Notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
Categoria: Storia del movimento operaio per la salute e sicurezza nel lavoro
Ringrazio Gianni Marchetto che con questa intervista raccolta da Luigi Agostini testimonia e rappresenta il lungo percorso di lotte per la salute nelle fabbriche Fiat negli anni 70 e 80 . Gianni Marchetto, operaio Fiat divenne un protagonista di questo movimento per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che ha portato a miglioramenti delle condizioni di lavoro.
It sounds like a nightmare come true. During a military offensive as part of Russia’s invasion of Ukraine, fire broke out at Europe’s largest nuclear power station, the Zaporizhzhia power plant in the southern city of Enerhodar.
From what we understand of the situation, Russian troops were shelling the area during a battle for control of the facility, which supplies 25% of Ukraine’s electricity.
The plant has six large 950-megawatt reactors, built between 1980 and 1986 – crucially to a different design to the notorious and now decommissioned Chernobyl power station.
volevo dare un piccolo contributo al dibattito su DL 146
Innanzitutto mi presento
Mi chiamo Laura (Lalla) Bodini Sono un vecchio medico del lavoro. Da alcuni anni in pensione.
Ho iniziato ad occuparmi di medicina del lavoro ai tempi del Movimento Studentesco di Milano lottando anche per rendere obbligatoria questa disciplina, allora facoltativa. Ma dobbiamo aspettare molti anni perché nella formazione basic del medico …compaiano le complesse conoscenze sui rapporti tra del mondo del lavoro e la salute.
Nel 1974 ho iniziato a lavorare nello SMAL di Sesto San Giovanni uno dei primi in Italia.
Nel 1977 ho contribuito a fondare il Coordinamento nazionale degli operatori della prevenzione che divenne nel 1985 Snop (Società Nazionale operatori della prevenzione) sempre viva, vedi il rinnovato sito www.snop.it, un Sito dove potrete trovare il recentissimo documento condiviso su DL 146 e on line l’archivio della rivista, locandine, Atti che testimoniano un grande impegno di 35 anni.
Nel 1985 ho contribuito a fondare Ambiente & Lavoro, la meravigliosa creatura del compianto Rino Pavanello
Nel 1989 ho contribuito a fondare con Antonio Grieco la CIIP che ancora esiste con tante iniziative vedi www.ciip-consulta.it di cui coordino I Gruppi di Lavoro, sito ed E Book.
Una grande e vincente scommessa di confronto e lavoro tra professionisti del sistema pubblico e di impresa, tra associazioni che è rimasta attiva come è testimoniato dallaStoria della CIIP.
Ma entriamo nel dibattito del DL 146
Nel 2006 l’ottimo Ministro del Lavoro Cesare Damiano assunse circa 1500 ispettori del lavoro, senza contrapporsi al sistema sanitario pubblico. Posso dire che tra le prime ho subito promosso una utile collaborazione e formazione sul campo (cantieri critici, logistica…) tra il mio Servizio ASL e decine di nuovi ispettori motivati da Paolo Weber l’allora innovativo direttore dell’Ispettorato di Milano e provincia.
Questa esperienza mi ha indicato la complessità e la necessità di collaborazione dei due ambiti: ASL e Ispettorato su condizioni di lavoro (sicurezza, salute, rischio chimico…. già anche in edilizia, movimentazione…) e legalità, appalti, formazione… due nodi che implicano conoscenze specifiche sanitarie, tecniche, giuridiche frutto di anni e anni di studio ed esperienze.
Per chi si occupa a vario titolo di salute dei lavoratori è giunta l’ora di uscire dai propri orticelli e dal coltivare interessi autoreferenziali o di parrocchia e basati su logiche mercantili.
Oggi si registra sempre di più la debolezza dei diversi nodi della rete della prevenzione, della salute e della sicurezza sul lavoro e all’assottigliamento delle relative maglie nell’ambito della Sanità: i Lavoratori – italiani, migranti, riders, ecc. (i quali oggi più di ieri hanno la priorità di conservare a qualunque costo il posto di lavoro e il salario, ‘prioritari’ rispetto alla loro salute globale nei luoghi di lavoro – si pensi soltanto ad esempio alle divergenze sulla lettura del disastro per la salute dei lavoratori e degli abitanti del quartiere Tamburi a causa dell’ILVA di Taranto), il Sindacato (in forti difficoltà e che non riesce più ad incidere nel mondo della sicurezza e dell’igiene del lavoro come negli anni passati, pensiamo ad esempio al silenzio in merito alle fabbriche di morte – armi, mine, ecc.), le Imprese virtuose (le quali andrebbero valorizzate), le Unità Operative Ospedaliere di Medicina del Lavoro (sempre più ridotte e ‘non in linea’ con la ‘mission’ delle aziende ospedaliere: ‘curare i malati’), le Cliniche Universitarie (con risorse sempre di più ridotte e che sembra abbiano perso il contatto reale con la realtà concreta del lavoro e con le persone – lavoratori, operatori, servizi territoriali e istituzioni). In modo nostalgico ma realista ricordo il “modello di strutturazione territoriale integrata dei Servizi di Medicina Preventiva del Lavoro”, promosso – fra gli altri – da Antonio Fanuzzi della Regione Lombardia[1].
Un documento importante da studiare da parte di chi si occupa di prevenzione e sicurezza per comprendere le tendenze nell’ambito della magistratura rispetto alla valutazione delle responsabilità in materia di sicurezza ferroviaria e di sicurezza sul lavoro.La sentenza ha suscitato molto sconcerto e dissenso anche rispetto al non riconoscimento del ruolo dei RLS e delle Organizzazioni di rappresentanza degli interessi legittimi dei lavoratori e dei cittadini in materia di sicurezza sul lavoro e nel territorio. Come tutte le sentenze va rispettata ma ciò non vuol dire che non debba essere criticata per l’immagine che offre, come afferma lo storico giornale dei macchinisti “in marcia” : ” salva i potenti e smantella la sicurezza dei lavoratori dai rischi ferroviari e il principio consolidato della responsabilità delle imprese nella tutela della popolazione”
Pubblichiamo con vero piacere questa riflessione di Gianni Marchetto, già operaio alla Fiat , delegato Fiom e leader nelle lotte per la salute in Fiat negli anni ’60 ‘ 70 e oltre. Quelle lotte contro le nocività in fabbrica si trasformarono in esperienze e divennero cultura e capacità diffusa di fare prevenzione e di contrattare migliori condizioni di vita nel lavoro. Gianni forte di questa cultura ci offre una interpretazione su quello che accade ora con la pandemia. Una lettura importante che fa riflettere. gierre
Il dottor Kafka e i lavoratori è un imperdibile libricino edito da Stradebianche/Millelire in cui Vincenzo Cottinelli, già magistrato, impegnato negli anni ’70 e ’80 del Novecento nel settore della sicurezza sul lavoro, propone e commenta alcune sferzanti relazioni di Franz Kafka, in cui vengono descritte le condizioni di sfruttamento dei lavoratori all’inizio del secolo. Già, perché Kafka, il grande scrittore de La metamorfosi, Il processo e Il castello, era, di mestiere, il rigoroso responsabile dell’Ufficio legale dell’Imperialregio Istituto delle Assicurazioni per gli infortuni sul lavoro del Regno di Boemia. Libricino attualissimo e prezioso che descrive e smaschera l’ignoranza e il cinismo degli imprenditori che rifiutano o rimuovono i dispositivi di sicurezza degli impianti e la complicità delle istituzioni che favoriscono le loro lobbies: un ritratto del padronato austroungarico che non si discosta di molto da quello attuale del nostro Paese (che vanta un triste primato in tema di omicidi bianchi). Ennesimo merito di Marcello Baraghini, editore eclettico e rivoluzionario, refrattario a ogni regola di mercato, che ha scelto – cosa unica nel panorama italiano – di immettere i suoi libri in rete «leggibili, scaricabili e diffondibili gratuitamente dal sito di Strade Bianche, per riproporsi poi su carta, 4 titoli alla volta, grazie alla complicità dei lettori per la diffusione militante e per la ricerca di nuovi testi provocanti». Il testo integrale del libro è scaricabile al link: http://www.stradebianchelibri.com/cottinelli-vincenzo—il-dottor-kafka-e-i-lavoratori.html
La sera del 29 settembre 1910 l’Hotel Geling della cittadina di Gablonz sul fiume Neisse è gremito di industriali e artigiani, dai più grossi produttori di cristallerie, ai fabbricanti di strass, ai carpentieri e carradori: parla il dottor Kafka, dell’Istituto per gli infortuni sul lavoro del Regno di Boemia, che ha sede a Praga, su invito della locale Associazione industriale. C’è tensione e aspettativa, perché da poco più di un anno il Ministero dell’Interno ha reso obbligatoria la tenuta dei libri paga e, come se non bastasse, l’Istituto assicurativo pretende anche di rivedere le categorie di rischio disponendo ispezioni nelle fabbriche (il dottor Kafka è qui proprio per questo); l’accertamento esatto di paghe e rischi può determinare un giro di vite contributivo. Continua a leggere “Infortuni sul lavoro. Le relazioni del dottor Kafka”
Le immagini dei lavoratori e delle lavoratrici di Amazon in sciopero, le descrizioni che fanno della loro condizione di vita nel lavoro in Amazon trasformano queste persone in testimoni privilegiati della nostra epoca. Il loro tempo di vita nel lavoro è regolato da algoritmi che richiedono il loro adattamento passivo a flussi di ordini senza mediazioni e adattamenti, una costrittività mai conosciuta prima , forse, neppure nell’epoca del taylorismo più duro…
La lotta per il governo del tempo è una costante del movimento operaio, dalla lotta per le otto ore ai conflitti sui tempi di lavoro della fase Tempi e Metodi. Le lotte per ritmi e carichi di lavoro tollerabili nelle catene di montaggio negli anni 60 – 80 del secolo scorso come le attuali mobilitazioni dei riders o le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici di Amazon hanno un denominatore comune, la soggettività dei lavoratori e delle lavoratrici rispetto alla tutela della propria incolumità e salute.
Ringrazio l’amico Gianni Marchetto per la nota di sintesi che , in base alla sua straordinaria esperienza, ha elaborato illustrando i percorsi cognitivi maturati dai protagonisti nelle lotte per la salute in diverse epoche. Uno strumento utile per conoscere rappresentazioni e codici linguistici che hanno accompagnato nel tempo le lotte per la salute di diverse generazioni. Gino Rubini
Un tour virtuale per mostrare le opere originali esposte, gli strumenti scientifici utilizzati da Bernardino #Ramazzini – l’iniziatore della medicina del lavoro – e illustrare gli argomenti di cui si è occupato nel corso dei suoi studi e ricerche. Dal lavoro dei minatori, di coloro che usano polveri e metalli, lavoratori del tabacco, gesso, calce, orefici, vasai, intessitori, sarti, Ramazzini nei suoi trattati propone suggerimenti per prevenire i danni da lavoro in 54 tipi di occupazione. Col suo trattato del 1700 , Ramazzini è di fatto il primo a sostenere che (è meglio, anzi più conveniente, prevenire, anzichè curare)
3- editoriale No lotta? No lavoro!
4- Un governo di semplice facciata
4- Un operaio vive 5 anni in meno di un dirigente
7- Il virus è di classe. Si allargano le differenze sociali
8- La scuola scialuppa
9- Autonomia differenziata. Il silenzio interessato
SANITA’
10- Ecco la sanità nel Lazio
12- “Era solo vento; non abbiamo portato salvezza al Paese”
13- Gualtieri: con il MES, non un euro in più per la sanità
14- Vaccinazione antinfluenzale. Utile o dannosa?
16- Personale della sanità pubblica sempre più precario
17- Giovani medici contro politica inappropriata
18- Campania: la salute mentale torna in manicomio
19- Come aderire a Medicina Democratica Onlus
20-Lettera da Bergamo. La sanità in Italia
21- Siamo stanchi. Lettera di un’infermiera Continua a leggere “E’ disponibile online Salute e Lavoro – n° 7 luglio 2020”
La memoria delle lotte degli anni ’70 e ’80 per la salute dei lavoratori nel comparto delle ceramiche nella Provincia di Reggio Emilia.Ringraziamo lo Spi Cgil di Reggio per questa iniziativa.
Officine Grandi Riparazioni Bologna – Firma la Petizione per salvare il Museo del Lavoro e dell’amianto, per la Bonifica dell’Area, per la restituzione dell’area bonificata alla Città di Bologna
E’ stata pubblicata oggi – sulla piattaforma online Change.org una petizione per il recupero delle OGR di Bologna, dopo la sua dismissione avvenuta il primo luglio scorso, per chiedere al Gruppo FS che il Museo e i Monumenti ai caduti della resistenza e del Lavoro vengano mantenuti dove si trovano ora e che l’area venga totalmente bonificata dall’amianto e messa in sicurezza, che l’area e lo stabilimento vengano restituiti alla città.
Leggi la petizione ed il comunicato stampa e FIRMA la petizione – CLICCA QUI
Ringraziamo Gianni Marchetto che ci ha inviato questo libro in formato digitale scritto da Ivar Oddone, Alessandra Re e Gianni Briante nel 1976 e con una prefazione del 2008. Diario Prevenzione ritiene che questo lavoro sia importante per comprendere quali fossero i percorsi di costruzione delle conoscenze operaie che consentirono in quell’epoca lo sviluppo delle lotte contro le nocività e per la salute nei luoghi di lavoro negli anni 60 – 70 .
Il libro tratta dell’esperienza di due seminari delle 150 ore avvenuti alla facoltà di Psicologia del Lavoro a magistero di Palazzo Nuovo a Torino.
Consigliamo in particolare la lettura del capitolo sette, perchè ci pare abbia ancora una sua attualità. Editor
Come indicato sul e-libro quest’opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 2.5 Italia
487 total views, 2 views today
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept All”, you consent to the use of ALL the cookies. However, you may visit "Cookie Settings" to provide a controlled consent.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie
Durata
Descrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 months
The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy
11 months
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.