Lavori in quota – Vademecum Tecnico

 

Vademecum Tecnico LQ_230624_081541

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Presentazione tratta dal manuale

E’ indubbio che il grande numero di cantieri aperti sul territorio
nazionale negli ultimi anni, a seguito dell’introduzione dei bonus per
l’edilizia, abbia accentuato le criticità già presenti nel settore. A partire
da tale considerazione ed in seguito ad un tragico evento di infortunio
mortale in cantiere edile in città, la Prefettura di Genova ha convocato
a settembre 2021, su richiesta delle sigle sindacali del settore, un
Tavolo di confronto, con l’obiettivo di individuare strumenti e misure di
prevenzione da attuare sul territorio.
Il Tavolo Sicurezza in Edilizia della Città Metropolitana di Genova nato
da questo impulso ha visto la partecipazione in prima battuta di S.C.
PSAL di ASL3 e ASL4, Ispettorato Territoriale del Lavoro Genova,
Inail, Settori di Regione Liguria, E.S.S.E.G., Rappresentanti dei
Lavoratori per la Sicurezza territoriali (RLST) delle sigle sindacali del
settore (FILLEA-CGIL, FILCA-CISL, FENEAL-UIL), Associazioni
datoriali (Confapi, ANCE Genova-Assedil), Cassa Edile Genovese, ed
è stato quindi esteso agli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri e dei
Geologi e ai Collegi dei Geometri e dei Periti industriali.
L’apertura dei lavori del Tavolo ha coinciso con l’inizio della
programmazione nell’ambito del nuovo Piano Regionale della
Prevenzione 2021-2025, che prevedeva la realizzazione di un Piano
Mirato di Prevenzione inerente le cadute dall’alto in edilizia, strumento
che, a partire da un documento regionale di buone pratiche, ha lo
scopo di diffondere in modo capillare ed uniforme sul territorio, sia
nell’ambito delle istituzioni, sia in quello delle aziende e delle parti
sociali, informazioni e conoscenze utili a promuovere l’adozione di
misure di prevenzione e protezione, anche attraverso
l’autovalutazione e l’autocontrollo, nonché efficace nel rendere
omogeneo l’intervento di controllo, nell’ottica della massima
trasparenza ed equità del comportamento degli organi di vigilanza.

COVID-19: cosa non ha funzionato? Disastri della Fase 1 e sfide delle Fasi 2 e 3

 

Pubblichiamo questo Documento redatto da un gruppo di medici e non che operano in Liguria, alcuni soci dell’ Ecoistituto di Reggio Emilia e di Genova.Le considerazioni contenute in questo documento propongono al dibattito, in forma ordinata e puntuale, le domande legittime sugli errori e sugli atti mancati e sulle carenze strutturali e istituzionali che sono stati all’origine , fin dall’inizio, della perdita di governo da parte delle istituzioni e delle strutture sanitarie dell’evento epidemico Covid. Riteniamo importante il contributo di riflessione e di proposta del Documento per il governo e la gestione delle fasi 2 e successive. Diario Prevenzione è uno spazio a disposizione per promuovere e socializzare i contributi che ci verranno inviati sul tema. Editor

IL DOCUMENTO

Repubblica: Ripensare la sanità in Liguria Le proposte di medici, docenti, professionisti

 

” A due mesi dall’inizio della pandemia da Covid-19 è possibile tracciare un primo bilancio e far tesoro di alcuni insegnamenti per il futuro, al di là di ogni polemica di parte. Analizzando i dati ufficiali, la Liguria è una delle regioni più colpite. Al 23 aprile, in Lombardia ci sono stati 129 decessi ogni 100 mila abitanti, in Liguria 67 contro una media nazionale di 42. ….” 
L’articolo prosegue alla fonte su Repubblica Genova