del Recovery Plan e della “riforma” del Codice Appalti (1)

Autore: Gino Rubini

Alcune settimane  fa un’operaia di 22 anni che lavorava in un’azienda  tessile in Provincia di Prato è morta in un tragico infortunio mortale, straziata dagli ingranaggi  di un macchinario, un orditoio,  verosimilmente  a causa di un impigliamento con parti in movimento della macchina. Un altro lavoratore è stato preso da parti in movimento  di una fresatrice in un’azienda meccanica di Busto Arsizio . Ogni settimana si ripetono situazioni drammatiche di “incidenti” su lavoro con morti e feriti gravi. Questo anno e mezzo circa di pandemia da coronavirus ha indebolito l’attenzione sociale rispetto al fenomeno dei morti e feriti  da incidenti sul lavoro. 

Gli ultimi eventi tragici, in un momento di allentamento  della “morsa” della pandemia hanno “risvegliato” l’attenzione dei media su questa tragedia cronicizzata e persistente.

Da dove deriva questa anomalia italiana che ci vede primi in questo triste primato degli incidenti sul lavoro tra i paesi europei industrializzati ?

Dalla Direttiva quadro europea  391.89 molti passi avanti sono stati fatti sia per il miglioramento normativo sia per la crescita di un comparto professionale specialistico della consulenza tecnica che offre alle imprese anche di piccole dimensioni prestazioni di supporto per la valutazione e la gestione dei rischi .  Nel contempo , sempre in ragione di normative tecniche europee ( vedi Direttiva macchine agg.2020 ) e dei sistemi di gestione sicurezza e relative certificazioni  le aziende, anche piccole, hanno a disposizione  macchine e sistemi di gestione che dovrebbero garantire una sicurezza anti infortunistica eccellente.

Nei fatti, dal punto di vista formale, il nostro sistema produttivo è allineato sia per le norme sia per le metodologie gestionali  dei rischi agli altri stati membri dell’Unione Europea. Cerchiamo allora di capire perché abbiamo un fenomeno “infortunistico” grave sia per diffusione sia per gravità degli eventi.

Esaminiamo i   “pilastri” che garantiscono che vi sia una continuativa e corretta valutazione e gestione dei rischi da parte delle imprese.

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Nuove modalità di accesso alle strutture ospedaliere e di prevenzione del Covid: ecco il modulo e le attività dell’Ausl Romagna

Fonte Ausl  Romagna

 

L’Ausl Romagna è al lavoro per recepire e dare applicazione alle indicazioni dell’ultima ordinanza della Regione Emilia Romagna mirata a prevenire e limitare al massimo la diffusione del contagio da Covid 19.

L’ordinanza regionale prevede che le visite ai degenti in ospedale e agli ospiti di strutture residenziali per anziani e disabili, da parte di familiari o altri soggetti, richiedano la presentazione di un’autodichiarazione che attesti di non essere sottoposti al regime della quarantena o dell’isolamento fiduciario, né di essere rientrati da meno di 14 giorni da Paesi esteri di cui sopra. Ciò a tutela della sicurezza sai di chi è accolto in una struttura e dei relativi operatori, sia di chi vi entra.

Per quanto riguarda le strutture ospedaliere  la Direzione Sanitaria aziendale ha dato disposizione in questo senso a tutti i reparti, che inoltre hanno facoltà di modulare orari e modalità di visita secondo i criteri ritenuti più congrui. Per facilitare l’autocertificazione, è stato quindi predisposto un modulo, che si trova anche qui in allegato scaricabile. Si suggerisce di arrivare alla struttura col modulo già compilato, al fine di limitare le attese. Restano ovviamente immutate le altre misure di sicurezza previste come ad esempio distanziamento, misurazione della temperatura all’ingresso da parte degli steward, igienizzazione delle mani, e si torna a raccomandare alla cittadinanza la massima collaborazione al fine di limitare il più possibile le situazioni a rischio.

Per quanto riguarda la strutture per anziani e disabili, l’autocertificazione si aggiunge alle procedure esistenti, già abbastanza rigide, finalizzate agli accessi e sul rispetto delle quali l’Azienda svolge i necessari controlli.

L’ordinanza prevede poi anche altre misure. Per quanto riguarda l’effettuazione di tamponi nasofaringei ai lavoratori dei settori della logistica e della lavorazione delle carni, l’Azienda sta prendendo contatti con le relative ditte per programmarne l’esecuzione.

Per gli stabilimenti industriali di macellazione presenti nel territorio romagnolo, si sta concordando con le aziende, l’effettuazione del tampone presso le strutture in locali idonei da esse messi a disposizione. Iniziati oggi, gli interventi proseguiranno nella prossima settimana e saranno indirizzati agli operatori dei reparti macellazione e sezionamento. Si può stimare che in Romagna i lavoratori di tali settori siano circa 3.500 con una netta prevalenza della provincia di Forlì-Cesena.

Relativamente alle aziende del settore logistica si sta ricostruendo il quadro dando la priorità alle aziende con un elevato numero di operatori anche da ditte in appalto.

Il Dipartimento di sanità Pubblica dell’Ausl Romagna, attraverso i propri Servizi di vigilanza (Igiene Pubblica, Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, Sicurezza Alimentare) ha comunque già in atto un piano di controlli sul rischio Covid, al fine di verificare l’applicazione delle già esistenti misure di contrasto del contagio, e diversi controlli sono già stati eseguiti nei comparti logistica e macellazione, oltre che in alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari e strutture della grande distribuzione. Controlli effettuati, in molti casi, in collaborazione con altre Istituzioni col coordinamento delle Prefetture.

Relativamente ai cittadini stranieri provenienti da Paesi extra Schengen che rientrano in Italia, il  Dipartimento di Sanità pubblica che riceve la segnalazione, dispone l’isolamento domiciliare e attua la sorveglianza sanitaria  con periodiche telefonate mirate anche a verificarne lo stato di salute. Quelli provenienti da Paesi a maggior rischio, venivano già sottoposti a tampone di screening, misura che sarà ora ampliata, con doppio tampone, a tutti.

Relativamente al rispetto dell’isolamento domiciliare, ci si sta confrontando coi tavoli istituzionali (Prefetture) per verificare controlli più stringenti su queste, così come su tutte le persone in isolamento domiciliare che ora, a livello romagnolo, ammontano a 440 (150 a Rimini, 110 a Ravenna, 110 a Cesena e 70 Forlì).

 

Ultima modifica il Sabato, 18 Luglio 2020 14:17
a cura della AUSL della Romagna