Le richieste della Conferenza delle Regioni al Governo in materia di salute e sicurezza lavoro

Rendiamo disponibile questo documento inviato in data 11 marzo 2024  dalla Conferenza delle Regioni ai Ministri del Lavoro e della Sanità in merito a :

– Formazione in Sicurezza sul Lavoro

– Coordinamento delle attività di controllo tra Aziende Sanitarie Locali (ASL) e Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL)

– Risorse

Il documento

2024.03.11 Lett Fedriga Calderone Schillaci Sicurezza Luoghi Lavoro (1)

 

Per scaricare il  documento clicca QUI

 

Aumentano le vittime sul lavoro e il governo Meloni li uccide una seconda volta

Vite spezzate sui cantieri e nelle industrie per puro profitto, mentre la destra dimezza gli aiuti alle famiglie

 

Fonte: areaonline.ch

Autore : Loris Campetti che ringraziamo

 

Puoi precipitare da un’impalcatura mentre lavori in subappalto, magari per un’opera finalizzata a raggiungere un obiettivo previsto dal Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza).
Se stavi lavorando al nero non avrai un nome né un numero nella lista dei morti sul lavoro, forse si dirà che sei morto di freddo o di cancro, oppure il tuo corpo verrà fatto sparire come è successo durante la ricostruzione seguita al terremoto nelle Marche.
Puoi essere travolto da un Suv mentre pedali, zaino in spalla, con la pizza da consegnare a un cliente all’indirizzo che ti ha comunicato un algoritmo.
Puoi finire sotto il trattore rovesciatosi mentre ari un campo in zona collinare, oppure puoi precipitare da una gru mentre carichi container su una nave. O risucchiata da una macchina tessile, o arso vivo in fonderia, o mentre fai esperienza in fabbrica come studente nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.
Ma puoi morire anche guidando un camion, o semplicemente la tua utilitaria mentre vai al lavoro assonnato o sfinito dal lavoro cerchi di tornare a casa.

Leggi tutto

Le società scientifiche contestano l’emendamento che libera la caccia in città e aree protette

Riprendiamo da GreenReport e condividiamo questo Appello delle società scientifiche. 

Ddl Bilancio: anche sull’attività venatoria si azzera il contributo della scienza

[23 Dicembre 2022]

L’emendamento alla Legge di Bilancio 2023 che consentirà un’attività di controllo affidata ai cacciatori selezionati attraverso corsi di non chiari “organi competenti di livello regionale” anche in aree protette e aree urbane, senza limiti temporali e senza distinzione di specie, rappresenta un errore gestionale che non produrrà alcun reale vantaggio rispetto all’obiettivo prefissato.

Purtroppo per l’ennesima volta la politica legifera sulla gestione faunistica senza essersi confrontata con esperti, ricercatori e tecnici. La genericità del testo dell’emendamento nel suo insieme, il fatto che enti amministrativi (regioni e province autonome) possano provvedere al “controllo delle specie di fauna selvatica” senza una valutazione di zoologi specialisti, il non considerare che vi possono essere necessità di tutelare la diversità animale anche in ambienti urbani, insieme all’assenza totale di argomentazione sul controllo delle specie aliene alla nostra fauna, sono elementi che rendono il provvedimento in questione inaccettabile.

Far effettuare abbattimenti all’interno di aree urbane non limiterà certo il numero complessivo di una specie come il cinghiale, mentre al contempo esporrà i cittadini a rischi gravissimi. Peraltro, tutti gli esperti naturalisti, ecologici e agronomi sanno che la presenza dei cinghiali in città è in gran parte legata alla cattiva gestione dei rifiuti e del sistema del verde urbano, troppo spesso trascurato da “servizi giardini” comunali in corso di progressiva dismissione.

Disarmante che si proponga un intervento di questo tipo riducendo nello stesso provvedimento il ruolo dell’ISPRA e ignorando del tutto CNR, sistema universitario, società scientifiche e accademie che invece dovrebbero veder aumentare le proprie competenze considerato che si sta trattando di una materia che richiede conoscenze molto approfondite.

La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e allo Stato va affidato il suo controllo che può anche prevedere l’esercizio di un’attività ludica come la caccia, ma che certamente non può limitarsi a questa, considerato che spesso l’interesse dei cacciatori contrasta con l’interesse alla corretta gestione di specie e habitat.

In questo senso è poi assurdo prevedere generalizzate attività di abbattimenti faunistici nelle aree protette che hanno un ruolo, oltre che di conservazione e ricerca, anche di promozione territoriale e valorizzazione turistica.

Le scriventi Associazioni scientifiche rivolgono quindi un appello alla ragionevolezza di Parlamento e Governo affinché stralcino dalla Legge di Bilancio questa norma sbagliata e di difficile, se non impossibile, applicazione e avviino un confronto serio con il mondo della ricerca per individuare le modalità scientificamente valide per affrontare una problematica complessa che non può essere risolta con l’approssimazione fin qui manifestata.

Carlo Blasi, presidente Fondazione per la Flora Italiana e Direttore scientifico CIRBISES

Giuseppe Bogliani, presidente Centro Italiano Studi Ornitologici

Marco Bologna, presidente Comitato Scientifico per la Fauna d’Italia e della Società Entomologica Italiana

Elisa Anna Fano, presidente della Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell’Ambiente e della Società Italiana di Ecologia

Francesco Ficetola, presidente Societas Herpetologica Italica

Cristina Giacoma, presidente Unione Zoologica Italiana

Massimo Lorenzoni, presidente Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci

Barbara Manachini, presidente Società Italiana Nematologia

Michela Pacifici, presidente Society for Conservation Biology Italy Chapter

Antonella Penna, presidente Società Italiana di Biologia Marina

Lorenzo Peruzzi, presidente Società Italiana di Biogeografia

Marco Valle, presidente Società Italiana di Scienze Naturali

Christian Agrillo, presidente Società Italiana di Etologia

Accordo Governo Regioni sulle “indicazioni operative” per le attività di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro

 

Prot.0303216_2022_P. 5 CSR Atto Rep. n. 142 27lug2022

Per scaricare il file pdf del testo dell’Accordo CLICCA QUI 

 

Riteniamo per davvero importante l’Accordo tra Governo, Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulle indicazioni operative per le attività di controllo e vigilanza.

E’ molto importante perchè:
  • è un accordo sancito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
  • stabilisce regole per il coordinamento nella programmazione e nell’attività delle Regioni/ASL e dell’INL
  • stabilisce che le circolari con indirizzi operativi e procedurali siano emanati congiuntamente da INL e Regioni
  • impegna il Ministero Salute a percorsi di formazione sia per ASL che per INL.

E’ un primo passo in avanti per dare forma organizzativa e coordinata alle attività di controllo in materia di salute e sicurezza nel lavoro. Auspichiamo che le indicazioni contenute in questo accordo siano rispettate e attuate , per quanto di competenza, anche dal prossimo esecutivo.

Accordo, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera b) e 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulle “Indicazioni operative per le attività di controllo e vigilanza ai sensi dell’art.13 del decreto legislativo 81/2008, come modificato dal decreto legge 21 ottobre 2021, n.146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n.215, recante le Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

Appello alle Autorità, ai Cittadini … e in particolare alle Cittadine e ai Cittadini che non intendono accedere alla vaccinazione anti-Covid

 

 

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

AL PARLAMENTO ITALIANO

AI GRUPPI PARLAMENTARI

AI PARTITI POLITICI

AI MEZZI DI COMUNICAZIONE

ALLE CITTADINE E AI CITTADINI

Davanti al crescere e propagarsi in Italia e in Europa dei livelli di infezioni e ricoveri ospedalieri da Coronavirus ci sentiamo in dovere di appellarci alle Autorità dello Stato e, nel medesimo tempo, alle Cittadine e ai Cittadini che non intendono accedere alla vaccinazione anti-Covid richiamando alcuni dati di realtà che, vistosamente incalzanti, potrebbero riportare il nostro Paese nel pieno delle tragiche e note conseguenze socio-sanitarie.

Queste le osservazioni:

– le vaccinazioni coprono ormai oltre l’80% della popolazione italiana;

– il vaccino esenta dall’ammalarsi gravemente in misura di circa il 90% e del 98% dal ricovero in Reparti di terapia intensiva, dall’intubazione e dall’exitus;

– ad oggi il vaccino costituisce l’unica misura efficace contro infezione e malattia da Covid, insieme a distanziamenti personali, uso di mascherine certificate e di soluzioni alcoliche per le mani;

– il vaccino non è scevro da rischi, e questo vale per tutti i farmaci e le azioni diagnostico-terapeutiche, i quali sono infinitamente bassi rispetto ai gravi rischi che l’infezione virale comporta;

– il vaccino riduce gradualmente la propria efficacia dopo 6-7 mesi dalla sua completa inoculazione;

– la guarigione dall’infezione conferisce un’immunità, per efficacia e durata, simile a quella raggiunta dalla vaccinazione;

– gli oltre 7 milioni di Cittadini di non vaccinati in Italia favoriscono la diffusione del virus, la crescita di varianti e l’affollamento di Ospedali, rallentando i percorsi diagnostico-terapeutici per urgenze e malattie cronico-degenerative e neoplastiche;

– la mobilità fra Paesi europei favorisce la diffusione virale;

– la nostra Costituzione fonda il suo baricentro sul Bene comune pur prevedendo il dissenso e la libertà personale di rifiutare azioni diagnostico-terapeutiche;

– la vaccinazione rappresenta oggi l’attuazione del Bene comune, in assenza di una legge che la imponga.

Queste le proposte:

– fornire da subito a tutta la cittadinanza informazioni chiare e puntuali su rischi e vantaggi della vaccinazione;

– fornire da subito a tutta la cittadinanza informazioni chiare e puntuali sulla situazione pandemica con dati analitici su tassi d’infezione, ricoveri ospedalieri, mortalità e guarigioni in vaccinati e non vaccinati e per classi d’età;

– semplificare e accelerare a grandi passi su acquisizioni e somministrazioni delle terze dosi di vaccino;

– rilanciare le regole prudenziali di distanziamento personale, uso di mascherine certificate, anche all’aperto in luoghi di transito e affollati, disinfezione delle mani;

– controllare con meticolosità coloro che giungono sul suolo italiano;

– escludere i non vaccinati dall’ingresso in luoghi e mezzi di trasporto pubblici e privati, che costituiscano forme di aggregazione civile, e organizzare efficaci controlli in questo senso.

Grazie per l’attenzione e cordiali saluti

O.d.V.:      “SCIENZA MEDICINA ISTITUZIONI POLITICA SOCIETA’ “

sito: www.smips.org  e-mail: smips1@libero.it

Le prime firme :

Francesco Domenico Capizzi, presidente SMIPS, Bologna; Adriano Prosperi, Scuola Normale di Pisa; Vincenzo Balzani, Università di Bologna; Francesco Corcione, Università di Napoli; Giancarla Codrignani, docente, politica e giornalista, Bologna; Daniele Menozzi, Scuola Normale di Pisa; Marzia Faietti, già  direttrice degli Uffizi, ricercatrice Kunsthistorisches Institut, Firenze; Gabriella Galletti, segretaria SMIPS, Bologna; Giancarlo Gaeta, Università di Firenze; Francesca Isola, vice-presidente SMIPS, Bologna; Giuseppe Giliberti, Università di Urbino; Gianpaolo Bragagni, dirigente medico, Bologna; Marina Marini, Università di Bologna; Bruna Bocchini Camaiani, Università di Firenze; Francesco Di Matteo, giurista, Bologna; Giuseppe Cucchiara, chirurgo, Roma; Elda Guerra, storica, Bologna; Franco Favretti, chirurgo, Vicenza; Claudia Rizzi, dirigente medico, Bologna; Lucia Migliore, Università di Pisa; Adriana Destro, Università di Bologna; Gino Rubini, esperto di sicurezza sul lavoro, Bologna; Ugo Mazza, politico, Bologna; Giovanna Facilla, dirigente scolastica, Bologna; Renzo Tosi, Università di Bologna; Carlo Hanau, presidente del Tribunale della salute OdV, Bologna; Ildo Tumscitz, psicoterapeuta, Bologna; Mauro Pesce, Università di Bologna; Monica Bini, docente, Bologna; Marilia Sabatino, dirigente scolastica, Bologna; Maria Teresa Cacciari, docente,  Bologna; Davide Peretti Poggi, pittore, Bologna; Giuseppe Bartolotta, medico, Rimini; Luciano Fogli, dirigente medico, Bologna; Anne Drerup, docente, Bologna; Michele Del Gaudio, magistrato, Torre Annunziata; Graziella Di Cicca, orafa, Rimini; Amedeo Alonzo, chirurgo, Novara; Sergio Boschi, dirigente medico, Bologna; Giorgio Dragoni, Università di Bologna; Alessandra Ferretti, docente, Bologna; Daniele Capizzi, dirigente medico, Bologna; Paolo Rebaudengo, presidente di Olivettiana APS, Bologna; Vincenzo Frusci, dirigente medico, Melfi; Domenico B. Poddie, medico vaccinatore volontario, Ravenna; Enzo Lucisano, Università di Bologna; Margherita Venturi, Università di Bologna; Silvia Lolli, docente, Bologna; Aldo Bacchiocchi, avvocato

 Per aderire all’Appello inviate l’adesione a smips1@libero.it  

oppure tramite Change  >>>> clicca   https://chng.it/zsSpq8B9qp

 

< foto in licenza CC4 wikimedia > 

CIIP invia nota al Governo sul tema della sicurezza sul lavoro

 

Pubblichiamo una nota della CIIP ( Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione ) sul tema della sicurezza  sul lavoro inviata a vari componenti  del Governo. Nella nota vengono evidenziate le carenze in materia di sicurezza sul lavoro, peraltro enfatizzate dalla pandemia ,  dovute al definanziamento  cronico del SSN.  Nella nota vengono riportati i dati sul personale dei Servizi Prevenzione Sicurezza Ambienti Lavoro 2008 – 2018 che mostrano le tendenze al mancato ricambio del personale. Nello stesso PNRR la questione prevenzione è appena sfiorata: questo non è certamente un segnale positivo. Infine condividiamo, come Diario Prevenzione, la valutazione critica rispetto agli strumenti per la qualificazione delle imprese rispetto al tema sicurezza: il limite della patente punti riguarda il fatto che interviene a valle di eventi negativi mentre sarebbe necessario intervenire prima perché l’impresa predisponga una valutazione ed una gestione efficace dei rischi con metodologie e strumenti organizzativi appropriati .  (Editor )

Il Presidente CIIP Susanna Cantoni ha inviato ai Ministri del Governo Draghi ed al Presidente della Conferenza delle Regioni la lettera già inviata nel settembre 2019 al precedente Governo per ribadire quali azioni sono possibili e necessarie per portare la situazione dei servizi pubblici di prevenzione a livelli adeguati per una azione più decisa per la riduzione degli infortuni, anche mortali, che sono cresciuti negli ultimi anni invertendo una tendenza che pareva consolidata

In estrema sintesi gli interventi proposti sono:

  • Rafforzare i Servizi delle ASL (gli addetti ai Servizi di Prevenzione delle ASL sono passati da 5.060 operatori nel 2008 a 3.246 nel 2018),
  • Potenziare gli organici dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e il coordinamento col SSN
  • Rafforzare gli organici dei Vigili del Fuoco dedicati alla prevenzione.
  • Valorizzare le esperienze del sistema sanitario pubblico, sostenute nel Piano Nazionale Prevenzione 2014-2019 e nel prossimo 2020-2025
  • Incrementare gli interventi di prevenzione nelle piccole imprese, cooperative, lavoratori autonomi controllando gli appalti
  • Investire nella qualificazione delle imprese
  • Rafforzare la rete degli RLS

Ed inoltre

  • Ripulire dall’illegalità il mercato delle consulenze e della formazione,
  • Investire per la formazione dei giovani alla sicurezza del lavoro nei curricula scolastici.

LA NOTA INVIATA AL GOVERNO DALLA CIIP SULLA SICUREZZA SUL LAVORO

Hanno tolto le sanzioni sui cibi adulterati! di Gianfranco Amendola

Fonte : Volere la luna 

Dal 26 marzo sarà possibile preparare e distribuire per il consumo di alimenti in cattivo stato di conservazione, insudiciati o invasi da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocivi, con additivi chimici non autorizzati, e con residui di pesticidi tossici per l’uomo; così come scomparirà, tra l’altro, il divieto di importare alimenti non conformi alle nostre leggi.

Verranno abrogate, cioè, tutte le disposizioni della legge alimenti del 1962 che fino ad oggi tutelavano, con sanzioni penali (arresto e ammenda), con la chiusura dello stabilimento per frodi tossiche e con la revoca della licenza o dell’autorizzazione per tutti gli altri casi, la nostra salute, in via preventiva, al fine di «assicurare una protezione immediata all’interesse del consumatore a che il prodotto giunga al consumo con le cure igieniche imposte dalla sua natura» (Cassazione n. 19686/2018). Lo ha disposto, zitto zitto, il Governo con il decreto legislativo 2 febbraio 2021 n. 27, appena pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’11 marzo, il quale avrebbe, invece, dovuto limitarsi, secondo la legge delega, a dare esecuzione ad alcune disposizioni regolamentari della UE che si occupano solo di disciplinare i controlli ufficiali lungo la filiera agroalimentare e non hanno niente a che vedere con le disposizioni che vengono, invece, abrogate.

Come si sia arrivati a questa abrogazione, non è chiaro. Secondo un tweet della senatrice Loredana De Petris si tratterebbe di un’aggiunta, da eliminare al più presto, voluta dalla Conferenza Stato-Regioni. Di certo, comunque, essa non era contenuta nella bozza di decreto trasmessa dal Governo Conte al Parlamento per il parere prima dell’approvazione definitiva.

Leggi tutto

Il nuovo DPCM per il contenimento della pandemia corona. 24 ottobre 2020

 

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) con i provvedimenti decisi dal governo per cercare di contenere il nuovo aumento di casi da coronavirus. Sarà valido dalla mezzanotte di domenica 25 ottobre fino a martedì 24 novembre; i contenuti sono stati riassunti dal Presidente Conte in una conferenza stampa.

IL TESTO INTEGRALE DEL DPCM 24/10/2020

7/9/2020 – DPCM di proroga al 7/10/2020 delle misure urgenti per il contenimento del contagio da COVID-19

 

Il DPCM approvato il 7 settembre 2020 con validità dal 7 ottobre 2020 ripropone i vincoli e le limitazioni finalizzate al contenimento dell’epidemia da COVID-19

Il testo del Decreto è in fondo alla pagina. I 20 allegati, alcuni dei quali immutati rispetto ai precedenti, possono essere scaricati anche dal sito della Gazzetta Ufficiale.
.

GOVERNO : PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DERIVATI DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI

 

FONTE GOVERNO ITALIANO 

Attuazione della direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro.

Il testo modifica le norme volte ad assicurare un’adeguata sorveglianza sanitaria dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro. In particolare, rispetto all’attuale normativa, si prevede che il medico o l’autorità responsabile della sorveglianza sanitaria dei lavoratori possa segnalare che la stessa debba proseguire anche dopo il termine dell’esposizione, per il periodo di tempo che ritiene necessario per proteggere la salute del lavoratore interessato. Inoltre, il testo prevede specifiche modifiche alle norme sui lavoratori esposti alla polvere di silice cristallina respirabile.

*****

Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. ( Con le integrazioni del 24 aprile 2020 )

 

24 aprile 2020

Venerdi 24 aprile 2020, è stato integrato il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto il 14 marzo 2020 su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, che avevano promosso l’incontro tra le parti sociali, in attuazione della misura, contenuta all’articolo 1, comma primo, numero 9), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, che,  in relazione alle attività professionali e alle attività produttive, raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.
Il Governo favorisce, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del
Protocollo.

IL PROTOCOLLO CONDIVISO INTEGRATO 24/04/2020