
Finalmente Inverno? Cronache da Berlino di Franco Di Giangirolamo

Selezione di notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
I Monopattini possono divenire mezzi di trasporto molto pericolosi…non sono giocattoli, positiva la scelta della polizia tedesca di ritiro della patente del passeggero ubriaco. editor |
Fonte il Mitte che ringraziamo
Il Tribunale regionale di Oldenburg, in Bassa Sassonia, ha fatto discutere con una sentenza che ha confermato la revoca della patente, per guida in stato di ebbrezza, al passeggero di un monopattino elettrico. A far notizia non è tanto il fatto che si possa rischiare la patente guidando da ubriachi un mezzo a motore (e gli e-scooter sono, a tutti gli effetti, dei mezzi a motore), ma il fatto che a essere passibile di questa sanzione sia stato non il guidatore del mezzo ma, appunto, il passeggero, il quale, al momento del controllo di polizia, teneva le mani sul manubrio.
La misura di revoca temporanea della patente era già stata emessa dal tribunale locale al momento della notifica della contravvenzione. Quella del tribunale regionale è una conferma arrivata in risposta all’appello del passeggero, che aveva sostenuto di non poter essere considerato alla stregua del guidatore poiché si trovava dietro, in piedi sul monopattino. Cruciale nella decisione del tribunale è stata però la posizione delle mani dell’imputato.
“Al momento dell’infrazione, l’imputato era assolutamente non idoneo alla guida”, si legge nelle motivazioni della sentenza, pur tenendo le mani sul manubrio di un mezzo che ha il potenziale per raggiungere i 120 km all’ora. Per i giudici è irrilevante che l’imputato abbia o meno contribuito alla conduzione del veicolo e anche che solo il guidatore potesse determinare la velocità del monopattino, dal momento che lo sterzo di un monopattino elettrico è estremamente facile da muovere. Al momento del fatto, l’imputato aveva un livello di alcol nel sangue pari all’1.2 per mille, mentre il limite per i conducenti dei veicoli a motore è di 1.1 per mille (per i ciclisti è di 1.6)
Mercoledì il ministro della sanità Lauterbach ha annunciato il contenuto della nuova legge con cui la Germania si prepara a contrastare il deficit record delle Assicurazioni Sanitarie, stimato in termini di 17 miliardi, secondo l’Handelsblatt. Non era esattamente un secreto e contributi più alti a partire dal 2023 erano già stati annunciati, anche da noi, ma finalmente si conosce l’entità dell’aumento: si parla di contributi pari al 16.2% del salario lordo.
Oltre a far arrivare la soglia dei contributi al 16.2%, Lauterbach intende attingere anche dalle riserve delle stesse Casse Malattia e dal Fondo per la salute, a cui tuttavia garantisce sovvenzioni e prestiti da parte del governo, e di praticare un prelievo supplementare dall’industria farmaceutica. Lauterbach sostiene che questa combinazione di misure abbia lo scopo di far rientrare la crisi, senza però attuare tagli alle prestazioni sanitarie erogate.
Il deficit delle Assicurazioni Sanitarie Obbligatorie è una bella patata bollente per il governo di Scholz e in particolare per il ministro della sanità, Karl Lauterbach. L’esponente dell’SPD, principale responsabile delle politiche tedesche sulla salute, ha annunciato mercoledì il contenuto della proposta di legge a cui ha lavorato nel corso delle ultime settimane e che è stata approvata dal governo.
Per far fronte al disastro, in un momento in cui incombono anche l’inflazione e l’aumento dei costi dell’energia, il ministro ha deciso di alzare il contributo aggiuntivo da versare alle Casse Malattia di 0,3 punti, che uniti all’aumento dell’1,6% già predisposto, portano l’aliquota generale dal 14,6% al 16,2% dei salari lordi. Il provvedimento, che entrerà in vigore dal 2023, riguarderà circa 57 milioni di iscritti. Il totale dei contributi sociali salirà inoltre e conseguentemente al 40,45%, superando, per la prima volta dal 2012, la soglia del 40%.
Per far fronte alla crisi, tuttavia, il governo preleverà anche le risorse delle stesse Casse Malattia e del Fondo sanitario, con una pressione pari a 6,4 miliardi di euro. Le Casse dovranno fornire un contributo di solidarietà di quattro miliardi di euro dalle loro riserve, mentre dal Fondo sanitario saranno prelevati 2,4 miliardi. Il governo aumenterà inoltre di 2 miliardi l’attuale sussidio federale per l’Assicurazione Sanitaria Obbligatoria e concederà alle Casse e al Fondo sanitario un prestito di un miliardo a zero interessi. Gli sconti che le aziende farmaceutiche hanno l’obbligo di concedere alle Casse per i farmaci protetti da brevetto, infine, verranno aumentati dal 7 al 12% per cento per un anno. Provvedimento che ovviamente scontenta anche l’industria del farmaco. Lauterbach ha specificato che questa combinazione di misure punta a contenere i costi senza tagliare le prestazioni agli assicurati e senza gravare su di loro in modo sensibile.
Protesta a gran voce il presidente dell’AOK del Baden-Württemberg, Johannes Bauernfeind, infastidito dal fatto che Latuerbach abbia dichiarato che gli assicurati non saranno gravati da oneri significativi. “Questo è un tentativo deliberato di nascondere gli oneri reali” ha commentato Bauernfeind, che sostiene che anche un aumento di pochi punti comporterà un problema per molti, inclusi i datori di lavoro, specie in questa congiuntura di crisi generale. Bauernfeind è inoltre chiaramente irritato dal fatto che le stesse Assicurazioni subiranno prelievi. Ha ribadito che le Case Malattia si sostengono grazie ai pagamenti degli assicurati o dei loro datori di lavoro e ha dichiarato che attingere dalle riserve delle assicurazioni, senza attuare riforme strutturali del sistema sanitario, non potrà che ricadere sui contribuenti.
2 novembre 2021
100 anni si sentono e per la Ostbahnhof (Stazione Est ) è tempo di restauri e di rinnovi.
Una selva di gru, alte e imponenti, per un paio di anni si incaricheranno di realizzare il lavoro più faticoso e di esibirsi impudiche agli sguardi e agli obiettivi di macchine fotografiche e videocamere.
Non che lo spettacolo sia raro, perchè in una città che qualcuno ha definito „sempre in divenire senza mai essere“, è difficile scattare una panoramica senza intercettare lavori edili e gru all’opera, ma la particolare collocazione della stazione pare imporre una attenzione straordinaria.
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Berlino è sotto una bufera di vento e si esce malvolentieri ma debbo spedire una lettera i miei nipotini, sgranchire le gambe e distribuire qualche flyer e prendo il coraggio a due mani. Arrivo fino al Cafè Sibylle sulla K. Marx Allee e mi rintano per un espresso einfach (semplice) E’ un locale particolare, dove si fanno iniziative culturali, musica e che è una eredità della Germania Est. Su internet trovate la sua storia. Mi seggo vicino ad una famosa edizione tedesca delle Opere Complete di Lenin e scorro i giornali. Purtroppo la collezione un po’ malandata dei vecchi libri non è contagiosa e la mia cultura non trarrà alcun profitto da questa vicinanza. In compenso l’espresso non mi sembra dei peggiori ma forse sono io che mi sto abituando al „mediocre“.
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Foto street in Berlin gierre 2017
20 luglio 2021
Le mie esplorazioni di Berlino, dal buco della serratura, sono diventate rare e me ne scuso con i miei amici FB che ogni tanto le seguivano,
Pigrizia pandemica e qualche acciacco di troppo, sicuramente, ma anche priorità che si impongono e non tutte piacevoli.
Nulla si potrebbe aggiungere alle informazioni sul disastro che ha interessato vari paesi europei, né sulle sue inevitabili ripercussioni politica, soprattutto in Germania, che a settembre rinnova il Bundestag e la Cancelleria e dove i Verdi sono un concorrente temibile per tutti i partiti, i quali, non a caso, da settimane hanno scatenato una campagna di discredito della loro candidata.
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Una sentenza della scorsa settimana della Corte costituzionale tedesca a favore delle ONG ecologiche ha un significato fondamentale, e non solo per la Germania.
Giovedì scorso, la Corte costituzionale tedesca ha emesso un verdetto rivoluzionario su cambiamento climatico, libertà e diritti umani. Dopo la prima delle quattro cause giudiziarie giudicate (rappresentate dai due autori), il tribunale interpreta il cambiamento climatico come una duplice sfida per la libertà: il cambiamento climatico stesso e la politica climatica possono diventare altamente rilevanti per i diritti umani alla libertà. E i diritti di libertà sono qualcosa a cui hanno diritto le generazioni future e le persone in tutto il mondo, non solo in Germania. Leggi l’articolo alla fonte su SOCIAL EUROPE.
The climate verdict of the German Constitutional Court
by Felix Ekardt and Franziska Heß on 4th May 2021
TAG: Corte costituzionale tedesca, Corte costituzionale federale, sentenza sul clima, verdetto sul clima
Street foto Berlin 2019 – foto gierre
DI CHE PASTA SIAMO FATTI….
Lasciate alle spalle le feste di Pasqua, e lo strascico bizzarro di bufere di neve e sole estivo polare, peraltro unica sorpresa che Marzo ha regalato ad Aprile, Berlin riprende, dopo la monotonia della settimana santa, il suo ritmo lento, da normale “chiusura soffice”.
Pochissime persone con i trolley in mano alle stazioni, a testimoniare il livello quasi zero del turismo interno, un poco più di traffico in Aeroporto per i rientri dall’estero, con certificati di negatività, in gran parte, si sussurra, autentici, file lunghissime davanti ai pochi supermarket dove sono riusciti ad organizzare il servizio di test rapido obbligatorio che consente, se negativo, di accedere al rito sempreverde dello shopping.
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Sprea Berlin – foto gierre – 2014
Cronache da Berlino di Franco Di Giangirolamo
Il prossimo Aprile si rivelerà piuttosto “cruciale“ almeno per la Germania e per l’Italia, se non per l’Europa. In Germania si dovrebbe capire meglio se tra Stato e Regioni saranno in grado di prendere in mano il governo della terza ondata pandemica e della campagna vaccinale o se si confermerà lo stato di relativa “anarchia“ verso la quale rischia di scivolare il modello federale in un paese che più che un mito, in questo momento sembra un campione mondiale di box che non riesce a smaltire un huppercut al mento.
Anche in Italia mi pare che i prossimi giorni dovranno chiarire se il fronte vaccinale riuscirà ad avanzare e se un più adeguato coordinamento Stato Regioni potrà favorire la discesa della curva epidemica e lasciar preconizzare una estate meno problematica ed un finale di anno scolastico con i ragazzi a scuola.
Se un giudizio complessivo sarà possibile solo alla fine di giugno, le tendenze dovrebbero delinearsi in Aprile.
Restando in Germania, il 3 marzo, ormai c’è consenso generale, si sono assunte decisioni sbagliate.
Fonte : ILMITTE.COM
Lockdown prolungato: in vista del prossimo vertice, che vedrà Angela Merkel e i capi di governo dei singoli Länder discutere delle restrizioni protratte fino al 28 marzo, sembra sempre più difficile che ci potrà essere un allentamento.
Il ministro della salute Jens Spahn ha parlato di numero crescente di casi. L’esperto sanitario dell’SPD Karl Lauterbach teme invece che l’incidenza supererà quota 200 entro metà aprile, soprattutto a causa del pericolo rappresentato dalle nuove varianti. Venerdì mattina, secondo il Robert Koch Institute, l’incidenza è stata di 95,6 e sono state registrate 17.482 nuove infezioni in un solo giorno, circa 5.000 in più rispetto a una settimana fa.
“Potete girarla come volete, dobbiamo tornare al lockdown!“, ha dichiarato Lauterbech venerdì, in conferenza stampa. Ha aggiunto che non ha senso aspettare e che l’unico modo per uscire prima possibile dal lockdown è il lockdown stesso. L’esperto ha parlato anche dell’inizio di una “terza ondata fulminante” e del pericolo di un sovraccarico delle unità di terapia intensiva entro poche settimane, se non calano i numeri.
In tutto questo si profila il pericolo che le vacanze di Pasqua possano portare a un rilassamento ulteriore rispetto alle restrizione e a viaggi potenzialmente rischiosi, anche sotto il profilo dell’ingresso in Germania delle varianti del virus.
Lars Chaade, vicepresidente del Robert Koch Institut, ha anche fatto appello in questo senso ai tedeschi, parlando del fatto che si sia nel mezzo di una crescita esponenziale dei casi. “È molto probabile che a Pasqua avremo una situazione come prima di Natale” ha dichiarato, invitando le persone a restare a casa.
(Fonti: Berliner Morgenpost, T-Online)
il cielo di Berlin …. foto di gierre
MUTTI SUL FILO DI UNA CRISI DI NERVI?
Non posso essere ipercritico nei confronti della Merkel: sarebbe un eccesso di presunzione e una diminutio della stima che si è meritata, ma la scelta frettolosa di sospendere la somministrazione del vaccino AZ la ritengo un grave errore. Anche i paesi che hanno approvato questa scelta hanno amplificato, con l’ effetto domino, l’errore.
L’Istituto Paul Herlich oltre che responsabile è autorevolissimo ma alle sue preoccupazioni si poteva rispondere allertando l’ EMA ai fini di un approfondimento specifico e continuando la vaccinazione. Perché tanta precipitazione? Decidere frettolosamente e senza praticamente coinvolgere nessuno (nè governi, nè UE, nè OMS, etc), più che adozione del principio di precauzione, manifesta un tale livello di allarme che, si voglia o no, è già una sentenza sul vaccino.
Continua a leggere “Cronache da Berlino di Franco Di Giangirolamo – 18 marzo 2021”
Fotostreet. Berlin Sprea. foto gierre
Leggo da RND Nachrichten che il matematico Kit Yates si è posto il problema del „VOLUME totale dei virus“. Secondo i suoi calcoli, tenuto conto che il diametro di un virus è un millesimo di quello di un capello, il numero dei virus che circolano nel mondo ammonterebbe a 2 TRILIONI, all’incirca come il numero dei granelli di sabbia del pianeta. Inoltre, Yates, che immagino sia uno dei più simpatici studiosi in circolazione, calcola che, se potessimo catturarli tutti, potremmo imprigionarli in una lattina di 160 MILLILITRI, quasi un’aranciata. Assunte come vere, sono conclusioni che fanno tornare alla mente la potenza micidiale dell’infinitamente piccolo etc. etc. etc.
A Berlino, dopo una settimana di nevicate e gelate non troppo antipatiche, torna il sole e temperature fuori stagione. Il parco Friedrichshain e il Mont Klamott hanno ripreso la loro immagine abituale, dopo aver prestato le loro collinette imbiancate al divertimento di bambini e ragazzi, molti dei quali si sono ruzzolati nella neve per la prima volta.
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Fonte : ilMitte.com che ringraziamo
Il dipartimento della sanità del Senato di Berlino l’aveva già anticipato con alcuni tweet, che avevano generato non poca confusione, ma ora la notizia è ufficiale: a Berlino non sarà più possibile scegliere a quale vaccino sottoporsi. Fino a quando i centri vaccinali della capitale tedesca avevano a disposizione solo i prodotti di Biontech e Moderna, i berlinesi potevano scegliere con quale farmaco farsi immunizzare. Con l’arrivo del terzo vaccino, quello di Astrazeneca, questa possibilità decade per tutta la popolazione di età compresa fra i 18 e i 65 anni. In questa fascia, ha infatti dichiarato la senatrice alla sanità Dilek Kalayci (SPD) sarà disponibile solo il vaccino di Astrazeneca.
VARIANTE INGLESE.
Sì, proprio quella sequenziata nell’ottobre scorso da tre giovani ricercatori del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologia della UNIBO. Sì, proprio quella riscontrata nell’1% degli inglesi e che era già stata riconosciuta come molto più infettiva, anche se non più letale, del ceppo ormai familiare.
E’ forse questa la risposta alla domanda ineludibile che viene spontanea quando si osserva la sproporzione rilevante tra le misure adottate negli ultimi mesi e lo sviluppo apparentemente inarrestabile della pandemia. Perché il lockdown non produce effetti positivi?
Perché la Merkel è passata in pochi mesi dal dichiarare le misure adottate in Ottobre come necessarie, quelle di novembre prima come urgenti e poi come “insufficienti“ e quelle di dicembre come esiziali, fino ad arrivare alle ultime dichiarazioni di Gennaio “Ne avremo fino a Pasqua“?
Street foto in Berlin ( foto gierre)
6 Gennaio 2021
Epifania, festa che in Germania non si celebra e caratterizzata dalle decisioni che, dopo 5 ore di confronto tra il Governo federale e quelli Statali (alias regionali), sono state assunte per il mese di Gennaio.
Si proroga il blocco deciso all’inizio di dicembre fino al 31 gennaio, mantenendo chiuse le scuole e gli asili nido. Tenuto conto che la Pandemia non demorde, sono stati previsti alcuni inasprimenti:
Dal 16 dicembre al 10 gennaio chiusura del commercio al dettaglio, eccezion fatta per generi alimentari, farmacie, distributori benzina, e tutte le attività per necessità basiche.
Fonte : Ambasciata di Germania a Roma
Foto Street Il Ponte degli Orsi …foto gierre
4 novembre 2020
Ficcanasare, ovvero disobbedire a Mutti ( Merkel ndr) e farsi un giro per Berlin, in una giornata così piena di sole che ti trascina in una viandanza, che mette a dura prova la resistenza del mio fisico, piuttosto indebolito dalla clausura. L’Ueberweisung (bonifico) urgente mi porta in Alexanderplatz con la U5 semivuota di passeggeri rigorosamente distanziati e mascherati. Anche la piazza è abbastanza deserta, come la stazione con i chioschi quasi tutti chiusi e gruppetti di gilet gialli della sicurezza che svolgono una specie di controllo delle misure di sicurezza. Decido di fregarmene dei giornali che parlano solo delle elezioni USA e di Covid e di andare al Zoologisches Garten a vedere com’è la situazione.
Continua a leggere “Vivere a Berlino di Franco Di Giangirolamo – 4 novembre”