Selezione di notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
N.B La traduzione è stata fatta con google translator. Per un uso professionale fare riferimento al testo originale in lingua inglese . editor
Si stima che circa 7,7 milioni di persone siano state uccise da agenti patogeni batterici nel 2019, secondo uno studio pubblicato su The Lancet questa settimana, rendendo questa la seconda causa di morte a livello globale nel 2019.
Circa 33 agenti patogeni batterici in 11 sindromi infettive sono stati collegati al 13,6% di tutti i decessi globali nel 2019, secondo lo studio, condotto dall’Institute of Health Metrics and Evaluation (IHME) dell’Università di Washington
Quasi il 55% di queste morti batteriche proveniva da soli cinque agenti patogeni: Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Streptococcus pneumoniae, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa.
“La tua richiesta è stata respinta”: questa è stata la misura della risposta che Azza Soliman, direttrice del Center for Egyptian Women’s Legal Assistance (CEWLA), ha ricevuto alla sua richiesta di partecipare alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 (COP27), che avrà luogo in Egitto tra pochi giorni. Per mesi, Soliman e il suo team di sette avvocati e attivisti si stavano preparando a partecipare alla conferenza, che speravano avrebbe fornito una piattaforma per parlare degli effetti del cambiamento climatico sulle donne egiziane, specialmente nei quartieri urbani più poveri del paese e nelle zone rurali le zone.
Soliman, la cui ONG ha partecipato in videoconferenza alla COP26 di Glasgow , non avrebbe mai immaginato che le autorità egiziane sarebbero state così audaci da impedire loro di partecipare all’evento internazionale, che affronta il cambiamento climatico e “nessun altro argomento ritenuto sensibile per il regime egiziano” . Ma le loro speranze sono state deluse. “Hanno solo detto di no, niente di più. Non hanno nemmeno fornito una giustificazione per il loro rifiuto. Solo ‘no’. Questo è il modo in cui lo stato tratta le ONG prima della COP27”, dice Soliman a Equal Times . Continua a leggere “Le ONG e gli attivisti egiziani non sono i benvenuti alla COP27”
Forti i legami tra zone di conflitto e produzione di sostanze stupefacenti, secondo il World drug report 2022. In primo piano, gli impatti ambientali del settore e il divario di genere nelle cure delle dipendenze. 13/7/22
“I numeri per la produzione e il sequestro di molte droghe illecite stanno raggiungendo livelli record. Le percezioni errate sull’entità del problema e sui danni associati privano le persone di cure e spingono i giovani verso comportamenti dannosi”. A dirlo è Ghada Waly, direttrice esecutiva dell’Ufficio delle Nazioni unite contro la droga e il crimine (Unodc), in occasione della recente uscita del rapporto “World drug report 2022”, che fotografa una situazione allarmante. Secondo il documento, infatti, produzione e consumo sono in aumento a livello globale: la legalizzazione della cannabis in alcune parti del mondo ne ha accelerato l’uso (e l’impatto sulla salute), mentre la produzione di cocaina ha raggiunto livelli record, così come la diffusione delle droghe sintetiche e la mancanza di cure sanitarie, in particolare per le donne.
Secondo il Rapporto, nel 2020 circa 284 milioni di persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni hanno fatto uso di droghe a livello globale, con un aumento del 26% rispetto al 2010. I giovani sono i maggiori fruitori, con livelli di consumo più alti rispetto alle generazioni passate. Di questo totale, 11,2 milioni di persone in tutto il mondo assumono droghe tramite iniezioni: circa la metà di queste soffre di epatite C, 1,4 milioni convive con l’Hiv e 1,2 milioni con entrambi. Il Covid-19, dice l’Unodc, ha interrotto a livello globale diversi servizi per le
Fruitori a livello globale delle diverse tipologie di sostanze, in milioni (2020)
Il 14 maggio 2022 si è tenuto un seminario pubblico sull’amianto, organizzato dal personale dell’Istituto Federale di Bahia (IFBA), dell’Associazione brasiliana delle vittime dell’amianto (ABREA) e dell’Associazione delle vittime contaminate dall’amianto e delle famiglie esposte (AVICAFE) presso l’IFBA per prendere in considerazione misure per il monitoraggio della salute e il sostegno alle persone con malattie legate all’amianto nella regione di Bom Jesus da Serra. Le operazioni minerarie commerciali in una miniera di amianto locale e l’uso diffuso dei rifiuti di amianto negli spazi pubblici e privati hanno portato a un’elevata incidenza di malattie legate all’amianto nella regione. Vedi: IFBA realiza seminário sobre os efeitos nocivos do amianto na região de Bom Jesus da Serra [IFBA tiene un seminario sugli effetti nocivi dell’amianto nella regione di Bom Jesus da Serra].
Tavola rotonda in diretta web organizzata dall’o.d.v. “Scienza Medicina Istituzioni Politica Società”, in collaborazione con LAB – I Dialoghi della Bolognina.
mercoledì 18 maggio h.21
INTERVENTI
La formazione per la prevenzione, com’è e come dovrebbe essere
Giovanni Leonardi, Agenzia nazionale della Sanità pubblica della
Gran Bretagna
La formazione dei medici per far fronte ai rischi sanitari ambientali e climatici
Claudio Lisi, Coordinatore GdL Ambiente e Salute” della Federazione Nazionale di Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri
L”Università e Ambiente e Salute: Ricerca, Formazione e Terza Missione
Maria Pia Fantini, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Università di Bologna
Le proposte della Task Force Ambiente e Salute del Ministero della salute
Margherita Ferrante, Docente di Sanità Pubblica, Università di Catania
La formazione dei medici del territorio e la prevenzione primaria ambientale
Roberto Romizi, Presidente di “Medici per l”Ambiente, ISDE”
Prima e dopo il Covid: una prevenzione mancata, quella climatica
Ugo Mazza, Associazione “Meglio così, Solare qualità urbana”, Bologna
COORDINAMENTO
Paolo Lauriola, Coordinatore “Rete Italiana Medici Sentinella per l”Ambiente” (FONMCeO-ISDE).Co-autore del libro “E dopo il Covid…? Proteggere
la salute e l’ambiente per prevenire le pandemie e altri disastri” Edizioni Intra, Pesaro 2022
Il Parlamento europeo ha votato con forza a favore di una nuova legge sui rischi psicosociali sul lavoro. In una relazione parlamentare di recente adozione, “Un nuovo quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro dopo il 2020”, il Parlamento europeo ha fatto eco alle richieste dei sindacati per una direttiva sui rischi psicosociali legati al lavoro ( Rischi 1035). Il rapporto, redatto dall’eurodeputata danese Marianne Vind, offre una panoramica dettagliata alla Commissione europea su ciò che deve essere incluso in un quadro proposto per migliorare le condizioni e l’organizzazione dei luoghi di lavoro in tutta Europa. L’ampio rapporto invita “la Commissione a proporre, in consultazione con le parti sociali, una direttiva sui rischi psicosociali e sul benessere sul lavoro finalizzata a un’efficace prevenzione dei rischi psicosociali sul posto di lavoro, come ansia, depressione, burnout e stress , compresi i rischi causati da problemi strutturali come l’organizzazione del lavoro (es. cattiva gestione, cattiva progettazione del lavoro o mancata corrispondenza delle conoscenze e abilità dei lavoratori con i compiti assegnati).” Il presidente di Eurocadres Nayla Glaise, la cui organizzazione ha guidato con la CES la piattaforma sindacale Endstress.eu, ha commentato: “C’è un consenso non solo tra gli eurodeputati, tra i sindacati e tra la società civile, ma in tutta Europa. Abbiamo bisogno di un’azione della Commissione, abbiamo bisogno di una direttiva”. Comunicato stampa Eurocadres . Brief politico dell’ETUI sui rischi psicosociali in Europa . Comunicato stampa di Socialisti e Democratici .
Sensazione di urgenza, sovraccarico di informazioni, trabocco di lavoro nella sfera personale… Molti dipendenti possono essere esposti a difficoltà legate all’uso di strumenti digitali come la posta elettronica. In occasione della pubblicazione di un articolo sulla rivista Hygiène & sécurité du travail, tre domande per Vincent Grosjean, capo degli studi e coautore di questa riflessione.
Qual è l’origine della domanda dell’INRS sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)?
Nel 2015, l’INRS ha avviato una ricerca sulle pratiche digitali, in particolare sulla messaggistica elettronica, di fronte alla comparsa di problemi di salute legati all’uso di questi strumenti in un contesto professionale. Vari rapporti hanno rivelato l’emergere di una norma implicita di connessione permanente per alcuni dirigenti e dipendenti, il moltiplicarsi di strumenti senza gerarchia o strategia di utilizzo, una tendenza a cancellare i confini tra vita privata e vita lavorativa, un carico di informazioni inflazionistiche per molti dipendenti.
Lo scopo del lavoro svolto dall’INRS era di andare oltre queste osservazioni, per esplorare strade per la prevenzione.
Il contesto sanitario ha accentuato la comparsa di alcuni rischi legati all’uso delle TIC?
Da 2 anni la crisi sanitaria legata al Covid-19 porta ad un aumento “di emergenza” del lavoro a distanza. A ciò si è accompagnato il proliferare degli incontri in videoconferenza e un aumento della comunicazione mediata (messaggistica, telefono, ecc.), a scapito degli scambi faccia a faccia. Questi sviluppi amplificano le preoccupazioni circa la disintegrazione dei gruppi di lavoro, la sensazione di isolamento, l’interruzione dei confini tra la vita lavorativa e la vita al di fuori del lavoro. Sottolineano inoltre l’importanza delle relazioni di lavoro informali e del supporto sociale per il benessere dei dipendenti, nonché per l’efficienza dei collettivi a lungo termine. Queste circostanze rendono più importante costruire una vera strategia di utilizzo digitale per l’azienda. Gli obiettivi sono mantenere le prestazioni. Continua a leggere “Francia.INRS. Iperconnessione. Impatto dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)”
Davanti al crescere e propagarsi in Italia e in Europa dei livelli di infezioni e ricoveri ospedalieri da Coronavirus ci sentiamo in dovere di appellarci alle Autorità dello Stato e, nel medesimo tempo, alle Cittadine e ai Cittadini che non intendono accedere alla vaccinazione anti-Covid richiamando alcuni dati di realtà che, vistosamente incalzanti, potrebbero riportare il nostro Paese nel pieno delle tragiche e note conseguenze socio-sanitarie.
Queste le osservazioni:
– le vaccinazioni coprono ormai oltre l’80% della popolazione italiana;
– il vaccino esenta dall’ammalarsi gravemente in misura di circa il 90% e del 98% dal ricovero in Reparti di terapia intensiva, dall’intubazione e dall’exitus;
– ad oggi il vaccino costituisce l’unica misura efficace contro infezione e malattia da Covid, insieme a distanziamenti personali, uso di mascherine certificate e di soluzioni alcoliche per le mani;
– il vaccino non è scevro da rischi, e questo vale per tutti i farmaci e le azioni diagnostico-terapeutiche, i quali sono infinitamente bassi rispetto ai gravi rischi che l’infezione virale comporta;
– il vaccino riduce gradualmente la propria efficacia dopo 6-7 mesi dalla sua completa inoculazione;
– la guarigione dall’infezione conferisce un’immunità, per efficacia e durata, simile a quella raggiunta dalla vaccinazione;
– gli oltre 7 milioni di Cittadini di non vaccinati in Italia favoriscono la diffusione del virus, la crescita di varianti e l’affollamento di Ospedali, rallentando i percorsi diagnostico-terapeutici per urgenze e malattie cronico-degenerative e neoplastiche;
– la mobilità fra Paesi europei favorisce la diffusione virale;
– la nostra Costituzione fonda il suo baricentro sul Bene comune pur prevedendo il dissenso e la libertà personale di rifiutare azioni diagnostico-terapeutiche;
– la vaccinazione rappresenta oggi l’attuazione del Bene comune, in assenza di una legge che la imponga.
Queste le proposte:
– fornire da subito a tutta la cittadinanza informazioni chiare e puntuali su rischi e vantaggi della vaccinazione;
– fornire da subito a tutta la cittadinanza informazioni chiare e puntuali sulla situazione pandemica con dati analitici su tassi d’infezione, ricoveri ospedalieri, mortalità e guarigioni in vaccinati e non vaccinati e per classi d’età;
– semplificare e accelerare a grandi passi su acquisizioni e somministrazioni delle terze dosi di vaccino;
– rilanciare le regole prudenziali di distanziamento personale, uso di mascherine certificate, anche all’aperto in luoghi di transito e affollati, disinfezione delle mani;
– controllare con meticolosità coloro che giungono sul suolo italiano;
– escludere i non vaccinati dall’ingresso in luoghi e mezzi di trasporto pubblici e privati, che costituiscano forme di aggregazione civile, e organizzare efficaci controlli in questo senso.
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti
O.d.V.: “SCIENZA MEDICINA ISTITUZIONI POLITICA SOCIETA’ “
Le elezioni sono ormai imminenti e Greta Thunberg, leader del movimento mondiale Fridays for future, si prepara a manifestare a Berlino venerdì, 24 settembre. Unendo la sua voce a quella degli attivisti che da settimane chiedono a gran voce che la protezione del clima diventi non solo parte del programma di governo, ma anche la priorità assoluta di chiunque diventi cancelliere.
Greta Thunberg a Berlino: ma non per supportare i Verdi
La manifestazione a cui anche Greta Thunberg parteciperà, ha luogo in occasione di quella che è stata pianificata come una giornata mondiale di azione per chiedere “giustizia climatica”.
Nonostante il suo arrivo quasi coincida con le elezioni federali e cittadine, la famosissima attivista svedese ci tiene a precisare che non sarà nella capitale tedesca per supportare partiti politici, neanche quello di Annalena Baerbock. “Non siamo i lobbisti dei Verdi” ha dichiarato al quotidiano tedesco Tagesspiegel.
“In Germania nessuno tratta la crisi climatica come un’emergenza”
Sempre al Tagesspiegel, Greta Thunberg ha affidato una critica netta all’intero sistema politico tedesco. “In Germania nessun politico e nessun partito trattano la crisi climatica come un’emergenza” ha infatti dichiarato, con particolare riferimento alla “terribile tragedia delle inondazioni avvenute in estate (nella Germania occidentale, ndr)”.
Thunberg ha ribadito che da ogni parte si parla di protezione del clima, ma che allo stesso tempo nessuno vuole realmente smettere di bruciare carbone fino al 2038. Per questa ragione l’attivista svedese ritiene che la Germania, “come quasi tutti gli altri Paesi”, mancherà i suoi obiettivi relativi all’accordo di Parigi sul clima e all’aumento massimo della temperatura a non oltre 1,5 gradi.
L’appello dell’attivista svedese: “Bisogna mobilitare le persone”
Ha inoltre aggiunto che non si tratta di scegliere “il partito giusto”, ma che è “Assolutamente cruciale che le persone vadano alle urne e votino per l’opzione che pensano sia la migliore, o la meno peggio, qualunque sia”.
Thunberg ha infine ribadito che la necessità di un cambiamento immediato “è più grande che mai” e che la politica non è ancora riuscita a uscire dalle pastoie che impediscono una rapida ed efficiente soluzione del problema. “Per questo dobbiamo essere attivi, come cittadini di una democrazia, scendere nelle strade e in questo modo mobilitare le persone“.
Il rilancio del Sistema Sanitario Nazionale nel periodo post-pandemia può essere avviato se in possesso di una bussola che orienti. Il convegno on-line (8 aprile) dell’AIS (Associazione Italiana di Sociologia) e della sezione di Sociologia della Medicina e della Salute, con il patrocinio dell’ISS – Istituto Superiore di Sanità, ha offerto questa possibilità di riflessione. In questa occasione, è stato presentato il volume “Libro Bianco. Il Servizio Sanitario Nazionale e la pandemia da Covid-19. Problemi e proposte” curato da Giovanna Vicarelli e Guido Giarelli ed edito da Franco Angeli (2020) e che è possibile scaricare liberamente al fondo dell’articolo. Un capitolo, a cura di Marco Ingrossi e Giorgio Osti, è dedicato alla promozione della salute e all’importanza di riformare l’assetto dei servizi socio-sanitari per adottare un approccio salutogenico che si basi sulla educazione e promozione della salute in dialogo anche con i temi dell’ambiente.
Durante il convegno sono state analizzate quattro distorsioni del Sistema Sanitario Nazionale: quella distributiva, relativa alle disuguaglianze sociali di salute; quella culturale, relativa alla medicalizzazione della vita; quella strutturale, relativa al regionalismo differenziato; quella funzionale, relativa all’ospedalcentrismo.
Fonte: Osha.eu ( Agenzia europea per la salute e sicurezza nel lavoro )
Campagna 2020-2022, Disturbi muscoloscheletrici
Questa presentazione fornisce una panoramica della prevalenza, dell’impatto e dei fattori di rischio dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) legati al lavoro.
Con la conferenza stampa delle ore 11.00 di lunedì 30 novembre 2020inizia ufficialmente l’XI edizione delle Settimane della Sicurezza.
In programma dal 30 novembre al 13 dicembre 2020, le Settimane della Sicurezza sono organizzate da Sicurezza e Lavoro, in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino – Circoscrizione 1, Cit Turin Lde, Agenzia Piemonte Lavoro APL, Ce.Se.Di. e altri enti.
Per partecipare alla conferenza stampa è necessario avere installato Zoom e collegarsi qui: https://zoom.us/j/96293826663
All’incontro interverranno rappresentanti di Sicurezza e Lavoro, delle tre sigle sindacali, delle istituzioni e degli altri enti coinvolti, oltre ai familiari delle sette vittime del rogo alla Thyssen di Torino, ancora in attesa di una piena giustizia.
Le Settimane della Sicurezza sono organizzate in occasione dell’anniversario della tragedia alle Acciaierie ThyssenKrupp del 6 dicembre 2007, in cui morirono sette operai (Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Bruno Santino, Antonio Schiavone e Roberto Scola), per promuovere – insieme a Istituzioni, sindacati, imprese, associazioni, familiari delle vittime, lavoratori, lavoratrici, studenti, studentesse e cittadini – la cultura della salute, della sicurezza, dei diritti e della prevenzione, in particolare tra i giovani, sul lavoro e a scuola.
Scopri la prossima campagna! Il nuovo sito Web è ricco di informazioni e risorse utili sui disturbi muscoloscheletrici legati al lavoro e sul perché dobbiamo gestirli.
Ulteriori strumenti e risorse verranno aggiunti al sito Web, in diverse lingue, in vista del lancio della campagna durante la Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro nell’ottobre 2020. Ma non c’è bisogno di aspettare: controlla subito il sito Web e controlla come potresti essere coinvolto nella campagna!
Resta sintonizzato sulla home page pre- campagna per tutti gli ultimi sviluppi
SOMMARIO
5- Editoriale. Combatterli è salute psicofisica
6- Rubrica politica “Il dritto e il rovescio”
6- Le lotte sociali non si arrestano
7- I giusti in manette. Parla Silvano, il marito di Nicoletta
8- Per salvare Roma. Intervista a Paolo Berdini
11- Libro. Le mani sulla città
12- Perché la patrimoniale è giusta ed equa
13- Libro. Quando gli operai hanno rovesciato il mondo
14- Autonomia differenziata, sfruttamento generalizzato
17- Sanità già differenziata in Emilia Romagna
In diversi settori dell’industria dei trasporti, la fatica riduce la produttività, crea rischi per la sicurezza pubblica e mina la salute dei lavoratori. Il prossimo governo federale dovrà stabilire regole affidabili, basate sull’evidenza, che non sono dettate dalle imprese.
La scienza medica è chiara: lunghi orari di lavoro portano a problemi medici per i lavoratori, tra cui obesità, diabete, malattie cardiache, disturbi cognitivi e morte precoce. Inoltre, lavorare per lunghe ore lontano dalla famiglia è dannoso per una vita sociale sana e comporta costi elevati per le comunità.
Ottawa deve riconoscere e affrontare il caos che lunghe ore lavorative possono provocare sulla salute fisica, mentale e sociale dei lavoratori.
Health Canada dovrebbe condurre uno studio per quantificare i rischi per la salute e la società e i conseguenti costi sanitari della fatica nel settore dei trasporti.
I rappresentanti dell’Unione devono svolgere un ruolo attivo in questa vasta impresa per frenare l’affaticamento dei lavoratori. Il loro contributo ci fornirà una visione a 360 gradi di un problema che influisce negativamente sulla vita quotidiana dei lavoratori dei trasporti e ci aiuterà a mettere insieme il loro benessere.
Teamsters Canada incoraggia i suoi membri a consultare le piattaforme elettorali dei partiti politici per scoprire le loro posizioni sui vari temi della campagna.
La Nota Nei prossimi giorni dovrebbe esserci una nuova ondata di calore. Vi è il rischio concreto che riprenda l’ecatombe di lavoratori anziani.E’ necessario che le autorità emettano un allarme e indicazioni per i datori di lavoro in modo che provvedano a cambiare gli orari di lavoro spostandoli nelle ore meno calde o con la sospensione degli stessi in particolare nei cantieri all’aperto o nelle lavorazioni a caldo particolarmente esposte.Rammentiamo che per il settore delle costruzioni i contratti prevedono la Cassa Integrazione per ragioni climatiche per le Aziende associate alle Casse edili. Sarebbe inoltre opportuno che la stampa locale e nazionale monitorasse gli eventi per evitare che queste tragedie rimangano sommerse e sconosciute. (editor)
Pozzonovo, stroncato a 67 anni lavorando sotto il sole alla manutenzione delle strade
Pozzonovo. Si è accasciato al suolo ed è morto sul colpo. Stroncato da un malore mentre sta eseguendo lavori di manutenzione su una strada per conto del Comune. E’ accaduto lunedì alle 11, in via Leonardo da Vinci.
A perdere la vita Ferruccio Cillo, operaio di 67 anni, residente a Pozzonovo e dipendente di una cooperativa che lavora per l’amministrazione comunale.
Il Gruppo Tobacco Endgame pubblica un documento per aprire un dibattito sulle nuove strategie dell’industria del tabacco.
Si osserva che l’industria del tabacco tende ad accreditarsi come attenta alla salute dei fumatori proponendo nuovi prodotti a tossicità ridotta, anche al fine di ottenere un allentamento delle restrizioni che sono state poste al fumo di tabacco.
Regione Emilia-Romagna: La campagna 2018-2019 sull’uso responsabile degli antibiotici prosegue su autobus e pensiline del trasporto urbano
“Antibiotici. È un peccato usarli male. Efficaci se necessari, dannosi se ne abusi” è lo slogan che da alcuni anni la Regione Emilia-Romagna ha scelto per la campagna informativa sull’uso appropriato di questi farmaci.
La nuova edizione, presentata a novembre 2018 in occasione dell’undicesima Giornata europea degli antibiotici, prosegue a gennaio-febbraio 2019 con l’esposizione dello slogan e del logo (la ormai nota mela) su autobus e pensiline del trasporto urbano aPiacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini.
La campagna informativa, lanciata dalla Regione nel 2014 e realizzata con la collaborazione dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale, propone vari strumenti utili ad informare sui pericoli dell’antibioticoresistenza e sull’importanza di un uso responsabile degli antibiotici. In occasione di questa edizione, in aggiunta ai materiali già noti (opuscoli, locandine, video e gif animate), sono stati prodotti segnalibri e blocchetti per appunti da mettere a disposizione degli utenti delle biblioteche.
I risultati sulle prescrizioni non mancano: il sistema regionale di sorveglianza mostra infatti che gli antibiotici in Emilia-Romagna si usano meno e meglio rispetto al passato. L’obiettivo per il futuro è di proseguire sulla strada del miglioramento.
Il 22 ottobre, l’EU-OSHA, insieme ai suoi partner, darà avvio alla Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro per promuovere una gestione partecipativa e attiva della sicurezza delle sostanze pericolose.
Tappa fondamentale dell’attuale campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri”, la settimana ispira centinaia di eventi in tutta Europa: proiezioni di film, eventi sui social media, conferenze, mostre, concorsi e sessioni di formazione.
L’EU-OSHA è un partner ufficiale della campagna mondiale Visione Zero (Vision Zero) e collabora alla diffusione del messaggio secondo il quale tutti gli incidenti, i danni e tutte le malattie sul lavoro si possono prevenire adottando le misure adeguate in tempo utile. Nell’approccio alla prevenzione di Visione Zero, la sicurezza, la salute e il benessere sono integrati in tutti i livelli di lavoro. Grazie alla sua flessibilità, Visione Zero offre vantaggi a tutti i luoghi di lavoro, a tutte le imprese e industrie in ogni regione del mondo.
Questa campagna è stata lanciata a Singapore in occasione del Congresso mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro dall’Associazione internazionale della sicurezza sociale (AISS).
Questo studio di caso di un programma di formazione realizzato in Germania mostra come scuola e impresa possano collaborare per sensibilizzare i giovani alla salute e sicurezza sul lavoro (SSL). Nell’esempio studiato, su iniziativa di un insegnante, una scuola e un’impresa chimica di Amburgo hanno collaborato per insegnare agli alunni la produzione sicura delle materie plastiche e la manipolazione sicura delle sostanze chimiche in laboratorio. Gli alunni hanno approfondito la loro conoscenza delle pratiche in materia di SSL, l’entusiasmo degli insegnanti per l’insegnamento della SSL è aumentato e la cultura in materia di SSL dell’impresa è migliorata.
Social art: l’uso dell’arte come strumento educativo e di formazione alla salute e alla sicurezza ITI “Carlo Bazzi” – Via Cappuccio 2, Milano martedì 27 febbraio 2018- ore 14.00-18.00
ITI “Carlo Bazzi” – Via Cappuccio 2, Milano martedì 27 febbraio 2018- ore 14.00-18.00
Seminario organizzato da CCP Milano
14.00 – Registrazione partecipanti
14.15 – Saluti Roberto Munarin – Direttore Area Lavoro e Formazione – Comune di Milano Umberto Andolfato – Preside Istituto Tecnico Industriale Edile Carlo Bazzi
14.30 – Presentazione del centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita e introduzione alle tematiche e ai lavori del convegno Norberto Canciani – Vice Presidente CIIP – Segretario Nazionale Associazione Ambiente e Lavoro
14.45 – L’impegno nel mondo della scuola e della formazione alla salute e sicurezza dell’ats milano città metropolitana Maria Grazia Fulco – Medico del lavoro – ATS Milano Città Metropolitana
15.15 – L’apprendimento esperienziale: metodi e tecniche per un approccio formativo Piergiorgio Reggio – Pedagogista, formatore, ricercatore, Docente Università Cattolica del S. Cuore Milano
15.45 – La fiaba di Pinocchio come strumento di orientamento e prevenzione della dispersione scolastica Luca Monti – Orientatore e formatore – Associazione MEET
16.15 – Arte come vita, coinvolgimento, sperimentazione: creare insieme ai bambini nei contesti ospedalieri Gregorio Mancino – RLST comparto edile – Artista
16.45 – Gioco e immedesimazione per fare prevenzione nella scuola e sul lavoro Stefania Fasciani – Psicologa clinica e formatrice in tema di Salute e Sicurezza sul lavoro e nella scuola – Associazione ParteChipAzione
17.15 – Dibattito
17.40 – Pierino e il lupo – una favola per la salute e la sicurezza Enrico Intra – Musicista e compositore – Performance live
VI Meeting Nazionale SIPS – Primo annuncio – Milano 2018
Rigenerare territori, contesti, professioni. Persone, organizzazioni, istituzioni, reti per la promozione della salute
VI Meeting Nazionale Società Italiana per la Promozione della Salute
Milano 1-2 Ottobre 2018 (sede da definire)
La promozione della salute è il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla. (Ottawa Charter for Health Promotion. WHO, Geneva, 1986)
La promozione della salute rappresenta un processo sociale e politico globale, che non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilità e le capacità dei singoli individui, ma anche azioni volte a modificare le condizioni sociali, ambientali ed economiche, in modo da attenuare il loro impatto sulla salute del singolo e della collettività. La promozione della salute è il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sui determinanti di salute e, quindi, di migliorare la propria salute. La partecipazione è fondamentale per supportare le azioni di promozione della salute (OMS, 1988, Health Promotion Glossary – traduzione italiana a cura del Dors) Continua a leggere “Primo Annuncio: Meeting Nazionale SIPS 2018”
Con l’arrivo del 2018 è alle porte la campagna «Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose», dedicata a sensibilizzare a tali sostanze promuovendo una cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro di tutta Europa.
L’EU-OSHA lancerà la campagna 2018-2019 a primavera, nella speranza che i partner e le parti interessate in questa iniziativa la sostengano in modo altrettanto efficace di quanto hanno fatto per l’ultima campagna, «Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età».
L’Amministrazione USA si appropria del “bene comune” internet basato sulla neutralità della rete , neutralità indifferente , ora, ai contenuti e al censo di chi li propone, per dare invece, nel prossimo futuro, vantaggi ai contenuti commerciali, alle soap opera e ad ogni banale schifezza di chi potrà pagare noleggi di rete molto salati. In altri termini i siti o i blog di persone, di professionisti, di associazioni professionali che socializzano esperienze, che criticano l’establishment saranno messi in un angolo , difficilmente raggiungibili. Il cuore vero di internet come risorsa che consente la diffusione delle conoscenze e dei saperi sarà ostacolato dalle logiche di un mercato out of control, da un nuovo digital divide che moltiplicherà ancor di più le diseguaglianze sociali già da ora insostenibili per la democrazia.
Dobbiamo batterci affinché l’Europa mantenga la posizione a favore della net neutrality e non si adatti ai voleri di Trump. Gino Rubini, editor di diario prevenzione
Questa workstation NeXT (un NeXTcube) è stata utilizzata da Tim Berners-Lee come primo server Web sul World Wide Web. (Foto di Coolcaesar, pagina in inglese su Wikipedia)
Per salvare l’Internet che hanno contribuito a creare, i pionieri del Web chiedono al FCC di annullare il voto sulla neutralità della rete
Più di 20 fondatori di Internet e leader del settore hanno scritto una lettera aperta per avvertire che il piano di Ajit Pai per eliminare la neutralità della rete è “una minaccia imminente” per il web. di Jake Johnson, sceneggiatore di Common Dreams
Più di venti pionieri di Internet partecipano alla rivolta che ha preso piede nelle strade e on-line contro il Presidente della Commissione della FCC (Federal Communications Commission) Ajit Pai e il suo piano per uccidere la neutralità della rete; questi pionieri, tra cui l’inventore del World Wide Web Tim Berners-Lee, il cofondatore di Apple Steve Wozniak e Vint Cert, uno dei “padri di Internet”, lunedì hanno pubblicato una lettera aperta che giudica le proposte di Pai come “imperfette e di fatto inaccurate” e che chiede alla sua agenzia di cancellare il voto previsto per il giovedì su tali proposte.
“L’ordine, precipitoso e tecnicamente scorretto, della FCC di abolire le protezioni della neutralità della rete senza alcuna loro sostituzione è una minaccia imminente per l’Internet che abbiamo creato e per cui abbiamo lavorato duramente”, si legge nella lettera. “Dovrebbe essere fermato.”
La lettera continua criticando la FCC per aver ignorato entrambe le analisi degli esperti (pdf) e richiamando l’attenzione sulle “incomprensioni” del web controllate dalla GOP e sui milioni di commenti pubblici che dimostrano che il popolo americano è “chiaramente volenteroso di proteggere Internet”.
Data la rapidità con cui Pai sta portando il suo piano al voto, la “FCC non potrebbe aver considerato adeguatamente questi (commenti)”, sostengono i pionieri di Internet. “Infatti, pur modificando le pratiche consolidate, la FCC non ha tenuto neanche un unico incontro pubblico aperto per ascoltare i cittadini e gli esperti sul piano proposto”.
Con la loro lettera feroce, i fondatori di Internet e gli esperti del settore si sono aggiunti alla già massiccia ondata di indignazione scatenata dal piano di Pai di eliminare le protezioni della neutralità della rete, rilasciate il mese scorso.
Oltre alle proteste sul campo della scorsa settimana avutesi in tutti i 50 Stati e alle dimostrazioni “Break the Internet” iniziate martedì, i due commissari democratici della FCC hanno anche parlato contro le proposte dei loro colleghi repubblicani.
Riprendendo le argomentazioni dei creatori di internet nell’editoriale di Wired di sabato, la commissaria FCC Jessica Rosenworcel si è pronunciata contro la “mancanza di integrità” nel processo di commento pubblico della FCC e ha invitato l’agenzia “a fare qualcosa di semplice: uscire da dietro i computer e le scrivanie e tenere udienze pubbliche sui cambiamenti proposti”.
“La mancata esecuzione qui equivale ad accettare la frode in questo processo e ad utilizzarla per giustificare il ritiro delle regole di neutralità della rete”, ha concluso Rosenworcel. “Per il popolo americano un voto affrettato come questo, basato su una documentazione discutibile, sembrerà illegittimo. Dovrebbero richiedere un processo migliore e un risultato migliore”.
A giudicare dalla loro lettera aperta, i fondatori di Internet e gli esperti del settore sono d’accordo. La loro lettera completa segue:
Siamo i pionieri e gli esperti di tecnologia che hanno creato e che ora gestiscono Internet, siamo alcuni degli innovatori e degli uomini d’affari che, come molti altri, dipendono da questo per il proprio sostentamento. Vi scriviamo rispettosamente sollecitandovi a chiedere al Presidente della FCC, Ajit Pai, di annullare il voto del 14 dicembre sull’Ordine di Ripristino della Libertà di Internet (WC Docket n. 17-108) proposto dalla FCC. Questo Ordine abolirebbe le principali protezioni di neutralità della rete che impediscono ai provider di accesso a Internet di bloccare contenuti, i siti Web e le applicazioni, rallentando o accelerando servizi o classi di servizio e tassando i servizi per l’accesso o le corsie veloci di accesso a internet ai clienti dei fornitori. L’ordine proposto eliminerebbe inoltre la possibilità di controllo rispetto ad altre discriminazioni e pratiche irragionevoli e anche rispetto all’interconnessione con i fornitori di accesso a Internet dell’ultimo minuto. L’ordine proposto rimuove il controllo a lungo termine della FCC sui fornitori di accesso a Internet senza prevedere una sostituzione adeguata dei controlli per proteggere i consumatori, i mercati liberi e l’innovazione online. È importante capire che l’Ordine proposto dalla FCC si basa su una comprensione errata e in realtà inaccurata della tecnologia Internet. Questi difetti e imprecisioni sono stati documentati dettagliatamente in un commento congiunto di quarantatré pagine, firmato da oltre 200 tra i più importanti pionieri e ingegneri di Internet e presentato alla FCC il 17 luglio 2017. Nonostante questo commento, la FCC non ha corretto i suoi equivoci, ma ha invece premesso l’Ordine proprio sui difetti molto tecnici evidenziati nel commento. L’Ordine che è stato proposto smantella quindici anni di supervisione mirata da parte dei presidenti repubblicani e democratici della FCC, che hanno compreso le minacce che i fornitori di accesso a Internet potrebbero rappresentare per il mercato libero di Internet. Il commento degli esperti non è stato l’unico ad essere ignorato dalla FCC. Oltre 23 milioni di commenti sono stati presentati da un pubblico che è chiaramente intenzionato a proteggere Internet. La FCC potrebbe non averli considerati adeguatamente. Infatti, pur modificando una pratica consolidata, la FCC non ha tenuto nessun incontro pubblico per ascoltare i cittadini e gli esperti sull’Ordine proposto. Inoltre, il sistema di commenti online della FCC è stato afflitto da gravi problemi su cui la FCC non ha avuto il tempo di indagare. Tra questi si includono commenti generati dai bot che hanno impersonato americani, compresi i cittadini deceduti, e un’interruzione inspiegabile del sistema di commenti online della FCC che si è verificata proprio nel momento in cui il presentatore televisivo John Oliver incoraggiava gli americani a inviare commenti al sistema. Aumentando la nostra preoccupazione, la FCC non ha risposto alle domande del Freedom of Information Act riguardanti questi incidenti e non ha fornito informazioni al Procuratore Generale dello Stato di New York riguardanti un’indagine a suo carico. Vi invitiamo quindi a sollecitare il Presidente della FCC Pai a cancellare il voto della FCC. L’Ordine affrettato e tecnicamente errato della FCC di abolire le protezioni della neutralità della rete senza alcuna sostituzione è una minaccia imminente per l’Internet che cui abbiamo lavorato così duramente. Dovrebbe essere fermato. Firmato: Frederick J. Baker, presidente IETF 1996-2001, presidente del consiglio ISOC 2002-2006 Mitchell Baker, presidente esecutivo, Mozilla Foundation Steven M. Bellovin, pioniere di Internet, Chief Technologist FTC, 2012-2013 Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web e professore, MIT John Borthwick, CEO, Betaworks Scott O. Bradner, pioniere di Internet Vinton G. Cerf, pioniere di Internet Stephen D. Crocker, pioniere di Internet Whitfield Diffie, inventore della crittografia a chiave pubblica David J. Farber, pioniere di Internet, Chief Technologist FCC 1999-2000 Dewayne Hendricks, CEO Tetherless Access Martin E. Hellman, pioniere della sicurezza di Internet Brewster Kahle, pioniere di Internet, fondatore, Internet Archive Susan Landau, esperta di cybersicurezza e professoressa alla Tufts University Theodor Holm Nelson, pioniere dell’ipertesto David P. Reed, pioniere di Internet Jennifer Rexford, Cattedra di Informatica, Università di Princeton Ronald L. Rivest, co-inventore dell’algoritmo di crittografia a chiave pubblica RSA Paul Vixie, pioniere di Internet Stephen Wolff, pioniere di Internet Steve Wozniak, co-fondatore, Apple Computer cc: Membri del sottocomitato del commercio del Senato su comunicazioni, tecnologia, innovazione e Internet Membri della sottocommissione per l’energia della Camera su comunicazioni e tecnologia Commissari Federali per le Comunicazioni