Adesso basta: zero infortuni sul lavoro adesso

FONTE ETUC.ORG 

 

 

 

La morte di oltre 30 lavoratori edili nei cantieri di tutta Europa negli ultimi quattro mesi dimostra l’urgente necessità di un’azione dell’UE per innalzare gli standard di sicurezza nel settore. 
 
L’ondata di incidenti mortali coinvolge molti lavoratori transfrontalieri e migranti, che sono più vulnerabili allo sfruttamento attraverso il subappalto, il lavoro non dichiarato o illegale e il falso lavoro autonomo.  

Secondo gli ultimi dati Eurostat, il numero di incidenti mortali nel settore edile è in aumento in tutta Europa, ma molti non vengono denunciati. 

Incidenti mortali nel settore edile da ottobre 2023:  

  • 21 febbraio 2024 – Paesi Bassi: due operai edili uccisi, altri gravemente feriti, in un incidente sul cantiere (incidente con una gru). 
  • 16 febbraio 2024 – Italia: quattro operai edili uccisi da un crollo in un cantiere a Firenze, molti altri sono rimasti feriti.   
  • 18 gennaio 2024 – Francia: uccisi due operai edili (crollo di un muro); Le statistiche francesi riportano in media 1 incidente mortale al giorno nel settore edile.  
  • Dicembre 2023 – Spagna: nove operai edili uccisi nel mese di dicembre, il doppio del numero del mese precedente.  
  • 11 dicembre 2023 – Svezia: cinque operai edili uccisi in un altro terribile incidente. Pochi giorni dopo, un altro operaio muore (incidente dell’ascensore di un cantiere).  
  • 30 ottobre 2023 – Germania: un drammatico incidente con il crollo di un’impalcatura nel pozzo di un ascensore ha ucciso quattro operai edili. 

Nella recente tragedia italiana, un lavoratore deceduto è italiano mentre gli altri sono lavoratori migranti provenienti dal Marocco e dalla Tunisia. Datori di lavoro senza scrupoli, pratiche non responsabili di subappalto e distacco, scarsa attenzione alle norme di sicurezza, mancanza di formazione, difficoltà di comunicazione chiara, ispezioni insufficienti.

Queste tragedie dimostrano la necessità di istituire un fondo speciale per sostenere le famiglie dei lavoratori migranti morti in incidenti.  

La Confederazione europea dei sindacati (CES) e la Federazione europea dei lavoratori dell’edilizia e del legno hanno inoltre chiesto ai responsabili politici europei e nazionali di intraprendere le seguenti azioni:  

  • Statistiche nazionali e comunitarie sugli infortuni sul lavoro, compresi i decessi; dettagliate per settore, e con particolare attenzione ai lavoratori distaccati e mobili; 
  • Limitare il subappalto e garantire la responsabilità solidale lungo tutta la catena. Vogliamo posti di lavoro diretti e di qualità; 
  • Vietare alle agenzie e ad altri intermediari il distacco in edilizia; 
  • Luoghi di lavoro sicuri e sani per tutti i lavoratori attraverso il rigoroso rispetto della normativa UE-SSL; 
  • Pratica rigorosa della formazione in materia di SSL per tutti i lavoratori edili e formazione specifica per professioni come ponteggi o operatori di gru – verso standard minimi europei per questa formazione; 
  • Facilitare e sostenere il lavoro degli ispettori del lavoro;  
  • Un fondo di sostegno finanziario per assistere i lavoratori distaccati e migranti e le loro famiglie, compresi i cittadini di paesi terzi, in caso di incidenti mortali, lesioni gravi e malattie professionali; 
  • Soluzioni digitali per identificare e monitorare in tempo reale la presenza di lavoratori dipendenti e autonomi nei cantieri (check-in/-out) e con accesso in tempo reale ai dati per gli ispettorati del lavoro; 
  • I clienti pubblici per dare l’esempio. I cantieri finanziati con fondi pubblici dovrebbero disporre e applicare i più elevati standard di salute e sicurezza. Dovrebbero avere regole rigorose per processi di appalto socialmente responsabili e progressisti, anche per garantire che il denaro pubblico vada alle organizzazioni che rispettano i diritti dei lavoratori e dei sindacati, che negoziano con i sindacati e i cui lavoratori sono coperti da contratti collettivi.  

Il segretario generale della FETBB, Tom Deleu, ha dichiarato:

“Il tempo delle azioni simboliche è passato da tempo. L’Unione europea deve dare una mano ai lavoratori. La libera circolazione dei servizi e la libera circolazione delle imprese non potranno mai essere più importanti della protezione della vita e dei mezzi di sussistenza dei lavoratori. Dobbiamo regolamentare il mercato interno in modo più forte. Dobbiamo limitare il subappalto. Serve un Protocollo di Progresso Sociale”. 

Il segretario generale della CES, Esther Lynch, ha dichiarato:

“Nessuno dovrebbe mettere a rischio la propria vita per guadagnarsi da vivere. Le morti sul lavoro colpiscono anche intere famiglie. È giunto il momento di responsabilizzare i datori di lavoro e di eliminare gli abusi nelle catene di subappalto. I lavoratori chiedono azioni urgenti per rendere zero le morti sul lavoro e a causa del lavoro una realtà”.  

Muore operaio di 23 anni schiacciato da materiale di scavo

Fonte Collettiva.it

 

27 febbraio 2024

Il decesso nel foggiano, alla periferia di Stornara. Nella provincia nel 2023 una media di 12 denunce di infortunio al giorno e 15 morti

Un giovane operaio di 23 anni è morto sul lavoro alla periferia di Stornara nel Foggiano. Stando alle prime notizie l’operaio era impegnato in lavori per la messa in opera di un impianto di irrigazione quando sarebbe stato travolto e schiacciato dal materiale accumulato sul bordo dello scavo. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e carabinieri che stanno facendo verifiche per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

SCONCERTO E INDIGNAZIONE DELLA CGIL FOGGIA

La Camera del Lavoro di Foggia, assieme alle categorie provinciali dei lavoratori dell’edilizia – Fillea – e dell’agricoltura – Flai – esprimono sconcerto e indignazione per l’ennesima vittima sul lavoro in Capitanata, a meno di una settimana dallo sciopero di due ore indetto nei settori delle costruzioni e della metalmeccanica a livello nazionale dopo il tragico crollo nel cantiere di Firenze che ha causato la morte di cinque operai.

“Non si può morire a 23 anni, non si deve morire di lavoro, di lavoro c’è bisogno per vivere”, affermano i segretari generali Gianni Palma (Cgil), Savino Tango (Fillea) e Giovanni Tarantella (Flai). “Alla famiglia del giovane Francesco Albanese, deceduto in agro di Stornara, va il nostro cordoglio. Attendiamo che gli organi preposti accertino le condizioni di lavoro, sicurezza e rispetto delle norme nel cantiere, ma non possiamo assistere inermi a una strage. Serve cultura della responsabilità, serve formazione, serve prevenzione”.

“Nel 2023 sono state 4.308 le denunce di infortunio all’Inail in provincia di Foggia, una media di 12 al giorno. Gli incidenti mortali sono stati 15. Tutto questo avviene mentre il Governo predispone misure inadeguate sul versante della sicurezza, con gli organici degli enti ispettivi ridotti all’osso e un numero di aziende controllate annualmente irrisorio.

Il Rapporto Ambiente SNPA 2023 ( Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale ).

Il 21 febbraio è stato presentato il Rapporto Ambiente 2023 di SNPA, che analizza lo stato delle cose in Italia in materia di energia da fonti rinnovabili, gestione dei rifiuti, qualità dell’aria, biodiversità e altro. Divisa in 21 punti, l’analisi presentata è utile per il monitoraggio degli obiettivi fissati dal Green Deal europeo per il 2030.

E’ possibile scaricare il file del Rapporto Ambiente SNPA 2023 . clicca QUI