Sécurité des machines – Guide — protecteurs fixes et distances de sécurité – Prévention des risques mécaniques

 

Riteniamo utile segnalare questa Guida dell’Istituto Canadese IRSST che illustra metodologie tecniche di protezione fissa e distanze di sicurezza per la prevenzione dei rischi meccanici da macchine con organi in movimento. Ovviamente le soluzioni proposte sono conformi alla legislazione canadese e non alla Direttiva Macchine europea.

Sécurité des machines – Guide — protecteurs fixes et distances de sécurité – Prévention des risques mécaniques

DIRETTIVA (UE) 2023/2668 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 22 novembre 2023 che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro.

Le nuove norme riducono in modo considerevole gli attuali valori limite per l’amianto e prevedono modalità più accurate per misurare i livelli di esposizione basate sulla microscopia elettronica, un metodo più moderno e sensibile. Inoltre prevedono interventi di prevenzione negli interventi di manutenzione di  vecchi edifici contenenti amianto  o sospettati di essere contaminati.

IL TESTO DELLA DIRETTIVA 

Consiglio dell’Unione Europea: approvato il testo della Direttiva che riduce i limiti di esposizione all’amianto per i lavoratori.

Riprendiamo dal sito di AFeVA che ringraziamo:
Bologna, 2 novembre 2023

23 ottobre 2023. E’ arrivato alla conclusione (manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea) la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro.

Scarica il testo approvato

Scarica la vecchia direttiva 2009/148/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 Novembre 2009

Il 20 ottobre 2021 il Parlamento Europeo con 675 voti favorevoli, 2 contrari e 26 astensioni approvava una risoluzione a protezione dei lavoratori dall’amianto e di raccomandazione alla Commissione Europea di legiferare coerentemente .

Il 28 settembre 2022, la Commissione Europea ha avanzato una Proposta di Direttiva che modifica l’attuale direttiva UE sull’amianto indirizzata al Parlamento Europeo, agli Stati membri con la Commissione che chiede una rapida approvazione. Una volta adottata, gli Stati membri avranno due anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale.

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SNOP. Fermare la lunga epidemia da amianto. Migliorare la normativa

Segnaliamo questo articolo elaborato dalla Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione  (Snop) ,  una lettura critica che affronta la “ Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro” .L’articolo esamina i contenuti della Proposta, con riferimento al contesto normativo europeo in materia di amianto, alle criticità e alle controversie tuttora esistenti in materia di esposizione alle sue fibre, e traccia possibili prospettive di lavoro, in una storia che non è certo finita. Riteniamo importante mantenere aperta la questione amianto ed esercitare il massimo di attenzione e sorveglianza  sul processo di “riordino” della normativa avviato dalla “Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro” .

Per leggere l’articolo della SNOP e i documenti allegati  clicca 

Fermare la lunga epidemia da amianto. Migliorare la normativa

I sindacati dei trasporti accolgono con favore i progressi del Parlamento europeo sulla direttiva sui lavori su piattaforma

I lavoratori delle piattaforme si sono incontrati alla scuola estiva ITF Youth di quest’anno per discutere e pianificare la via da seguire per il settore

Il Parlamento europeo ha respinto i tentativi dell’industria delle piattaforme di indebolire una proposta di legge che conferisce ai propri lavoratori diritti dignitosi.

Il voto della scorsa settimana a favore del mantenimento di una forte presunzione di occupazione nella direttiva sui lavori su piattaforma da parte della commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo è stato accolto con grande favore dalla Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti (ITF).

“C’è stata una rissa tra i legislatori progressisti e la lobby delle piattaforme sulla formulazione di questa direttiva”, ha affermato Stephen Cotton, segretario generale dell’ITF. “Non dovrebbe esserci alcun margine di manovra per consentire alle piattaforme di eludere le proprie responsabilità di datori di lavoro: questo è ciò per cui hanno fatto pressioni e sono lieto di dire che la commissione per l’occupazione del Parlamento europeo ha impedito che ciò accadesse.

“Abbiamo avvertito che questa è la tattica delle piattaforme e dobbiamo ringraziare gli eurodeputati per aver resistito a questa pressione”.

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Legambiente valuta la qualità dell’aria in Emilia-Romagna in base ai nuovi indicatori proposti dall’UE

Fonte Legambiente Emilia-Romagna  che ringraziamo

 

La proposta di nuova direttiva sulla qualità dell’aria aggiorna le soglie per gli inquinanti atmosferici: se applicate, la concentrazione delle PM 2.5 in Emilia-Romagna dovrà ridursi del 60% in 7 anni

 Con i nuovi parametri, Bologna, Modena e Reggio Emilia supererebbero i limiti PM 2.5 già da febbraio

 Il 2023 è alle porte e si avvicina così il percorso che porterà al nuovo Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030) che guiderà le politiche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico fino alla fine del decennio in corso e che dovrà tenere conto delle misure oggetto di discussione in questi mesi a livello europeo.

 

I nuovi obiettivi europei

 Il 26 ottobre 2022 è stata presentata una proposta di modifica delle direttive sulla qualità dell’aria da parte della Commissione Europea, che prevede obiettivi più stringenti rispetto a quella attuale sulla base delle linee guida proposte nel 2021 dall’OMS. La Direttiva si inserisce all’interno di un pacchetto che prevede l’obiettivo di arrivare a emissioni di inquinanti zero al 2050, le nuove soglie per gli inquinanti si pongono già obiettivi intermedi al 2030.

Per quanto riguarda le polveri sottili PM10, la soglia al 2030 è stata modificata ad un limite di concentrazione giornaliera di 45 μg/m3, con un massimo di sforamento di 18 giornate all’anno e una concentrazione media annuale di 20 μg/m3.

Obiettivi ancora più drastici per le polveri fini PM2.5, di cui si abbassa la soglia di concentrazione media giornaliera a 25 μg/m3, per un massimo di 18 giornate di sforamento consentite e una media annuale di 10 μg/m3.

Per entrambi gli inquinanti poi viene inserita una soglia di allerta, corrispondente a tre giornate consecutive sopra la soglia di 50 μg/m3 per le PM2.5 e di 90 μg/m3 per le PM10.

Altra novità proposta dalla Commissione è l’introduzione dell’obbligo di applicare un indice di esposizione media (AEI – Average Exposure Index) calcolato su base nazionale per il PM2.5 e il NO2.

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GB. Crescono le preoccupazioni per il “tramonto” delle regole dell’UE

Fonte Risks Tuc 

GB. Si sta diffondendo l’allarme per i piani del governo di “fare tramontare” tutte le leggi dell’UE . Le leggi, che includono molte tutele chiave del lavoro e 55 normative sulla sicurezza sul lavoro e sui prodotti chimici ( Rischi 1061), sono presi di mira nell’ambito di un’iniziativa del governo volta a rimuovere “la gravosa regolamentazione dell’UE”. Il Brexit Freedoms Bill propone di porre fine allo status speciale mantenuto dalla legge dell’UE sui libri di statuto del Regno Unito entro il 2023. Il segretario agli affari Jacob Rees-Mogg, che ha presentato il disegno di legge, ha affermato che aprirebbe la strada a normative che funzionano per il Regno Unito, quindi le imprese e l’economia può innovare e crescere. Tuttavia, movimenti per la tutela della fauna selvatica e altre campagne ambientali si sono unite ai sindacati e ad altri per opporsi apertamente alla mossa. La Royal Society for the Protection of Birds (RSPB) ha affermato che il disegno di legge, insieme ad altre recenti proposte, è “un attacco senza precedenti alla natura e alle leggi che la proteggono”. E Joan Edwards, direttore delle politiche presso The Wildlife Trusts, ha dichiarato: “In un momento in cui la natura ha più bisogno di noi, il governo minaccia di trasformare una situazione molto grave in un completo disastro”.
CIEH notiziario . BEIS ha mantenuto la dashboard del diritto dell’UE . Legge UE conservata (revoca e riforma) .

GB. I lavoratori delle ferrovie lottano per una rete sicura e sostenibile

Gli scioperi ferroviari in corso che coinvolgono i sindacati RMT, ASLEF, TSSA e Unite sono fondamentali per la lotta per un sistema ferroviario sicuro e sostenibile, ha affermato l’ITF, la federazione dei sindacati globali dei trasporti. L’organismo sindacale ha osservato: “Network Rail, la società responsabile dell’infrastruttura ferroviaria e della manutenzione del Regno Unito, (ancora di proprietà pubblica), prevede di tagliare 2.500 lavori di manutenzione. Questi lavori sono fondamentali per la sicurezza sulle ferrovie e i sindacati stanno difendendo la sicurezza sia dei lavoratori che dei passeggeri insistendo sul fatto che non ci siano licenziamenti obbligatori”. L’ITF ha aggiunto che anche i sindacati in paesi tra cui Belgio, Francia, Stati Uniti e Corea si sono mobilitati per difendere la sicurezza e i servizi. Le richieste della campagna globale ITF di ITF per una ferrovia sicura e sostenibile includono “sicurezza – garantire che le ferrovie siano adeguatamente attrezzate e che il personale abbia una retribuzione e condizioni decenti,
Comunicato stampa ITF .

Attuazione della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

DECRETO 4 agosto 2022 

 

Modifiche all'allegato III del decreto legislativo 4 marzo  2014,  n.
27,  concernente  l'attuazione  della  direttiva   2011/65/UE   sulla
restrizione  dell'uso  di  determinate  sostanze   pericolose   nelle
apparecchiature elettriche ed elettroniche. (22A04914) 

(GU n.202 del 30-8-2022)

Fonte Gazzetta Ufficiale

Recepita la Direttiva UE 2019/1833 in materia di rischio dei lavoratori da agenti biologici.

 

Fonte: Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP)

Il Decreto Interministeriale del 27.12.2021 (pubb. 14.02.2022 sul sito del Ministero del Lavoro) ha recepito la Direttiva UE 2019/1833 in materia di rischio dei lavoratori da agenti biologici.

Queste le principali modifiche:

L’allegato 1 sostituisce l’allegato XLIV Elenco esemplificativo dei tipi di attività professionale.

Prima dell’elenco delle attività è stata inserita la seguente frase: “Laddove il risultato della valutazione dei rischi ai sensi dell’articolo 271 del presente decreto riveli un’esposizione non intenzionale ad agenti biologici, potrebbero esservi altre attività che devono essere prese in considerazione.

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INAIL. L’ACCERTAMENTO TECNICO PER LA SICUREZZA DELLE MACCHINE ALIMENTARI 2021

Pubblicazione realizzata da Inail
Dipartimento innovazioni tecnologiche
e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici

Inail – Dipartimento innovazioni tecnologiche
e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici
via Roberto Ferruzzi, 38/40 – 00143 Roma
dit@inai.IT www.inail.it © 2021 Inail
ISBN 978-88-7484-701-3

IL VOLUME 66 PAGINE .pdf

 

ACCERTAMENTO TECNICO MACCHINE ALIMENTARI

 

 

Salute e sicurezza nel lavoro al tempo del Recovery Plan e della “riforma” del Codice Appalti (1)

Autore: Gino Rubini

Alcune settimane  fa un’operaia di 22 anni che lavorava in un’azienda  tessile in Provincia di Prato è morta in un tragico infortunio mortale, straziata dagli ingranaggi  di un macchinario, un orditoio,  verosimilmente  a causa di un impigliamento con parti in movimento della macchina. Un altro lavoratore è stato preso da parti in movimento  di una fresatrice in un’azienda meccanica di Busto Arsizio . Ogni settimana si ripetono situazioni drammatiche di “incidenti” su lavoro con morti e feriti gravi. Questo anno e mezzo circa di pandemia da coronavirus ha indebolito l’attenzione sociale rispetto al fenomeno dei morti e feriti  da incidenti sul lavoro. 

Gli ultimi eventi tragici, in un momento di allentamento  della “morsa” della pandemia hanno “risvegliato” l’attenzione dei media su questa tragedia cronicizzata e persistente.

Da dove deriva questa anomalia italiana che ci vede primi in questo triste primato degli incidenti sul lavoro tra i paesi europei industrializzati ?

Dalla Direttiva quadro europea  391.89 molti passi avanti sono stati fatti sia per il miglioramento normativo sia per la crescita di un comparto professionale specialistico della consulenza tecnica che offre alle imprese anche di piccole dimensioni prestazioni di supporto per la valutazione e la gestione dei rischi .  Nel contempo , sempre in ragione di normative tecniche europee ( vedi Direttiva macchine agg.2020 ) e dei sistemi di gestione sicurezza e relative certificazioni  le aziende, anche piccole, hanno a disposizione  macchine e sistemi di gestione che dovrebbero garantire una sicurezza anti infortunistica eccellente.

Nei fatti, dal punto di vista formale, il nostro sistema produttivo è allineato sia per le norme sia per le metodologie gestionali  dei rischi agli altri stati membri dell’Unione Europea. Cerchiamo allora di capire perché abbiamo un fenomeno “infortunistico” grave sia per diffusione sia per gravità degli eventi.

Esaminiamo i   “pilastri” che garantiscono che vi sia una continuativa e corretta valutazione e gestione dei rischi da parte delle imprese.

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L’esposizione ad agenti biologici: rapporto europeo – Newsletter medico legale Inca

 

Un nuovo rapporto dell’Agenzia  europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), per altro disponibile solo nella versione inglese, riassume i risultati di un progetto di vasta portata dedicato all’esposizione agli agenti biologici nei luoghi di lavoro ed agli effetti sulla salute dei lavoratori. Le conclusioni di questo progetti, realizzato prima della pandemia da COVID 19, hanno interessato i settori sensibili, i gruppi vulnerabili, i rischi emergenti ed i sistemi di sorveglianza dei rischi.

L’esposizione ad agenti biologici nei luoghi di lavoro è diffusa ed associata a numerosi problemi di salute, in particolare le malattie infettive, le allergie ed i tumori. Si stima che nella sola Unione europea le malattie infettive di origine professionale provochino ogni anno il decesso di circa 5.000 lavoratori. Il nuovo rapporto di EU-OSHA ha come obiettivo quello di accrescere la sensibilità verso questa problematica e di fornire informazioni affidabili per la realizzazione di efficaci misure di  prevenzione.

Il progetto di ricerca mirava a identificare ed a descrivere le più importanti e significative esposizioni ed il rapporto presenta delle analisi approfondite per cinque settori professionali che sono stati ritenuti particolarmente a rischio:

  • le strutture sanitarie di cura
  • le professioni legate agli animali
  • il trattamento dei rifiuti e delle acque reflue
  • le coltivazioni a campo aperto
  • le professioni che comportano il contatto con i viaggiatori.

Il progetto ha anche preso in considerazione i rischi emergenti , in particolare i batteri multiresistenti e l’aumentata propagazione degli agenti infettivi. In tal modo è stato definito un legame  fra il fenomeno della mondializzazione e la comparsa  della sindrome respiratoria acuta severa (SRAS) come anche con l’epidemia da COVID-19 in Europa. La direttrice esecutiva di EU-OSHA, Christa Sedlatschek, sottolinea l’effetto di queste pandemie nel settore della cura e della salute delle persone: «I  problemi sanitari mondiali mettono i sistemi sanitari sotto una forte pressione e, al di la della fornitura di dispositivi di protezione, si rendono necessarie misure urgenti per la protezione dei lavoratori contro le malattie infettive. La sicurezza e la salute del personale di cura deve divenire una priorità nella situazione di emergenza quale quella della pandemia da COVID-19, che ha dimostrato l’importanza della messa in pratica delle  realizzazione di protezioni giuridiche esistenti».

In tutti i paesi dell’Unione esiste un quadro giuridico di protezione dei lavoratori contro i rischi legati all’esposizione ad agenti biologici pericolosi presenti nei luoghi di lavoro, si tratta di farlo conoscere diffusamente ai lavoratori ma anche a tutte le figure interessate al sistema di prevenzione  e tutela compresi i medici che effettuano le prime diagnosi.

In questa prospettiva il progetto di ricerca ha esaminato ed analizzato i sistemi di sorveglianza delle malattie e delle esposizioni. Il rafforzamento della formazione come anche delle linee di orientamento da fornire ai datori di lavoro ed ai lavoratori contribuiranno del pari ad assicurare una prevenzione più sistematica..

Il progetto di ricerca ha messo in evidenza una mancanza di sensibilizzazione al tema dell’esposizione agli agenti biologici in tutti i settori lavorativi con la sola eccezione delle strutture di cura e dei laboratori.  Esistono, però, gruppi particolarmente esposti quali i giovani, gli addetti alle pulizie. i lavoratori migranti e le donne incinte, questo rende essenziale il miglioramento  dell’accesso all’informazione come anche quello di adottare misure specifiche per proteggere questi gruppi..

Esempi tratti  dagli studi di casi mostrano l’importanza di riconoscere i rischi e di adottare misure collettive per gestirli e controllarli. In Finlandia, per esempio, i servizi di medicina del lavoro hanno sfruttato efficacemente i dati della sorveglianza sanitaria per realizzare  interventi mirati rispetto al problema del polmone degli agricoltori. Queste misure hanno permesso di ridurre la prevalenza delle patologie e di aiutare i lavoratori agricoli che presentavano già problemi di salute.

Il rapporto conclude, inoltre che i settori interessati da esposizioni non intenzionali richiedono orientamenti generali e che diviene cruciale fornire adeguate e pertinenti informazioni ai lavoratori. La gerarchia delle  misure di controllo stabilita dalla direttiva e dalle legislazioni nazionali deve essere assolutamente rispettata e deve essere data priorità  alle misure di protezione collettiva piuttosto che a quelle individuali.

Pubblichiamo in allegato la Direttiva UE 2020 739 che raccomanda agli Stati membri la classificazione del Covid-19 quale agente biologico con potenziale rischio 3.

 

DIRETTIVA (UE) 2020/739 DELLA COMMISSIONE
del 3 giugno 2020 che modifica l’allegato III della direttiva 2000/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’inserimento del SARS-CoV-2 nell’elenco degli agenti biologici di cui è noto che possono causare malattie infettive nell’uomo e che modifica la direttiva (UE) 2019/1833 della Commissione.

LA DIRETTIVA (UE) 2020/739)

D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 – Revisione 2020

D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81

Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106
Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
(Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 – Suppl. Ordinario n. 108)

(Decreto integrativo e correttivo: Gazzetta Ufficiale n. 180 del 05 agosto 2009 – Suppl. Ordinario n. 142/L)

REV. GENNAIO 2020

IL TESTO IN FORMATO .PDF

DOTT. ING. GIANFRANCO AMATO ITL VERONA GIANFRANCO.AMATO@ISPETTORATO.GOV.IT
DOTT. ING. FERNANDO DI FIORE ITL PAVIA FERNANDO.DIFIORE@ISPETTORATO.GOV.IT

Prima di utilizzare  questo aggiornamento  del testo leggi le avvertenze che seguono

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Il futuro da Bruxelles: che forma di società vogliamo?

 

SNOP.IT

 

Un resoconto di Giulio Andrea Tozzi sulla conferenza ETUI del 3-4 dicembre 2019.

Le occasioni per guardarsi intorno e dare un’occhiata d’assieme alle dinamiche del lavoro e delle minacce per l’ambiente non sono frequenti.
Una di queste è tuttavia , senza dubbio, l’appuntamento annuale dell’ETUI a Bruxelles, che quest’anno si proponeva di riflettere sul Futuro della Salute e Sicurezza in Europa (The Future of Health and Safety in Europe, per le presentazioni: https://www.etui.org/Topics/Health-Safety-working-conditions/News-list/The-ETUI-debates-the-future-of-occupational-health-in-Europe).
Nel pomeriggio del 3 Dicembre 2019 e per tutta la giornata successiva, nella Casa sindacale dell’ITUC/CSI/IGIB e della ETUC/CES si è, infatti, discusso, in inglese, francese, spagnolo e italiano, in traduzione simultanea, sulle condizioni sociali e scientifiche che avevano preceduto e reso possibile l’elaborazione ed emanazione della Direttiva Quadro (CEE/89/391) e della contestuale Direttiva Macchine (CEE/89/392) e sulle prospettive per la Salute e Sicurezza sul lavoro in questi anni di rivoluzioni tecnologiche e di transizioni sociali.

Si è iniziato con i saluti, non formali, della Parlamentare Europea Agnes JONGENIUS (Partito Socialista dei Paesi Bassi), di Per HILMERSSON, segretario generale della CES (in videoconferenza), del Direttore dell’ ETUI (https://www.etui.org) Philippe POCHET e di Marian SCHAAPMAN, attuale responsabile del settore Salute e Sicurezza e Condizioni di Lavoro di ETUI (https://www.etui.org/Topics/Health-Safety-working-conditions), che ha raccolto l’eredità del Trade Unions Technical Bureau per la salute e sicurezza (TUTB/BTS), creato proprio in questo anno 1989 che ha dato lo spunto alla riflessione della Conferenza.

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE SU SNOP.IT 

Sicurezza dei giocattoli, in G.U. il Decreto relativo al cromo VI

Il Decreto 2 agosto 2019 del Ministero dello sviluppo economico è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 241 del 14/10/2019. Modifica all’allegato II del decreto legislativo 11 aprile 2011, n. 54, in attuazione della direttiva (UE) 2018/725 della Commissione del 16 maggio 2018 che modifica l’allegato II della direttiva 2009/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla sicurezza dei giocattoli.

IL DECRETO 

Valori limite per gli agenti cancerogeni in ambiente di lavoro

FONTE : ASSOCIAZIONE AMBIENTE LAVORO

Valori limite per gli agenti cancerogeni in ambiente di lavoro

Per gli agenti cancerogeni e mutageni l’articolo 235 del D.Lgs 81/2008 stabilisce che ogni qual volta il ricorso ad un sistema chiuso non sia tecnicamente possibile il datore di lavoro deve provvedere affinché il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al più basso valore tecnicamente possibile e comunque non superiore al valore limite stabilito nell’ALLEGATO XLIII/81.

Nell’allegato sono attualmente elencati solo 3 agenti: Benzene, CVM e Polveri di legno, quest’ultimo peraltro con un limite ritenuto dagli addetti ai lavori eccessivamente alto.

Tuttavia dal 2017 sono intervenuti tre aggiornamenti alla Direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni che hanno significativamente allungato la lista del VLE e, tra l’altro, ridotto il valore per le polveri di legno da 5 a 2 mg/m3 con uno step transitorio a 3 mg/m3 fino al gennaio 2023.

L’articolo completo di Gianandrea Gino è disponibile QUI 

Ringraziamo L’Autore e Ambiente Lavoro. Editor

Conferenza: il futuro della salute e della sicurezza in Europa3 dicembre – 4 dicembre 2019, International Trade Union House (ITUH), Bd du Roi Albert II, 5; 1210 Bruxelles

3 dicembre – 4 dicembre 2019, International Trade Union House (ITUH), Bd du Roi Albert II, 5; 1210 Bruxelles

Conferenza: il futuro della salute e della sicurezza in Europa

conferenza logo

30 anni dopo la direttiva quadro dell’UE sulla salute e la sicurezza sul lavoro , qual è la strada da percorrere?

Trenta anni fa, il 12 giugno 1989, l’Unione europea ha adottato la direttiva quadro sulla salute e la sicurezza sul lavoro, accettando molte delle principali richieste espresse dal movimento sindacale negli ultimi due decenni. Dalla fine degli anni ’60 in poi, i problemi di salute e sicurezza sono stati al centro del conflitto sociale, evidenziando le esigenze dei lavoratori di aumentare il controllo sull’organizzazione del lavoro al fine di proteggere la loro salute. In queste lotte, sono emerse convergenze tra il movimento sindacale e il mondo della ricerca molto critico, risultando in un forte legame tra azione collettiva e produzione di conoscenza.

Sotto il nome iniziale dell’Ufficio tecnico sindacale europeo per la salute e la sicurezza, un centro di conoscenza è stato istituito su iniziativa della Confederazione europea dei sindacati. Successivamente è stato integrato nell’Istituto sindacale europeo.

Trent’anni dopo, qual è lo stato di avanzamento della salute sul lavoro in Europa? Quali sono le prospettive di sviluppo di fronte a un ritmo sempre crescente di cambiamento nel mondo del lavoro e con il futuro dell’Unione europea segnato da incertezze? Quali collegamenti si possono creare tra azione collettiva e conoscenza? Che ruolo gioca la conoscenza degli esperti? Queste domande saranno al centro di questa conferenza di due giorni tenutasi a Bruxelles dall’Istituto sindacale europeo.

La conferenza inizierà il 3 dicembre 2019 alle 13.00 e terminerà il 4 dicembre alle 17.00.

L’interpretazione simultanea verrà fornita in inglese, francese e spagnolo.

Per registrarti, clicca qui . La registrazione è gratuita ma obbligatoria a causa della disponibilità limitata di posti.

Scarica il progetto di ordine del giorno . 

Per informazioni pratiche con consigli e indicazioni sugli hotel, fare clic qui .

Contatto: thefutureofhealthandsafetyineurope@etui.org

TUTTI

Disponibili i video degli interventi del workshop “La nuova Direttiva cancerogeni 2019/130” di Milano

Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro

 

La nuova Direttiva cancerogeni 2019/130
Milano, 6 giugno 2019 – Acquario Civico

L’emanazione della nuova direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro, che modifica la direttiva
2004/37/CE, introduce novità molto interessanti sulle quali è aperto un dibattito tra tecnici, medici e parti sociali. Questo workshop vuole rappresentare un momento di discussioni tra tutti gli attori coinvolti.

Dott. Norberto Canciani, Associazione Ambiente e Lavoro
Presentazione e introduzione

Ing. Gianandrea Gino, Studio SIRT Milano, membro del Consiglio direttivo AIDII
Le novità introdotte dalla nuova Direttiva cancerogeni

Dott.ssa Ilaria Malerba e Dott. Alfonso Gelormini, Federchimica
La gestione dei cancerogeni: dalla classificazione della sostanza alla sorveglianza sanitaria

Dott.ssa Elisabetta Barbassa, INAIL
La sostituzione delle sostanze altamente preoccupanti (SVHC)

Dott.ssa Lucia Miligi, Gruppo nazionale Cancerogeni, ISPRO Firenze
Riflessioni epidemiologiche sulle novità introdotte dalla Direttiva cancerogeni

Dott. Carlo Nava, Fondazione IRCCS Cà Granda – Ospedale Maggiore Policlinico Milano
Il ruolo del medico competente nella gestione del rischio cancerogeno

Dott. Domenico Marcucci, Filctem CGIL
La tutela dei lavoratori e le sostanze reprotossiche

Dott. Carlo Sala, Coordinatore Gruppo di lavoro “Agenti chimici” CIIP
Presentazione dell’e-book sugli agenti chimici

I VIDEO DEGLI INTERVENTI 

La nuova Direttiva cancerogeni 2019/13

La nuova Direttiva cancerogeni 2019/13
Milano, 6 giugno 2019 – ore 9.00-13.00
Acquario Civico – Viale Gadio 2

L’emanazione della nuova direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro, che modifica la direttiva
2004/37/CE, introduce novità molto interessanti sulle quali è aperto un dibattito tra tecnici, medici e parti sociali. Questo workshop vuole rappresentare un momento di discussioni tra tutti gli attori coinvolti.

Dott. Norberto Canciani, Associazione Ambiente e Lavoro
Presentazione e introduzione

Ing. Gianandrea Gino, Studio SIRT Milano, membro del Consiglio direttivo AIDII
Le novità introdotte dalla nuova Direttiva cancerogeni

Dott.ssa Ilaria Malerba e Dott. Alfonso Gelormini, Federchimica
La gestione dei cancerogeni: dalla classificazione della sostanza alla sorveglianza sanitaria

Dott.ssa Nicoletta Cornaggia, Regione Lombardia – Coordinamento Tecnico delle Regioni
Le indicazioni del Coordinamento Tecnico delle Regioni

Dott.ssa Elisabetta Barbassa, INAIL
La sostituzione delle sostanze altamente preoccupanti (SVHC)

Dott. Carlo Nava, Fondazione IRCCS Cà Granda – Ospedale Maggiore Policlinico Milano
Il ruolo del medico competente nella gestione del rischio cancerogeno

Dott. Domenico Marcucci, Filctem CGIL
La tutela dei lavoratori e le sostanze reprotossiche

Dott. Diego Alhaique , già Direttore della rivista “2087”
Il ruolo dei lavoratori per contrastare il rischio cancerogeno occupazionale

Dott. Carlo Sala, Coordinatore Gruppo di lavoro “Agenti chimici” CIIP
Presentazione dell’e-book sugli agenti chimici

Dibattito e conclusioni

Per iscriversi e scaricare la locandina del convegno andare ai link sottostanti.

Conferenza: il futuro della salute e della sicurezza in Europa 3-4 dicembre 2019

3 dicembre – 4 dicembre 2019, International Trade Union House (ITUH), Bd du Roi Albert II, 5; 1210 Bruxelles

Conferenza: il futuro della salute e della sicurezza in Europa

conferenza logo

30 anni dopo la direttiva quadro dell’UE sulla salute e sicurezza sul lavoro , qual è la strada da percorrere?

Trent’anni fa, il 12 giugno 1989, l’Unione europea ha adottato la direttiva quadro sulla salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, raccogliendo molte delle principali richieste espresse dal movimento sindacale negli ultimi due decenni. Dalla fine degli anni ’60 in poi, le questioni relative alla salute e alla sicurezza sono state al centro del conflitto sociale, evidenziando le esigenze dei lavoratori per aumentare il controllo sull’organizzazione del lavoro al fine di proteggere la loro salute. In queste lotte, sono emerse convergenze tra il movimento sindacale e il mondo della ricerca molto critico, che ha portato a un forte legame tra azione collettiva e produzione di conoscenza.

Sotto il nome iniziale dell’Ufficio tecnico sindacale europeo per la salute e la sicurezza, è stato istituito un centro di conoscenza su iniziativa della Confederazione europea dei sindacati. Successivamente è stato integrato nell’Istituto sindacale europeo.

Trent’anni dopo, qual è lo stato attuale della salute sul lavoro in Europa? Quali sono le prospettive di sviluppo di fronte a un ritmo sempre crescente di cambiamento nel mondo del lavoro e con il futuro dell’Unione europea segnato dalle incertezze? Quali legami possono essere creati tra azione collettiva e conoscenza? Che ruolo gioca la conoscenza degli esperti? Queste domande saranno al centro di questa conferenza di due giorni tenutasi a Bruxelles dall’Istituto per il commercio europeo.

L’interpretazione simultanea sarà fornita da e in inglese, francese e spagnolo.

La registrazione si aprirà presto. La registrazione è gratuita ma obbligatoria a causa della limitata disponibilità di posti.

Il progetto di ordine del giorno sarà pubblicato in seguito su questa pagina.

Per maggiori informazioni: thefutureofhealthandsafetyineurope@etui.org

LA NUOVA DIRETTIVA CANCEROGENI 2019/13

ASSOCIAZIONE AMBIENTE LAVORO
C.I.I.P.
COMUNE DI MILANO

LA NUOVA DIRETTIVA CANCEROGENI 2019/13

Mercoledì 6 giugno 2019

Ore 9.00-13.00 Milano, Acquario Civico

Viale Gadio 2

L’emanazione della nuova direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro, che modifica la direttiva 2004/37/CE, introduce novità molto interessanti sulle quali è aperto un dibattito tra tecnici, medici e parti sociali. Questo workshop vuole rappresentare un momento di discussioni tra tutti gli attori coinvolti.

PROGRAMMA LAVORI

SALUTE SICUREZZA LAVORO: A TRENT’ANNI DALLA DIRETTIVA CEE 391.89

 

La Direttiva 89/391/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1989, concernente l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro tra poco compirà trent’anni.

In questi tempi abbastanza tristi ove è di moda attaccare l’Unione Europea e le Istituzioni europee come fossero la causa di tutti i mali riteniamo giusto ricordare le cose buone, i grandi passi avanti che si sono fatti in materia di salute e sicurezza sul lavoro grazie alla Direttiva Quadro 391.89.

La Direttiva 391.89 varata nel giugno 1989 sta per compiere trent’anni. Sarebbe bene che si facesse un bilancio sugli effetti che ha avuto questa Direttiva sulle legislazioni degli Stati membri. In Italia il recepimento della Direttiva 391.89 avvenne dal 1994 tra molte resistenze delle Associazioni datoriali, in particolare quelle delle PMI, tramite il famoso Dlgs 626.94.
Il Dlgs 626 rappresentò una rivoluzione copernicana che segnò il passaggio da una legislazione prescrittiva “comanda controlla” ( DPR 547/55 , DPR 303/56 ) ad una legislazione che interveniva nella gestione dei processi vincolando le imprese a ad elaborare una valutazione del rischio dalla quale trarre le strategie di gestione dei rischi nella produzione .
La metabolizzazione di questo cambiamento paradigmatico richiese diversi anni. In diverse realtà si instaurò una alleanza negativa tra imprese negligenti e una fascia di consulenza di basso profilo morale e professionale che invece di predisporre efficaci strategie di valutazione e gestione dei rischi dilapidarono tempo e risorse per erigere muri di carte per dimostrare l’adempimento burocratico della norma.

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DPI, pubblicato il decreto di adeguamento al Regolamento UEPubblicato in G.U. il D.Lgs.19 febbraio 2019, n. 17

FONTE ARPAE

 

DPI, pubblicato il decreto di adeguamento al Regolamento UE
Pubblicato in G.U. il D.Lgs.19 febbraio 2019, n. 17 – Adeguamento della normativa nazionale al Regolamento UE n. 2016/425 sui dispositivi di protezione individuale (DPI)

(19/03/19)
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.59 dell’11 marzo 2019 il Decreto Legislativo 19 febbraio 2019, n. 17 – Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE n. 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016. Il Regolamento UE stabilisce requisiti per la progettazione e la fabbricazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI) che devono essere messi a disposizione sul mercato, al fine di garantire la protezione della salute e della sicurezza degli utilizzatori ed ha abrogato a decorrere dal 21 aprile 2018 la precedente Direttiva 89/686/CE.

Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 febbraio 2019, entra in vigore dal 12 marzo 2019 e riporta le modifiche al Decreto Legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 e al Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (art. 74 comma 1 e art. 76) per adeguare la norma nazionale alle disposizioni del regolamento UE.

Inoltre precisa che i riferimenti alla abrogata Direttiva 89/686/CEE dovranno essere sostituiti con quelli all’attuale Regolamento UE n. 2016/425 in ogni disposizione legislativa, regolamentare ed amministrativa in vigore e dovranno essere integrati seguendo la tavola di concordanza riportata in allegato X al citato regolamento. Viene infine abrogato il decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10.

LA GRANDE STANGATA CHE IL GOVERNO GIALLO VERDE STA PREPARANDO CONTRO I LAVORATORI

 

La questione TAV SI contro TAV NO ha rappresentato un enorme “rumore di fondo” che, nei fatti, ha coperto e ha distratto media, cittadini e leadership della opposizione  rispetto alla manovra del governo per introdurre in Italia una radicale cancellazione dei diritti dei lavoratori.

Il 28 febbraio con il Comunicato n° 48 della Presidenza del Consiglio il Governo ha reso noto il Disegno di Legge “Deleghe al Governo in materia di semplificazione e codificazione (disegni di legge)”.
Da questo testo e in fattispecie dal paragrafo 7 si evince che il Governo, più che “semplificare”, intende azzerare una serie di capisaldi del Diritto del Lavoro. Siamo ben oltre il già negativo Jobs Act. Questa proposta è una vera e propria riforma “ungherese” del diritto del lavoro. Il riferimento principale per questa “semplificazione” del diritto del lavoro sarebbe il seguente:

” … si eliminano i livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti per l’adeguamento alla normativa europea e si prevede l’obbligo per l’amministrazione di rendere facilmente conoscibili e accessibili le informazioni e i dati in materia (oltre alla relativa modulistica), assicurando al contempo l’integrazione e lo scambio di dati tra le amministrazioni dello Stato e altri soggetti pubblici e privati.”

Concordo in pieno con quanto scrive sulla newsletter de Il Mulino Valerio De Stefano nell’articolo “La “deriva ungherese” del diritto del lavoro:

” Eliminare ogni disposizione che superi il minimo imposto dal diritto Ue significherebbe infatti regredire al diritto del lavoro degli anni Cinquanta, se non prima. Il diritto del lavoro Ue si limita a fissare minimi di trattamento che poi gli Stati più avanzati spesso modificano, aumentandoli. Ad esempio, la direttiva Ue sulla protezione delle lavoratrici madri prevede un congedo di maternità minimo di 3 mesi e un congedo obbligatorio di 2 settimane. La legislazione italiana prevede che il congedo obbligatorio sia di 5 mesi. Se il governo decidesse di “pareggiare” il diritto italiano con quello Ue, le lavoratrici italiane si vedrebbero ridotte le tutele in caso di maternità in maniera drastica.”

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Travail & Sécurité : numéro de février 2019

Numéro 802 de la revue Travail & Sécurité

Omniprésentes et indispensables à l’activité des entreprises, les machines peuvent être à l’origine d’accidents du travail et de maladies professionnelles tout au long de leur cycle de vie  : production, réglage, maintenance… Des risques à analyser et prendre en compte.

Discussion paper on fumigated containers – access various language versions

FONTE OSHA.EU 

The multi-language discussion paper explores the health risks that may occur when workers are exposed to fumigants and presents procedures and guidelines for safe practices when handling fumigated containers. It also gives an overview on legislation and relevant fumigants and how to measure them.

Read the discussion paper

Find also a report on the topic

Discover more on how to manage dangerous substances in the current Healthy Workplaces Campaign 

La Commissione Europea  interviene per proteggere meglio i lavoratori dalle sostanze chimiche cancerogene

05/04/2018

Fonte Commissione Europea

Commission takes action to better protect workers against cancer-causing chemicals

( Testo pubblicato dalla Direzione Occupazione, Affari Sociali e Inclusione Sociale della Copmmissione Europea – segue la traduzione in italiano del testo assistita da Google )

The Commission proposes to limit workers’ exposure to five cancer-causing chemicals, in addition to the 21 substances that have already been limited or proposed to be limited since the beginning of this mandate. Estimates show that today’s proposal would improve working conditions for over 1,000,000 EU workers and prevent over 22,000 cases of work-related illness.

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