Sante Bajardi , un impegno che non dimenticheremo

Per ricordare Sante Bajardi che ebbi la fortuna di incontrare  in diversi Seminari e Convegni all’inizio degli anni 80 quando si costruivano i primi Servizi di Medicina del Lavoro e i primi Dipartimenti di Prevenzione . Allora Sante era Assessore alla Sanità della Regione Piemonte , voglio ricordare la sua determinazione e. intelligenza  nel costruire un Servizio Sanitario pubblico che tutelasse tutti i cittadini a cominciare dai più esposti ai rischi negli ambienti di lavoro. Editor – Gino Rubini

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Il mondo sotterraneo e malato del Nord Italia

Fonte Areaonline che ringraziamo 

Tra Piemonte, Lombardia e Veneto un libro di fotogiornalismo racconta e analizza l’eredità tossica lasciata da un’industria nociva e dal traffico di rifiuti nella Megalopoli Padana di Federico Franchini


Inquinamenti industriali, contaminazioni ambientali, traffici di rifiuti, discariche abusive: è il retaggio lasciato nel Nord Italia da un’imprenditoria malata, spesso collusa con la criminalità organizzata. Tutto questo è raccontato – e fotografato – in un recente, bellissimo, libro intitolato “La terra di sotto” (Penisola Edizioni).

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Toccando il vuoto Storia di un infortunio mortale

Il lavoro del Dors ( Centro Regionale Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte ) è per davvero molto importante. Segnaliamo dal loro sito  la ricostruzione delle modalità di accadimento  dell’infortunio mortale in cui ha perso la vita Christian. La narrazione di queste tragedie si prefigge lo scopo di fare conoscere meglio come, purtroppo, sia possibile perdere la vita in un infortunio sul lavoro a causa di errori o mancanze organizzative evitabili. Il repertorio di 75 storie tragiche che possono servire a quanti operano nel campo della prevenzione a migliorare il lavoro di gestione dei rischi. editor

Fonte Dors.it

Toccando il vuoto
Storia di un infortunio mortale

Christian lavorava all’interno di un’importante fondazione culturale, doveva ultimare i lavori di stuccatura delle pareti in cartongesso già installate nei giorni precedenti.  A questo scopo aveva allestito un piano di lavoro a circa undici metri da terra, costituito da due assi in legno affiancate lunghe due metri e larghe cinquanta centimetri. 

Le assi erano appoggiate sui mancorrenti in ciliegio della scala sorretti mediante ganci metallici dalla struttura in vetro che costituiva la parete di delimitazione del pianerottolo delle scale.  Christian era salito in cima ad una scala sistemata sull’esigua superficie di quel piano di lavoro improvvisato. E’ stata sufficiente una piccola pressione esercitata dal lavoratore verso la parete  per spostare le assi e farlo precipitare nel vuoto insieme alla scala e alle attrezzature.

Questa è la settantacinquesima storia aggiunta al repertorio delle storie di infortunio, nel quale sono raccolte le storie scritte dagli operatori dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro che partecipano al progetto “Dall’inchiesta alla storia: costruzione di un repertorio di storie di infortunio sul lavoro”.

Il progetto è descritto nel seguente articolo: La narrazione degli infortuni sul lavoro come base per il miglioramento delle attività preventiveMed Lav. 2016 May 26;107(3):178-90.

Lidia Fubini, O. Pasqualini*, Luisella Gilardi, Elisa Ferro, M. Marino*, S. Santoro, Eleonora Tosco, Antonella Bena*, M. Elena Coffano.

DoRS – Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3 – Regione Piemonte. * SC a DU Servizio di Epidemiologia, ASL TO3 – Regione Piemonte.

Se interessati all’articolo completo, fate richiesta scrivendo a info@dors.it .

Vai al repertorio delle storie di infortunio, leggi direttamente la sintesi della storia o la storia completa “Toccando il vuoto”