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Categoria: Politiche ambientali
Cosa non convince dell’inchiesta giudiziaria di Bergamo su Covid 19 ? Podcast di Diario Prevenzione – 8 marzo 2023 – Puntata n° 106
In questa puntata parliamo di
– Inail. Donne e sicurezza sul lavoro, online il Dossier 2023 dell’Inail
– Errori umani: il disastro ferroviario del 28 febbraio 2023 in Grecia
– La Carta di Urbino per il benessere della persona che lavora
– Il cambiamento climatico aumenta le malattie infettive in tutto il mondo
– Cosa non convince dell’inchiesta giudiziaria di Bergamo su Covid 19 ?
– La corsa agli armamenti non è l’unico modo per garantire sicurezza e stabilità globali
Prima la pandemia poi i venti di guerra nei cieli d’Europa… come reagire per non essere trascinati nella depressione … Podcast di Diario Prevenzione – 22 febbraio 2023 – Puntata n° 105
In questa puntata parliamo di :
– Le notizie sulla pandemia , sulla guerra , sui disastri ambientali stanno saturando i canali di comunicazione…..Come reagire per non farci trascinare nella depressione …
– Cosa aspettarsi dalla prima agenzia europea di supervisione dell’Intelligenza Artificiale
– Garattini: “Investire nel privato non giova alla salute pubblica”
– Crisi climatica: per i poveri ci sono sempre meno soldi per mettersi in salvo
– Il Green Deal e l’ondata di ristrutturazioni: una bomba ad orologeria di amianto per i lavoratori europei
– Cgil Emilia-Romagna . I dati dell’Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia Romagna”
– Il grande Circo della Formazione: quale ruolo degli Rls
Questi articoli di cui parliamo nel podcast li potete leggere su Diario Prevenzione
GreenReads: piani UE per camion e autobus – Riforma del mercato elettrico dell’UE – COP15 sulla biodiversità
Fonte : ETUI.ORG
Autore : Willy De Backer
L’articolo è tradotto con google translator . Per un uso professionale fare riferimento al testo originale |
Piani UE per le emissioni di camion e autobus
La Commissione ha presentato il 14 febbraio i suoi piani per affrontare le emissioni di gas a effetto serra dei cosiddetti “veicoli pesanti” (camion e autobus). La proposta di regolamento mira ad avere autobus a zero emissioni entro il 2030 e a ridurre le emissioni dei nuovi autocarri del 90% entro il 2040.
In una prima reazione, la ONG verde Trasporti e ambiente ha criticato questi obiettivi , esortando il Parlamento europeo e i governi a fissare un obiettivo di emissioni zero per i nuovi camion entro il 2035. Continua a leggere “GreenReads: piani UE per camion e autobus – Riforma del mercato elettrico dell’UE – COP15 sulla biodiversità”
Progetto “Transizione energetica e mobilità decarbonizzata per un turismo sostenibile”

Fonte ISTAS
L’Istituto del sindacato del lavoro, dell’ambiente e della salute della Fondazione 1 maggio (ISTAS-F1Mayo) ha iniziato a realizzare questo studio sponsorizzato dalla Fondazione europea per il clima .
Lo scopo principale del progetto è analizzare la situazione del settore turistico in Spagna nel quadro della transizione energetica e del sostegno pubblico che riceve, formulando proposte concrete per la sua decarbonizzazione, nei settori dell’energia e dei trasporti, volte a promuovere la sua trasformazione verso un modello di turismo ecosostenibile e socialmente equo. Continua a leggere “Progetto “Transizione energetica e mobilità decarbonizzata per un turismo sostenibile””
Amianto Zero . Un risultato possibile: Assemblea pubblica ad Alfonsine Sabato 4 marzo 2023
ASSEMBLEA PUBBLICA ALFONSINE
AMIANTO ZERO: UN RISULTATO POSSIBILE
MAPPATURE – BONIFICHE – SALUTE
Sabato 4 marzo 2023 – dalle ore 15.00 alle ore 18.00
ad ALFONSINE presso il Cinema Gulliver
Piazza della Resistenza, 2
Il Comitato Salviamo le api, salviamo noi – Progetto otto passi per l’ambiente di Alfonsine, l’Associazione Familiari e Vittime Amianto Emilia Romagna aps, la CGIL di Ravenna invitano la cittadinanza a partecipare. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Alfonsine.
Legambiente. Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi
Fonte Legambiente Italia
Rapporto_Malaria_2023Per scaricare i file .pdf del Rapporto Malaria 2023
IL COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE
Livelli di smog ancora troppo alti nelle città italiane e soprattutto molto lontani dai limiti normativi previsti dall’Unione Europea per il 2030. Se fossimo gia nel 2030, 72 città saprebbero fuori legge. I dati nel report “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi” per combattere l’inquinamento atmosferico.
Livelli di smog ancora troppo alti nelle città italiane e soprattutto molto lontani dai limiti normativi previsti dall’Unione Europea per il 2030. Se fossimo gia nel 2030, 72 città saprebbero fuori legge. I dati nel report “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi” per combattere l’inquinamento atmosferico.
L’emergenza smog nelle città italiane è un problema sempre più pressante. Secondo il nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi”, redatto e pubblicato nell’ambito della Clean Cities Campaign, i livelli di inquinamento atmosferico in molte città sono ancora troppo alti e lontani dai limiti normativi, più stringenti, previsti per il 2030. Il report ha messo in evidenza i dati del 2022 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2).
Continua a leggere “Legambiente. Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi”
Il Ministero della salute pubblica il documento “Politica dei co-benefici sanitari della mitigazione del cambiamento climatico”
Politica dei co-benefici sanitari della mitigazione del cambiamento climatico
A cura di Consiglio Superiore di Sanità – Sezione I
Anno 2022
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Presentato il Rapporto ASviS Territori: “politica del rinvio non più accettabile”
Per contrastare i divari territoriali in aumento servono coerenza delle politiche e processi democratici. Il Pnrr è cruciale per aiutare nella transizione. Gli interventi di Treu, Nardella e Fedriga. 7/12/22
Un’Italia a diverse velocità, dove le differenze tra le regioni e le province autonome e tra aree forti e aree deboli (non necessariamente del Centro-nord e del Sud) del Paese aumentano anziché diminuire. È un quadro preoccupante quello che emerge dal Rapporto ASviS “I Territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile 2022”, presentato martedì 6 dicembre a Roma, presso la sede del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) e in diretta streaming. Proprio il presidente del Cnel Tiziano Treu, lo ha sottolineato in apertura dei lavori: “Non stiamo andando bene. Questa situazione, oggi aggravata dalla pandemia e dal complesso contesto geopolitico internazionale, affonda, in verità, le proprie radici in problematiche strutturali del nostro sistema economico, produttivo e sociale che possono trovare soluzione solo in serie politiche volte a colmare i divari territoriali, generazionali e di genere”. E guarda al Piano nazionale di ripresa e resilienza, che “sta entrando nella fase cruciale della messa a terra nei territori” e alle difficoltà “quando si scende nei comuni impegnati in questa difficile opera di attuazione”.
Le tragedie causate dalle recenti alluvioni delle Marche e di Ischia dimostrano come i cambiamenti climatici e l’urbanizzazione incontrollata siano una temibile combinazione. Da almeno tre legislature il Parlamento non riesce però a legiferare in materia di consumo di suolo e rigenerazione urbana, rileva l’ASviS, che nel Rapporto ha inserito opportunità e proposte che configurano una vera e propria “Agenda territoriale per lo sviluppo sostenibile”.
l’articolo di presentazione segue sul sito ASviS
Il Consiglio Nazionale Geologi analizza la tragedia di Ischia e propone azioni per il futuro
Comunicato Stampa del Consiglio Nazionale dei Geologi
Roma, 27 novembre 2022. Alle prime luci dell’alba di ieri, a seguito di intense precipitazioni protrattesi per tutta la notte, nel territorio di Casamicciola Terme, sull’Isola di Ischia, si è verificato un fenomeno di colata rapida di fango lungo il versante settentrionale del Monte Epomeo che ad oggi vede il drammatico computo di una vittima e 11 dispersi, mentre i soccorritori sono ancora al lavoro.
“Purtroppo il rischio di questi fenomeni nella zona ischitana è elevatissimo, l’ultimo evento in ordine di tempo si è verificato nel 2009, e i dati del rapporto ISPRA del 2021 indicano per Casamicciola che circa il 60% del territorio ed il 30% della popolazione sono esposti ad un rischio elevato”, rileva Lorenzo Benedetto, Presidente Centro Studi CNG. “I piani per l’Assetto idrogeologico elaborati dalle Autorità di Bacino, evidenziano condizioni di fragilità dell’intero territorio nazionale peggiorate da uno sviluppo caotico e da un non corretto uso del territorio stesso: infatti si è costruito molto spesso in posti dove condizioni geologiche e geomorfologiche non lo avrebbero consentito” prosegue Benedetto. Continua a leggere “Il Consiglio Nazionale Geologi analizza la tragedia di Ischia e propone azioni per il futuro”
SMIPS. Conferenza del Prof.Vincenzo Balzani : ” Sostenibilità ecologica e sociale: problemi e soluzioni “
La Conferenza si è svolta a Bologna presso la sede dell’Associazione SMIPS il giorno 11 novembre 2022. Il Prof.Vincenzo Balzani è Professore emerito della Università di Bologna, Accademico dei Lincei , coordinatore del gruppo di scienziati Energia per l’Italia , è impegnato per la diffusione delle conoscenze utili a promuovere la transizione energetica dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili .
E’ disponibile online Ecoscienza n.3/2022. Le sfide della comunicazione ambientale
Ecoscienza n. 3/2022
Le sfide della comunicazione ambientale
Emergenza climatica, transizione ecologica e sfiducia nella scienza impongono una riflessione su cosa e come comunicare
Buone pratiche, esperienze e prospettive della comunicazione ambientale, i professionisti si confrontano con la complessità. Sistemi di allerta meteo.
Vai a Ecoscienza 3/2022
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COP27 du 6 au 18 novembre 2022 en Égypte : le pays hôte, un cancre des droits et libertés

(AP Photo/Thomas Hartwell, File)
Félix Bhérer-Magnan, Université Laval
La 27ᵉ Conférence des Parties (COP27) s’amorce sous peu dans la station balnéaire paradisiaque de Charm el Sheikh, en Égypte.
Le pays est l’hôte d’une nouvelle session de négociations climatiques qui va porter notamment sur les pertes et préjudices causés par le changement climatique. Il sera aussi question du rehaussement du niveau d’ambition climatique des Parties à travers leur contribution nationale déterminée (CDN). Il s’agit d’un mécanisme issu de l’Accord de Paris et qui rassemble tous les engagements climatiques auxquels un État souscrit, notamment en matière de réduction des émissions de gaz à effet de serre (GES) et d’adaptation au changement climatique.
Cependant, au-delà de cette grande rencontre internationale sur l’action climatique, il y a une ombre au tableau : les droits de la personne. Le constat est sans équivoque : l’hôte de la COP27, l’Égypte, fait piètre figure en la matière.
Le pays obtient un score anémique de 18 % de la Freedom House au chapitre des droits politiques et des libertés civiles, qui le qualifie également de non libre. Il s’agit du score le plus bas jamais obtenu par un pays hôte de la COP depuis les 30 dernières années.
Des experts des Nations unies affirment être très inquiets de la situation. Le pays hôte entretient un profond climat de peur et de surveillance, selon Human Rights Watch alors que près de 60 000 prisonniers politiques croupissent derrière les barreaux des prisons et sont victimes d’actes de torture.
Un manuale TNI .Dalla crisi alla trasformazione Cos’è la giusta transizione?
Fonte TNI che ringraziamo
Questo manuale cerca di esplorare perché è imperativo orientare noi stessi e i nostri movimenti sociali verso una transizione giusta e come possiamo allontanarci consapevolmente e deliberatamente dai sistemi disfunzionali e distruttivi che ci stanno portando verso l’estinzione. Come possiamo avanzare verso nuovi sistemi di relazioni sociali che ci aiutino a sopravvivere e superare la crisi climatica e a invertire la sesta estinzione di massa del pianeta?
introduzione
Stiamo vivendo un’epoca di profonda transizione. Lo sconvolgimento politico è all’ordine del giorno. La disuguaglianza economica è in aumento. Le persone in tutto il mondo sono sfollate a causa di conflitti ed emergenze climatiche. In aumento il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza religiosa. La pandemia di COVID-19 ha gettato nuova luce sulle ingiustizie e irrazionalità dei nostri attuali sistemi economici e sociali.
Le crisi che affrontiamo oggi sono sociali e politiche, ma sono più profonde. I sistemi vitali della terra sono minacciati a causa del sistema di produzione che è stato imposto al mondo negli ultimi 250 anni. Alimentato dai prodotti petrolchimici, guidato dal profitto e basato sull’iper-sfruttamento sia dei lavoratori che dei sistemi naturali, questo modo di produzione ha sovraccaricato e interrotto molti dei cicli che hanno mantenuto in equilibrio l’ecosistema globale, compresi i cicli del carbonio. Continua a leggere “Un manuale TNI .Dalla crisi alla trasformazione Cos’è la giusta transizione?”
Lettera aperta ai media italiani. Giornalisti, parlate di crisi climatica, delle sue cause e delle soluzioni. Ne va del nostro futuro
Climate Media Center Italia ha scritto una lettera aperta ai media italiani: serve parlare di crisi climatica e delle sue soluzioni, a maggior ragione in campagna elettorale. La lettera è stata firmata da scienziati ed esperti di clima e ambiente, tra cui vari autori italiani dell’ultimo importante rapporto IPCC. Climate Media Center Italia ha contestualmente prodotto cinque consigli pratici su come comunicare il rischio climatico, rivolto a giornalisti e non solo.
La lettera è uscita in data 12 agosto 2022 sul quotidiano Domani.
È nostra responsabilità, come cittadini italiani e membri della comunità scientifica, avvertire nel modo più chiaro ed efficace possibile di ogni seria minaccia che riguarda le persone e il nostro Paese. È dovere dei giornalisti difendere il diritto all’informazione e diffondere notizie scientifiche verificate. Ondate di calore, siccità prolungate e incendi sono solo alcuni dei recenti gravi segnali dell’intensificarsi degli impatti dei cambiamenti climatici nei nostri territori. Tuttavia, le notizie diffuse dai media italiani mancano spesso di informare il pubblico sulle cause di questi eventi e le relative soluzioni. Questo nonostante il consenso della comunità scientifica sul legame tra l’aumento in frequenza e intensità di questi fenomeni e i cambiamenti climatici.
“La Politica ascolti la Scienza per il Bene dell’Italia”
Fonte SMIPS.ORG che ringraziamo
di Vincenzo Balzani*

“Per il bene del Paese è importante che la politica ascolti la scienza”. A dirlo è Vincenzo Balzani, professore emerito dell’Università di Bologna, socio dell’Accademia nazionale dei Lincei, in lizza per il Nobel per la Chimica nel 2016.
Professore, il manifesto del gruppo “Energia per l’Italia”, che lei coordina, è stato firmato da numerosi scienziati. Ha aderito anche il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Avete ricevuto risposte dal governo? Il ministro Cingolani lo ha letto?
Il documento non aveva come finalità ottenere risposte immediate ma spingere le forze politiche al ripensamento delle scelte compiute in merito alla crisi del gas seguita all’aggressione russa all’Ucraina. Questo ripensamento non c’è stato: l’azione di governo è schiacciata su una dimensione emergenziale ma la crisi energetica è strutturale. Manca una vera strategia climatica, ambientale e industriale, la sola che possa mettere in sicurezza il Paese.Non sappiamo se il ministro Cingolani abbia letto il nostro manifesto. Se ci sarà richiesto, ci renderemo disponibili ad illustrarlo. In vista delle elezioni, stiamo lavorando alla stesura di un “Decalogo” che verrà presentato e discusso con le forze politiche che vorranno ascoltarci, senza pregiudiziale alcuna.
Continua a leggere ““La Politica ascolti la Scienza per il Bene dell’Italia””
Piante proibite. Giustizia ambientale nella politica sulle droghe
Fonte TNI che ringraziamo
In tutto il mondo, lo stato di stress ambientale è senza precedenti. Come sottolineano gli studiosi e l’attivismo sulla “giustizia ambientale”, le comunità più povere ed emarginate devono affrontare un’esposizione particolare ai danni ambientali. Ciò vale in particolare per le popolazioni del sud del mondo. Il ruolo delle droghe illecite in relazione a questi stress ambientali è un terreno poco esplorato. Tuttavia, come sosterrà questo rapporto, le droghe, così come le risposte politiche ad esse, sono una questione ambientale.
Discorso dell’autrice Sylvia Kay alla Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti
Questa disconnessione tra la politica in materia di droga e ambiente è il risultato in gran parte della compartimentazione istituzionale della questione delle droghe nel dominio della criminalità e delle forze dell’ordine con scarso contatto con altre sfere legate all’ambiente o sviluppo sostenibile. I riferimenti all’ambiente all’interno della politica in materia di droga sono rimasti in quanto tali scarsi e di portata limitata.
Continua a leggere “Piante proibite. Giustizia ambientale nella politica sulle droghe”
Valutazione dei piani dell’UE per importare idrogeno dal Nord Africa
Ripubblichiamo questo articolo ripreso dal sito TNI. L’Istituto TNI ha svolto una valutazione sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’importazione dell’idrogeno dal Nord Africa. |
Assessing EU plans to import hydrogen from North Africa
The cases of Morocco, Algeria and Egypt
17 May 2022
This report shows the EU’s plan to drastically increase imports of renewable hydrogen from North Africa is not realistic from a cost or energy perspective, and instead diverts renewable electricity away from local needs and local climate targets.
Executive summary
The European Commission’s 2020 hydrogen strategy has a big focus on importing ‘green’ renewables-based hydrogen from its neighbourhood (North Africa and Ukraine). Since the recent invasion of Ukraine and the subsequent need to reduce dependency on Russian gas, the EU has doubled its import targets to 10 million tonnes per year by 2030, as per the RePowerEU communiqué. Continua a leggere “Valutazione dei piani dell’UE per importare idrogeno dal Nord Africa”
E’ disponibile online il magazine Lavoro e Salute maggio 2022
Un numero da leggere per intero .
les5maggio2022_lastPer scaricare il file pdf di Lavoro e Salute maggio 2022 clicca QUI
Climate change triggering global collapse in insect numbers: stressed farmland shows 63% decline – new research
Tim Newbold, UCL and Charlie Outhwaite, UCL
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- The world may be facing a devastating “hidden” collapse in insect species due to the twin threats of climate change and habitat loss.
- UCL’s Centre for Biodiversity & Environment Research has carried out one of the largest-ever assessments of insect declines around the world – assessing three-quarters of a million samples from around 6,000 sites.
- The new study, published in Nature, finds that climate-stressed farmland possesses only half the number of insects, on average, and 25% fewer insect species than areas of natural habitat.
- Insect declines are greatest in high-intensity farmland areas within tropical countries – where the combined effects of climate change and habitat loss are experienced most profoundly.
- The majority of the world’s estimated 5.5 million species are thought to live in these regions – meaning the planet’s greatest abundances of insect life may be suffering collapses without us even realising.
- Lowering the intensity of farming by using fewer chemicals, having a greater diversity of crops and preserving some natural habitat can mitigate the negative effects of habitat loss and climate change on insects.
- Considering the choices we make as consumers – such as buying shade-grown coffee or cocoa – could also help protect insects and other creatures in the world’s most climate-vulnerable regions.
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Insects are critical to the future of our planet. They help to keep pest species under control and break down dead material to release nutrients into the soil. Flying insects are also key pollinators of many major food crops, including fruits, spices and – importantly for chocolate lovers – cocoa.
The growing number of reports suggesting insect numbers are in steep decline is therefore of urgent concern. Loss of insect biodiversity could put these vital ecological functions at risk, threatening human livelihoods and food security in the process. Yet across large swathes of the world, there are gaps in our knowledge about the true scale and nature of insect declines.
Most of what we do know comes from data collected in the planet’s more temperate regions, especially Europe and North America. For example, widespread losses of pollinators have been identified in Great Britain, butterflies have experienced declines in numbers of between 30 and 50% across Europe, and a 76% reduction in the biomass of flying insects has been reported in Germany.
Information on insect species numbers and their abundance in the tropics (the regions either side of the Equator including the Amazon rainforest, all of Brazil, and much of Africa, India and Southeast Asia) is far more scarce. Yet the majority of the world’s estimated 5.5 million insect species are thought to live in these tropical regions – meaning the planet’s greatest abundances of insect life may be suffering calamitous collapses without us even realising.