“È orgoglioso di affidarsi al suo istinto piuttosto che a qualsiasi competenza, disdegna gli scienziati e il processo scientifico e non si lascia convincere da alcuna prova che non serva al suo programma. Ha fomentato disinformazione e cattiva informazione anche in momenti di crisi nazionale ed è a capo di un partito con palese antipatia verso le agenzie di sanità pubblica e chiari desideri di rimodellarle radicalmente”. (1)
La rielezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti il 5 novembre solleva profonde preoccupazioni su molti aspetti che riguardano la salute e la scienza. Sebbene vi sia un allarme più ampio sulle sue intenzioni apertamente autoritarie, il suo imminente ritorno alla Casa Bianca ha lasciato nella gran parte della comunità sanitaria un senso di timore e incertezza su cosa accadrà in futuro negli Stati Uniti e nel mondo.
La campagna di Trump ha fatto poche promesse, se non nessuna, sulla politica sanitaria, ma non ci si può fare illusioni sull’atteggiamento di Trump e sul suo approccio caotico nel governare. La Lancet Commission on Public Policy and Health in the Trump Era ha descritto il suo primo mandato come “singolarmente dannoso”. È orgoglioso di affidarsi al suo istinto piuttosto che a qualsiasi competenza, disdegna gli scienziati e il processo scientifico e non si lascia convincere da alcuna prova che non serva al suo programma. Ha fomentato disinformazione e cattiva informazione anche in momenti di crisi nazionale ed è a capo di un partito con palese antipatia verso le agenzie di sanità pubblica e chiari desideri di rimodellarle radicalmente. Robert F Kennedy Jr, che si dice avrà un ruolo consultivo di spicco sulla salute, se non una posizione di ministro, ha fatto molte affermazioni fuorvianti o false sulla salute e afferma che diversi dipartimenti della Food and Drug Administration (FDA) “devono andarsene”. Indebolendo i Centers for Disease Control and Prevention, i National Institutes of Health e la FDA si rischia di creare un vuoto scientifico per gli stati, per non parlare di altri paesi, che si affidano a queste agenzie per la guida, ma tale ostilità serve anche a minare ulteriormente la fiducia del pubblico nella scienza in un momento già fragile. Questi sono sviluppi gravi per una delle superpotenze scientifiche del mondo e possono solo danneggiare la salute e la medicina degli Stati Uniti. Il Senato, sebbene ora saldamente sotto il controllo repubblicano, deve fare il suo dovere per salvaguardare il benessere dei cittadini statunitensi respingendo candidati palesemente inadatti o non qualificati per posizioni di governo, incluso il capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani.
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