GB. La newsletter Risks del sindacato TUC n° 1080 – 24 febbraio 2023

Risks è la newsletter settimanale del TUC , il sindacato inglese,  per la salute e la sicurezza nel lavoro  per membri, rappresentanti e attivisti del sindacato. La traduzione in italiano è effettuata con google translator, per ogni approfondimento raccomandiamo di fare riferimento al testo originale. 

Le notizie

L’Unione avverte il governo sull’abbattimento del diritto dell’UE

Il sindacato che rappresenta gli ispettori dell’Health and Safety Executive (HSE) ha scritto al segretario alle imprese sollevando profonde preoccupazioni sul piano del governo per un abbattimento di massa delle leggi dell’UE alla fine dell’anno. La lettera del segretario generale di Prospect Mike Clancy a Kemi Badenoch, segretario di stato per gli affari e il commercio, evidenzia i pericoli dell’imminente progetto di legge dell’UE trattenuto, compreso l’impatto sulla regolamentazione delle industrie pericolose e sui diritti del lavoro. La lettera rileva che “i diritti fondamentali dei lavoratori come il diritto alle ferie pagate, i limiti all’orario di lavoro, il congedo parentale ei diritti di maternità sarebbero dovuti decadere dalla proposta di legge. Sono incluse anche disposizioni essenziali in materia di salute e sicurezza, anche nel settore nucleare, dove rappresentiamo oltre 12.000 lavoratori”.
Comunicato stampa prospettivalettera .

 

La tragedia del macchinista richiede raccomandazioni sulla sicurezza

Un’indagine ufficiale dopo la morte di un macchinista che si ritiene possa essere sceso dalla cabina per urinare ed essere stato investito da un altro treno ha chiesto miglioramenti della sicurezza sulla rete. Il sindacato dei macchinisti Aslef, che ha definito il rapporto un “campanello d’allarme” per l’industria, aveva precedentemente espresso preoccupazione per il fatto che il modello di treno che stava guidando non avesse servizi igienici e che l’orario di West Worthing non concedesse ai conducenti il ​​tempo di utilizzare un bagno tra i servizi. Il Rail Accident Investigation Branch (RAIB), nel suo rapporto sulla tragedia della sera del 1° febbraio 2022, ha chiesto a tutto il personale ferroviario di avere accesso ai servizi igienici. La RAIB ha anche detto che il macchinista, Michal Olesiak, potrebbe essere scivolato o inciampato su un’asse di legno che era rimasta staccata sui binari per molti anni, e ha detto che le compagnie dovrebbero rimuovere i pericoli di inciampo dalle loro linee.
Comunicato stampa e rapporto RAIB . Notizie della BBC in linea . Sussex espresso . L’Argo .

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Newsletter Risk – TUC: Il personale scolastico abbandonato per affrontare il Covid

Fonte RISK TUC 

La decisione del governo del Regno Unito di ritirare la maggior parte delle linee guida specifiche per Covid per le strutture educative e di assistenza all’infanzia in Inghilterra sta lasciando il personale scolastico ansioso e confuso, ha avvertito UNISON. I lavoratori temono che l’approccio pratico dei ministri li lasci soli a combattere il virus, ha affermato il sindacato. Le scuole si aspettavano una guida dettagliata su come affrontare il Covid, ma è stato detto solo che i tempi di isolamento per i minori di 18 anni che risultano positivi saranno ridotti da cinque a tre giorni. La riduzione del tempo di isolamento per gli alunni, senza prove per spiegare il ragionamento alla base del cambiamento, ha aumentato lo smarrimento tra il personale, ha affermato UNISON.
Comunicato stampa UNISON .

Il copia-incolla del piano pandemico e la crisi della sanità pubblica

Questo articolo è tratto dalla Rivista online Scienza in rete che ringraziamo. Fonte Scienza in rete . L’Autore dell’articolo è il Prof. Eugenio Paci Epidemiologo, membro del Comitato Etico Pediatrico regionale, Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer-Firenze

La vicenda del Piano Pandemico italiano con contenuti identici a quello del 2006, o del “copia e incolla del Piano Pandemico”, ha bisogno di considerare anche la storia degli ultimi decenni per essere inquadrata. È quanto fa l’epidemiologo Eugenio Paci in quest’articolo, fino ad arrivare a oggi. Con una conclusione: ciò che stiamo vedendo è la punta dell’iceberg, e sotto c’è la grave debolezza della sanità pubblica in Italia.

Fino a nuovi lanci mediatici o interventi dei magistrati, l’episodio del “copia-incolla del piano pandemico del 2006”, messo in luce dal documento dell’Ufficio di Venezia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità fatto frettolosamente ritirare (ma tenuto sempre online da Scienzainrete), sembra ora in stand-by. Si è trattato di un confronto assai aspro che, a me sembra, per essere compreso richiede di ripercorrere alcuni momenti dei primi due decenni del millennio.

Da SARS a Covid-19

Dopo la pandemia mancata della SARS-1 e le polemiche che ne seguirono, nel 2010 la strada giudiziaria sulla successiva, ancora una volta mancata, pandemia, quella dell’H1N1, aveva già fatto una lunga strada, mentre il Piano Pandemico (2006) era rimasto un libro su uno scaffale.

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Sorvegliare e pulire: eccessi da sanificazione di Donato Greco

FONTE SCIENZAINRETE CHE RINGRAZIAMO 

Paura del contagio da superfici, oggetti, tastiere di computer, borse della spesa, abiti… Una certa giustificazione c’è: ottimi lavori scientifici dimostrano che, in condizioni sperimentali controllate, il maledetto SARS-CoV-2 riesce a sopravvivere per un certo tempo [1-2-3]. E tuttavia, la probabilità di infettarsi toccando superfici, tastiere, maniglie, sedili è infinitamente piccola, risibile nella vita reale.

Anche una certa logica scientifica c’è: SARS-CoV-2 è un virus a trasmissione respiratoria e col suo respiro un infetto, anche asintomatico, emette miliardi di quegli ormai famosissimi droplets, le microgoccioline di vapore acqueo che possono anche veicolare cellule epiteliali del nostro apparato boccale, cioè un epitelio in continuo rinnovamento. Queste goccioline restano sospese nell’aria per un certo tempo per poi cadere a terra o sulle superfici che circondano l’infetto. Alcune di queste goccioline contengono anche cellule dove è attiva la replicazione del virus.

Così, un malcapitato può avere la sfortuna di raccogliere con le mani queste goccioline fresche, prima che si disidratino con la conseguente morte del loro contenuto. E tuttavia, raccoglierle con le mani ancora non garantisce l’infezione al malcapitato, nemmeno se si mette le mani in bocca: infatti il virus non si trasmette per via cutanea né per via orale, basta la saliva a farlo fuori! Tuttavia il nostro sfortunato cittadino potrebbe creare inavvertitamente un aerosol sbattendo le mani (o in altro modo a me sconosciuto) o, meglio ancora, potrebbe sfregarsi gli occhi, allora sì permettendo l’introduzione nel suo organismo di cellule ancora vive (ma quante?). Insomma infettarsi raccogliendo il virus da una superficie richiede una sequenza di improbabili eccessive, sfortunatissime, rare combinazioni.

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Risultati sorprendenti dal Sondaggio di DuPont Sustainable Solutions “Global Operations Risk 2018” rivolto ai dirigenti aziendali

Riportiamo integralmente  questo  Comunicato della DuPont poichè contiene i risultati di un sondaggio che meritano considerazione e riflessione da parte di tutti coloro che si occupano di prevenzione. Editor 

La mancanza di un’appropriata Risk Governance da parte dei dirigenti sta mettendo in pericolo le aziende

Milano, 29 gennaio 2019 – Nonostante sia più che evidente che le attività possono subire interruzioni quando si sottovalutano alcuni rischi, i dirigenti aziendali non riescono ad identificare adeguatamente e a prepararsi ad affrontare i rischi che possono potenzialmente avere conseguenze catastrofiche sulla loro operatività aziendale, risultato emerso dal sondaggio annuale globale che DuPont Sustainable Solutions (DSS) ha somministrato ai dirigenti aziendali. Se lasciate immutate, le prestazioni operative di un’azienda, la continuità delle attività, il diritto di operare e la capacità di portare valore agli azionisti, ne potrebbero risentire.

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