Il silenzio sulla strage continua . Podcast di Diario Prevenzione – 14 marzo 2024 – Puntata n° 117

a cura di Gino Rubini

in questa puntata parliamo di :

– …. e poi rompere il silenzio di tv e giornali, manifestare , protestare, andare in piazza , perchè 1200 morti sul lavoro all’anno sono uno scandalo ….
– 13 marzo 1987 – Ravenna : in tredici muoiono come topi nella stiva di una nave.
– “Codice della strage”, la sicurezza secondo Salvini. Annullato anche l’obbligo di sorpasso ad almeno una distanza di 1,5 metri dai ciclisti
– Prevenire la violenza di genere un documento del Gruppo di lavoro “Parità di Genere in Sanità Pubblica”, Consulta degli Specializzandi della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica
– La nuova direttiva europea su IA

Buon ascolto

 

Salute e sicurezza, le proposte della Cgil in Emilia-Romagna

 

Prevenzione, formazione, contrattazione al centro della discussione dell’Assemblea Regionale dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza

 

Fonte  Collettiva.it 

28 febbraio 2024 • 16:29

Oggi, mercoledì 28 febbraio, presso la Casa di Quartiere Katia Bertasi a Bologna, si è riunita l’Assemblea regionale dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza della Cgil Emilia-Romagna. L’Assemblea – partecipata da quasi 200 Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza provenienti da tutti i settori e i territori della Regione – è stata introdotta da Paride Amanti, della segreteria della Cgil del territorio. “I dati Inail – ha denunciato Amanti –indicano che nel 2023 in Emilia-Romagna sono stati denunciati 91 infortuni mortali sul lavoro, 76.687 infortuni complessivi, 6.516 malattie professionali. Nella nostra Regione ogni giorno vengono denunciati oltre 210 infortuni sul lavoro, un dato estremamente preoccupante. In questi anni con la Regione si è fatto certamente un lavoro importante, a partire dalla condivisione del Patto per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima. Ora però va data piena attuazione a quegli impegni. Di fronte a dati come quelli che vediamo anche nel nostro territorio, tutti – Regione, Enti Locali, Associazioni datoriali e imprese – devono fare la propria parte fino in fondo”.

Osservatorio permanente su infortuni in ER

Nel corso dell’Assemblea sono intervenuti l’Avvocato Gian Andrea Ronchi, il Patronato Inca Cgil Emilia-Romagna, l’Associazione Familiari e Vittime Amianto (AfeVA) regionale e numerosi Rls e Rlst di tutti i settori e i territori. È stato inoltre presentato il Rapporto 2023 dell’Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia-Romagna realizzato dalla Cgil a livello regionale.

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Landini al governo: “Sulla sicurezza basta chiacchiere”

 

Fonte Collettiva.it che ringraziamo 

Il segretario generale della Cgil è appena arrivato a Firenze davanti al cantiere di Via Mariti dove venerdì 16 febbraio hanno perso la vita 5 operai

Il governo “è da luglio che non ci sta incontrando. “Adesso ci vogliono 41 morti, quanti ce ne sono stati finora a febbraio 2024, per decidere che bisogna intervenire? Siamo convocati lunedì mattina, bene, si apra una trattativa, non sia il solito film che ci tengono mezz’ora a Palazzo Chigi per poi fare quello che vogliono. Abbiamo presentato una piattaforma, fare una trattativa vuol dire che si viene via da lì non dopo un’ora, ma quando si è fatto un accordo che risolve i problemi”. Se c’è bisogno, avverte ancora, “si sta lì anche due, tre giorni come abbiamo fatto altre volte. Basta chiacchiere e anche deleghe in bianco. Di deleghe in bianco non ne diamo a nessuno, è il momento di avere risposte precise alle piattaforme che abbiamo presentato”, ha sottolineato Landini.

“Le imprese – ha detto il segretario generale della Cgil – non possono stare zitte e far finta che questo non riguardi anche loro perché fare impresa in questo modo è metterla in quel posto a chi vuole fare seriamente l’impresa, rispettando le leggi, le regole e investendo sul lavoro. Per quello che ci riguarda è il momento non del cordoglio ma di fare, di agire e intervenire dove non si è fatto, cambiando quelle leggi balorde che sono state fatte”.

“Il subappalto a cascata – spiega Landini – va cancellato, bisogna introdurre la patente a punti, bisogna estendere il diritto alla formazione e alla prevenzione, bisogna aumentare le assunzioni agli ispettori e anche dei servizi di medicina del lavoro e bisogna da questo punto di vista cancellare tutti quei sistemi che hanno portato addirittura a lavorare qui persone senza neanche il permesso di soggiorno. La maggioranza di quelli che sono morti sono migranti, in alcuni casi clandestini”.

“Bisogna cancellare anche la Bossi-Fini, perché non possono essere solo sfruttati i migranti. Bisogna cancellare anche quelle leggi balorde che li mettono in condizione di dover lavorare sotto ricatto a queste condizioni. Questo è un altro tema, altro che chiudere le frontiere: bisogna aprire gli occhi e colpire quelli che sfruttano le persone”.

Una nuova indagine mostra che la salute mentale dei lavoratori europei è sempre più a rischio

 

Fonte ETUI

Telus Health, un fornitore di servizi tecnologici sanitari con sede in Canada, ha condotto un sondaggio mondiale  sulle tendenze nella salute mentale degli adulti occupati. Il rapporto Europa  evidenzia un declino della salute mentale dei lavoratori europei, con il 38% dei lavoratori ad alto rischio di problemi di salute mentale. 

Il rapporto europeo si concentra su sei Stati membri: Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Polonia e Italia. Per ciascun paese, l’indagine calcola un indice di salute mentale (MHI) basato su diversi indicatori. Tra ottobre e aprile 2023, la salute mentale dei lavoratori è diminuita in Paesi Bassi, Germania, Italia e Spagna. I Paesi Bassi hanno registrato il calo più marcato e rimangono il punteggio più favorevole sulla salute mentale (69,0) rispetto ad altri paesi nel rapporto. Pur in leggero miglioramento, la Polonia continua ad avere il punteggio più basso (55,5), seguita da Spagna (57,1) e Italia (58,4). 

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“Le Prospettive del Medico del Lavoro: 
 Salute e Lavoro oltre il Giudizio di Idoneità.” Aula Magna Clinica del Lavoro – Via Francesco Sforza 35, Milano lunedì 29 gennaio 2024 ore 9:00-17:00

LocandinaProspettiveMedicoLavoro2024

CIIP con Policlinico di Milano è lieta di annunciare il seminario:

“Le Prospettive del Medico del Lavoro:
Salute e Lavoro oltre il Giudizio di Idoneità.”
Aula Magna Clinica del Lavoro – Via Francesco Sforza 35, Milano
lunedì 29 gennaio 2024 ore 9:00-17:00

Seminario gratuito in modalità in presenza ed online.

Per scaricare la locandina clicca QUI

Fonte Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP)

 

Appunti su crisi e prospettive della Prevenzione di Mauro Valiani

Un articolo del Dott. Mauro Valiani  che ringraziamo per questo importante contributo 

Si potrebbe pensare che quello della prevenzione sia un argomento troppo specifico, a petto della dura condizione che caratterizza il welfare dei paesi occidentali, che ci siano fenomeni e temi più pesanti da trattare. In verità questo orientamento non è adeguato. Siamo nel 45esimo anno della legge 883/78 istitutiva del servizio sanitario nazionale. Una svolta storica che metteva in prima linea proprio il tema della prevenzione, individuale e soprattutto collettiva. In verità, anche oggi, senza rinnovate strategie per la ‘produzione di salute’ e protezione dell’ambiente sarà ben difficile qualsiasi rilancio della sanità pubblica e, più in generale, del nostro paese. Le valutazioni che seguono riflettono la specifica situazione toscana, ma molti elementi possono essere considerati anche in chiave nazionale.

appunti su crisi prevenzione

Per scaricare il file pdf dell’articolo clicca QUI 

GIUSTIZIA per Mattia Battistetti, sit-in presso il Tribunale di Treviso, processo per Mattia 11.12.2023

Riceviamo e condividiamo questo Appello  di richiesta di GIUSTIZIA per Mattia Battistetti morto schiacciato dal carico sganciatosi da una gru.

Fin dall’inizio abbiamo visto nella tragica vicenda di Mattia Battistetti l’obbligo morale di dare il nostro modesto contributo alle iniziative per ricordare Mattia e per raggiungere il massimo grado di “riparazione “ che la giustizia degli uomini consente.

In verità la perdita non sarà mai veramente “riparata” ; anche per questo dobbiamo quindi trasformare la denuncia, la rabbia e il dolore in speranze collettive per un futuro migliore nel quale non sia più possibile morire sul lavoro né in guerra né per fame né per femminicidio o altre violenze nei luoghi di lavoro e di vita, in tutto il nostro pianeta , ormai, sul ciglio di un baratro;

da subito abbiamo indicato, con tanti altri, la necessità di dare alla mobilitazione per Mattia “respiro nazionale”

  • SIA PER LA GRAVITA’ DELL’EVENTO IN QUANTO TALE ; purtroppo gli eventi mortali si ripetono nella forma di strage come accaduto a Brandizzo e a Casalbordino , stragi accompagnate da uno stillicidio individuale spesso pluriquotidiano; tra questi eventi , per similitudine e vicinanza territoriale non possiamo non ricordare la morte recente della giovane Alisa a Pieve di Soligo
  • SIA PER SOSTENERE LA CORAGGIOSA E ALTRUISTA REAZIONE DEI FAMILIARI DI MATTIA che hanno dimostrato come il lutto possa trasformarsi anche in speranza , speranza rispetto alla quale, ottenere giustizia, è uno dei prerequisiti importanti

Nessuna critica , ovviamente, a chi , in tante altre circostanze, ha voluto gestire il proprio lutto in solitudine ; la reazione al lutto è una scelta intima e personale dettata da tanti fattori e da diverse modalità di autodifesa sociale e psicologica; purtroppo qualcuno sta anche facendo del lutto occasione di “mercato” o di libera professione (grazie alla colpevole assenza di sostegno alle vittime da parte delle istituzioni, anche in questo campo oltre che, prima degli eventi evitabili , nel campo della prevenzione) ; tuttavia va detto che se negli ultimi decenni , eventualmente non in tutti gli omicidi sul lavoro , ma nella maggioranza o in un numero consistente di eventi, i familiari avessero reagito con il coraggio e il senso civico dei familiari di Mattia oggi non saremmo nella tragica condizione di assistere impotenti al ripetersi quotidiano della “guerra del lavoro” una cosiddetta” guerra non dichiarata” e, proprio per questo subdola e tanto più micidiale.

Non è un caso, nell’ottica della nascita di un nuovo e possibile movimento per il diritto alla vita e alla salute , che la reazione dei familiari abbia mosso le coscienze ed abbia catalizzato energie positive di singoli, di comitati operai di base e di operatori della prevenzione , energie prima sopite e oggi rimesse in movimento e dunque cresciute , che fanno sperare in un futuro migliore:

  • GIUSTIZIA PER MATTIA : “GIUSTIZIA GIUSTA” E RIGOROSA
  • UGUALE SPERANZA DI VITA E DI SALUTE PER TUTTI/E LAVORATORI E LAVORATRICI e per tutti gli esseri viventi del pianeta
  • ORGANIZZARE LA AUTODIFESA DEI LAVORATORI CON IL RILANCIO DELLA PRASSI DEI GRUPPI OPERAI OMOGENEI
  • ESIGERE SICUREZZA SENZA DELEGARLA AI PADRONI MA COSTRUENDOLA CON UN RAPPORTO SINERGICO TRA LAVORATORI E ORGANI PUBBLICI DI VIGILANZA
  • AZIONE ED IMPEGNO COLLETTIVI PER : ARRIVARE IL GIORNO PRIMA E NON IL GIORNO DOPO GLI EVENTI NEGATIVI
  • COSTUIAMO OVUNQUE POSSIBILE (ANCHE DA REMOTO) SPORTELLI SALUTE/LAVORO PER LA PREVENZIONE

retenazionalelavorosicuro@gmail.com

9/12/2023

ETUI. Il Barometro SSL misura il polso della salute e della sicurezza in Europa

 

Fonte ETUI  che ringraziamo ( la traduzione dell’articolo è nostra ) 

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Il Barometro SSL  è una piattaforma di visualizzazione dei dati gestita congiuntamente dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) e dalla direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione (DG-EMPL) della Commissione europea. Consente una facile esplorazione dello stato della sicurezza e della salute sul lavoro (SSL) in Europa attraverso una serie di indicatori che coprono un’ampia gamma di aspetti, inclusi ma non limitati a condizioni di lavoro, malattie professionali, infortuni sul lavoro e legislazione in materia di SSL. 

L’hub pubblico raccoglie dati provenienti da varie indagini condotte da agenzie europee come l’indagine europea delle imprese sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER) dell’EU-OSHA, l’indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS) di Eurofound e l’indagine sulla forza lavoro di Eurostat (LFS). Comprende anche dati UE provenienti da organismi internazionali come l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e l’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), nonché indagini provenienti da fonti nazionali.  

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Le Relazioni e le presentazioni . Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro in Lombardia: insieme per un lavoro sicuro

Fonte: Regione Lombardia 

In occasione della Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (43ma settimana dell’anno) Regione Lombardia, in collaborazione con le ATS lombarde, promuove su tutto il territorio regionale una rassegna di eventi unica nel suo genere, per accendere i riflettori sull’importanza della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro, e per sensibilizzare i cittadini e la comunità sul valore della cultura della prevenzione.

Le iniziative sono rivolte agli operatori di settore, ai cittadini-lavoratori e al mondo della scuola. In Lombardia l’edizione 2023 (23-29 ottobre) della Settimana europea è stata un’importante occasione per rinnovare l’impegno comune di Regione, Istituzioni e Parti Sociali al contrasto delle morti sul lavoro consapevoli che solo attraverso la collaborazione di tutti sia possibile realizzare ambienti di lavoro sani e sicuri.

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Nuovi rischi lavorativi: stress lavoro correlato e rischi psicosociali

Fonte  Il Manifesto in rete 

di Maurizio Mazzetti che ringraziamo 

Chi in qualche modo si è occupato di sicurezza sul lavoro, o ha ricevuto la relativa formazione, si sarà imbattuto, specialmente se diciamo non più giovanissimo, in una elencazione dei possibili rischi lavorativi (diretti, o presenti nell’ambiente di lavoro anche se non toccanti tutti i lavoratori, cosiddetti rischi ambientali) quale quella seguente:

  • rischi fisici (es. da contatto con la corrente elettrica, rumori, temperature troppo alte o molto basse)
  • chimici (es. contatto con acidi, vapori, gas tossici)
  • biologici (virus, batteri, altri agenti morbigeni)
  • infortunistici (es. inciampare/scivolare sul pavimento, martellarsi un dito, tagliarsi con la motosega, essere investiti da un muletto)
  • da organizzazione del lavoro (ad esempio, turni, orari, modalità di svolgimento della prestazione, tempi di esecuzione e pause, rapporti con il pubblico)

Superata o meno che sia la suddetta elencazione, l’evoluzione tecnologica degli strumenti produttivi, e, parallelamente, quella organizzativa della produzione, hanno condotto ad una domanda di accrescimento qualitativo della prestazione lavorativa, cui sempre più richiede partecipazione, iniziativa, problem solving, esattezza, autodiagnosi e correzione degli errori, relazione con colleghe/i e/o clienti/utenti. Si può ben dire che aziende ed organizzazioni sempre più richiedono a chi lavora una prestazione non tanto fisica, ma sempre più psichica: se un tempo lavoratrici e lavoratori vendevano forza fisica in cambio della retribuzione, oggi sempre più vendono la loro intelligenza e le proprie capacità mentali, e le proprie capacità e competenze. Come conseguenza, l’attenzione al rischio da organizzazione del lavoro è cresciuta; peraltro, sia il D. Lgs. 626/1994, sia il vigente Testo Unico TU 81/2008, (articoli 17, 28 e 29) pongono esplicitamente in capo al datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi”.

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In questa puntata: La salute richiede la pace. Come evitare un mondo climatico distopico…..

Connessioni 5

18 novembre 2023

fatti, eventi, report di ricerca e dati per capire meglio cosa succede nel campo della prevenzione e della salute negli ambienti di vita e di lavoro.

In questa puntata della Rubrica vi offriamo documentazione su:

– Il diritto universale alla salute richiede la pace e rifiuta la guerra
– Per evitare un futuro climatico distopico, dobbiamo prima immaginare il mondo che vogliamo
– La violence environnementale de l’économie fossile
– Regione Emilia-Romagna. Proteggersi dai rischi, nel linguaggio dei segni.
– Convegno nazionale agricoltura 2023: Taranto, 26 ottobre 2023.

Il diritto universale alla salute richiede la pace e rifiuta la guerra
E’questo il titolo del documento promosso dalla AIE Associazione Italiana di Epidemiologia alla elaborazione del quale hanno partecipato venti società scientifiche  che fanno riferimento al campo della salute e della sanità. E’ un primo passo importante. Nel documento si afferma: ” In qualità di società scientifiche di area sanitaria, dati i nostri obblighi professionali incentrati sulla tutela e la promozione della salute, sentiamo urgente la necessità di esprimerci pubblicamente e congiuntamente a favore della pace e contro la guerra in tutte le aree del pianeta.

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Brandizzo: qualche riflessione in ordine sparso

 

Fonte: Disuguaglianze di salute

A cura di Federico Magrì che ringraziamo 

Un’oncia di prevenzione vale più di una libbra di cura.

Così recita un detto anglosassone, e a ragione. Il concetto era ben chiaro anche nella mente degli illuminati legislatori che, ormai quarantacinque anni fa, hanno redatto il testo della Legge che ha istituito il nostro Sistema Sanitario Nazionale, la Legge 833/78. Il principio viene declinato in modo assolutamente chiaro nel testo di legge e credo possa essere utile (e doveroso) richiamarlo: (art. 2)

Il conseguimento delle finalità di cui al precedente articolo è assicurato mediante:

    1) la formazione di una moderna coscienza sanitaria sulla base di un’adeguata educazione sanitaria del cittadino e delle comunità;

    2) la prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni ambito di vita e di lavoro;

    3) la diagnosi e la cura degli eventi morbosi quali che ne siano le cause, la fenomenologia e la durata;

    4) la riabilitazione degli stati di invalidità e di inabilità somatica e psichica; (…omissis…)

La successione dei punti lascia trasparire tutta l’importanza attribuita alla formazione di una moderna coscienza sanitaria ed alla prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni ambito di vita e di lavoro, che vengono prima della diagnosi e cura.

Purtroppo l’attualità, oggi dominata dal tragico incidente di Brandizzo e dalle sue cinque vittime, ci mostra chiaramente come i principi che hanno ispirato gli estensori della norma siano stati dimenticati. Unanime è il coro di quanti (amministratori, sindacati, politici fino alle più alte cariche dello Stato) invocano maggiori controlli e sanzioni più severe. Nessuno chiede maggiore coscienza e maggiore prevenzione, che invece sarebbe ciò che serve…

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Veicoli aerei senza equipaggio: implicazioni per la sicurezza e la salute sul lavoro

Fonte EU-OSHA

Parole chiave:

L’uso di veicoli aerei senza pilota (UAV) sta crescendo in tutti i settori grazie alle loro caratteristiche distintive e alla promessa di processi di lavoro più efficienti. Tuttavia, la loro integrazione nei luoghi di lavoro presenta anche sfide per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL).

Questo documento di discussione esplora le questioni correlate e identifica le lacune della ricerca con l’obiettivo di far avanzare la letteratura sulle preoccupazioni in materia di SSL e sulle implicazioni per i lavoratori che interagiscono con gli UAV. Vengono fornite raccomandazioni per le parti interessate che mirano alla risoluzione dei problemi sul posto di lavoro e possono anche prevenire il rallentamento degli sviluppi nel settore.

Scarica il documento  In: EN

La dolorosa lezione di Brandizzo

Fonte Collettiva che ringraziamo

L’INTERVISTA

I binari © Marco Merlini Roma, 18 settembre 2020 Stazione Termini I binari
Foto: Marco Merlini

STEFANO IUCCI

Per Genovesi, segretario generale Fillea Cgil, nelle manutenzioni bisogna mettere mano al mix nefasto tra modello organizzativo non all’altezza, competizione sui costi e tecnologia non adeguatamente utilizzata

Leggi anche:

Se c’è una cosa che la tragedia di Brandizzo può aiutarci a capire, è come evitare che il mix tra un modello organizzativo non all’altezza e tutto concentrato su sfruttamento e profitti, una competizione malata giocata sui costi e una tecnologia non adeguatamente utilizzata possano portare a sciagure come quella capitata pochi giorni fa. “Sono anni che registriamo e denunciamo situazioni in cui solo il caso e molta fortuna hanno evitato altre stragi su strade e linee ferroviarie come quella di Brandizzo”, attacca Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil che incontriamo alla vigilia dello sciopero che lunedì 4 settembre vedrà insieme i lavoratori edili e dei trasporti. Per Genovesi “questa deve dunque essere l’occasione per rimettere in discussione tutto il sistema delle manutenzioni e i modelli di business che vi sono dietro”.

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Fa troppo caldo per lavorare? Chiedi a Napo come sconfiggere lo stress termico!

Fonte : Osha.eu 

 
Il cambiamento climatico è già una realtà e l’ambiente di lavoro, la sicurezza e la salute dei lavoratori possono essere compromessi.

I lavoratori in molti settori possono subire gli effetti dell’aumento della temperatura ambiente, con conseguente stress termico; i lavoratori più a rischio sono coloro che lavorano all’aperto nell’agricoltura o nell’edilizia, sebbene anche chi lavora al chiuso possa essere a rischio.

Il nuovo video clip Napo in… Too hot to work! (Napo in…Troppo caldo per lavorare!) nel consueto stile umoristico ci dà un’idea di ciò che deve essere fatto per controllare lo stress termico sul luogo di lavoro e proteggere i lavoratori, come adeguare l’orario di lavoro, aumentare l’idratazione, proteggersi dal sole ecc.

L’EU-OSHA ha inoltre pubblicato Heat at work – Guidance for workplaces (Esposizione al calore sul lavoro: orientamenti per i luoghi di lavoro), che fornisce indicazioni pratiche su come gestire i rischi associati all’esposizione al calore nell’ambiente di lavoro.

Manteniamoci freschi e sconfiggiamo lo stress termico al lavoro, con un piccolo aiuto dal nostro divertente amico Napo in… Too hot to work! (Napo in…Troppo caldo per lavorare!)

AiFOS . Il museo virtuale per la sicurezza e le immagini della prevenzione ha compiuto un anno

FONTE AIFOS 

Ha compiuto un anno il Museo Virtuale per la Sicurezza. Il progetto della Fondazione AiFOS in materia di salute e sicurezza sul lavoro raccoglie i manifesti delle mostre dedicate alle campagne europee.

Le immagini sono un mezzo potente per trasmettere significati in modo universale ed efficace. E se la sicurezza sul lavoro è spesso percepita solo come una serie di testi, leggi e norme, diventa fondamentale utilizzare proprio la forza delle immagini per diffondere messaggi di prevenzione e creare una cultura della salute e sicurezza nelle aziende e tra i lavoratori.

 

Partendo dalla capacità delle immagini di veicolare i significati in modo efficace e universale è nato il progetto “Manifesti per la sicurezza” che, promosso dalla Fondazione AiFOS, ha coinvolto negli anni migliaia di studenti nella creazione di manifesti grafici sui temi delle campagne europee per la salute e sicurezza sul lavoro.

 

 

Nel 2022 per massimizzare l’impatto delle immagini e diffonderne i messaggi la Fondazione AiFOS ha poi creato uno spazio virtuale – il Museo Virtuale per la Sicurezza – in collaborazione con l’Accademia SantaGiulia di Brescia e la Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP), che rappresenta varie associazioni che operano nei settori della medicina del lavoro, dell’igiene industriale, della prevenzione ambientale, della sicurezza del prodotto e dell’ergonomia.

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La salute come diritto universale. Scaduto?

 

Fonte: Saluteinternazionale.info che ringraziamo 

Gianni Tognoni

Gli ultimi 50 anni coincidono con un processo di trasformazione radicale della società: da orizzonte di promozione della universalità dei diritti individuali e collettivi a sistema che vede gli umani come variabile dipendente dai “diritti proprietari”. Una storia narrata dal Tribunale Permanente dei Popoli.

Cosa può dire, a proposito di una salute-sanità la cui situazione di crisi non ha bisogno di ulteriori sforzi diagnostici, la esperienza del Tribunale Permanente dei Popoli (TPP), una organizzazione con radici certamente non sanitarie, pensata ed istituita negli stessi anni del sistema sanitario nazionale (1976-1979) e con valori molto simili?  L’ ipotesi che guida la risposta alla domanda è molto semplice:  I quasi cinquanta anni trascorsi coincidono con un processo di trasformazione radicale della società: da orizzonte di promozione della universalità dei diritti individuali e collettivi a sistema che vede gli umani come variabile dipendente dai “diritti proprietari”.

Gli anni ‘70 concludono il “trentennio glorioso” che sembrava aver preso sul serio la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Pur con tanti limiti, si chiudeva  il periodo coloniale; la vittoria del Vietnam sugli Stati Uniti  sembrava confermare il realismo dei sogni del ‘68; l’OMS, titolare della traduzione in realtà quotidiane del bene comune, salute e sanità, estende nel 1977 le sue competenze all’ambito critico dell’economia con il rapporto sui farmaci essenziali; la dichiarazione solenne ad Alma Ata mette le  comunità e non le tecnologie come condizione imprescindibile di una sanità coerente con la definizione della salute come indicatore di una vita nella dignità. L’ Italia era divenuta nel frattempo esemplare anche a livello internazionale con le sue lotte-leggi sui diritti del lavoro, della famiglia, dell’autonomia della donna, e la legge 180 cambiava la storia, non solo italiana, della psichiatria: è in questo contesto che nasce la Legge 833 che nel dicembre 1978 sanciva la istituzione del SSN.

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Newsletter Portale Agenti Fisici. Convegno: “Cambiamenti climatici ed impatti sulla salute e sicurezza dei lavoratori: il progetto worklimate” relativo al bric inail 2019 id 6

Eventi

Il 23 marzo 2023 presso l’Auditorium INAIL di Piazza G. Pastore a Roma si terrà il convegno CAMBIAMENTI CLIMATICI ED IMPATTI SULLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI: il progetto Worklimate”, evento finale relativo al BRIC INAIL 2019 ID 6.

Il progetto di ricerca Worklimate è promosso e coordinato da Inail e Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto per la bioeconomia (Ibe).

Il Convegno intende presentare i risultati del progetto Worklimate, e contribuire ad accrescere il livello di consapevolezza e di percezione del rischio correlato all’esposizione a temperature estreme nei lavoratori, nelle imprese e negli operatori della sicurezza.

L’iscrizione è gratuita e potrà essere effettuata entro il 19 marzo seguendo le istruzioni contenute nella locandina dell’evento.

VAI ALLA LOCANDINA DELL’EVENTO

VAI AL LINK sul Portale Agenti Fisici

http://www.portaleagentifisici.it

GB. Newsletter Tuc Risks 1076  del 27/01/23 

 

Dalla Newsletter TUC  abbiamo tratto queste notizie :

 

Amazon tratta i robot meglio dei lavoratori

I lavoratori di Amazon hanno accusato l’azienda di imporre condizioni “severe” e bassi salari. Il 25 gennaio, con il loro primo sciopero in assoluto contro il gigante online, i membri della GMB hanno dichiarato di essere costantemente monitorati e rimproverati per “tempi morti” di pochi minuti, e che il personale viene trattato peggio dei robot dell’azienda. Due lavoratori del magazzino di Coventry, Darren Westwood e Garfield Hilton, hanno descritto come anche un viaggio alla toilette possa portare a domande da parte dei dirigenti. Hanno detto che le condizioni di lavoro stanno avendo un impatto negativo sui loro colleghi, alcuni dei quali lavorano 60 ore a settimana per tenere il passo con gli aumenti del costo della vita. Westwood ha inviato un messaggio a Jeff Bezos, fondatore, presidente esecutivo e avventuriero spaziale di Amazon, che secondo la rivista Forbes ha una fortuna di 120 miliardi di dollari: “Non vogliamo la sua barca o i suoi razzi. Vogliamo solo poter vivere”.

Comunicato stampa GMB . Notizie della BBC in linea . Morning Star .

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I lavoratori più anziani non sono inclini a chiedere il sostegno del datore di lavoro, citando l’età e altri problemi

Uno studio di IWH trova preoccupazioni sulla privacy, la reputazione, la perdita del lavoro tra i motivi per cui i lavoratori più anziani non sono inclini a condividere hanno bisogno di supporto per continuare a lavorare. N.B   La traduzione è stata fatta con google translator. Per un uso professionale fare riferimento al testo originale in lingua inglese . editor

Fonte IWH- Institute for Work and Health 

 

Alla luce della grave crisi del lavoro osservata in un’ampia gamma di settori in Canada, potrebbe essere una buona notizia per i datori di lavoro che molti lavoratori anziani non abbiano fretta di andare in pensione. Questo secondo un nuovo studio sui lavoratori anziani condotto dall’Institute for Work & Health ( IWH ).

Tuttavia, lo studio ha anche riscontrato problemi di conservazione legati alla riluttanza dei lavoratori più anziani a rivelare le loro esigenze di supporto. I risultati suggeriscono che le organizzazioni motivate a sostenere i lavoratori anziani a rimanere al lavoro devono offrire supporti flessibili a cui le persone possano accedere senza dover divulgare le proprie esigenze.

Nello studio, i partecipanti (tutti di età pari o superiore a 50 anni) hanno affermato di voler proteggere la propria privacy, evitare i pettegolezzi e salvaguardare la propria reputazione. Erano diffidenti nei confronti degli atteggiamenti di età e degli stereotipi sui lavoratori più anziani che avevano esigenze di salute o non avevano la capacità di apprendere nuove competenze.

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