Connessioni 4
31 ottobre 2023
fatti, eventi, report di ricerca e dati per capire meglio cosa succede nel campo della prevenzione e della salute negli ambienti di vita e di lavoro.
In questa puntata vi offriamo documentazione su:
– La salute e la pace; la guerra catastrofe di sanità pubblica
– La guerra, La speranza, La fine delle illusioni
– I costi della “non sicurezza”
– Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Storia, funzioni e responsabilità penale
– Brandizzo: qualche riflessione in ordine sparso
I focolai di guerra, il massacro di vite umane reso banale dalle rappresentazioni mediatiche a flusso continuo, gli effetti economici, ambientali e politici sulla vita quotidiana di milioni di persone, stanno distraendo le leadership dei paesi industriali dai compiti strategici di riduzione delle emissioni di carbonio in atmosfera.
L’articolo apparso su salute internazionale “La salute e la pace” di Pirous Fateh-Moghadam riporta con accuratezza le ragioni per cui ” Di fronte alle guerre combattute con moderni armamenti ed eserciti, la scelta pacifista risulta obbligata anche per chi non parte da una posizione di rifiuto categorico della violenza. L’unica opzione a disposizione, soprattutto per chi svolge una professione sanitaria è quindi quella dell’opposizione alle guerre, della prevenzione dei conflitti e della promozione della pace. La guerra è una catastrofe di sanità pubblica che va prevenuta o fermata il prima possibile nel caso sia già in atto.”
L’articolo di di Tiziano Bonazzi “LA GUERRA, LA SPERANZA, LA FINE DELLE ILLUSIONI” apparso sulla Rivista Il Mulino ci obbliga ad una riflessione che non ci assolve: ” …. Se intendiamo affermare ancora davanti a tutti i nostri autentici valori occidentali, occorre smettere di rifiutare la cosa più ovvia: che sono sempre stati avvinghiati al sangue …”
Da questa asserzione basata sulla storia il Prof.Bonazzi suggerisce che “se intendiamo difenderne il valore diminuendo quel sangue dobbiamo per prima cosa ammettere il loro essere parziali, il loro avere una storia e un presente non santi. Ci serve una sessione di autocoscienza, non brandire la spada di re Artù o quella dei Templari…..”
Nell’invito a leggere e ad approfondire i temi della pace e della guerra, verosimilmente avremo irritato qualche nostro lettore, tecnico tradizionale della prevenzione che pensa che questi temi esulino dalla materia della prevenzione, della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. Ci dispiace di avere dato fastidio ma chi scrive e fa vivere Diario Prevenzione pensa che non ci sia una pratica neutra della prevenzione che prescinda dai valori della dignità, dell’uguaglianza degli umani, della prevenzione dei conflitti armati. Per l’appunto pensiamo che la guerra è anche “una catastrofe di sanità pubblica che va prevenuta o fermata il prima possibile nel caso sia già in atto”.
Segnaliamo ora , per l’ attività quotidiana di prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro alcuni articoli importanti da leggere.
I costi della “non sicurezza” di Maurizio Mazzetti, un contributo importante con molti link di supporto;
Prosegue su DSL il dibattito in ambito giuridico sulla condanna del RLS. Su questo tema segnaliamo: ” Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Storia, funzioni e responsabilità penale” della Dott.ssa Alessandra Ingrao, ricercatrice t.d. di tipo B di Diritto del lavoro nell’Università di Milano.
Infine l’articolo :“Brandizzo: qualche riflessione in ordine sparso” di Federico Magrì da leggere per le riflessioni derivanti da una lunga esperienza sul campo come operatore tecnico della Prevenzione di una ASL piemontese.
Buona lettura.
——/ alla prossima /——
a cura di Gino. Rubini