Studio esclusivo dell’UE sulla salute mentale sul lavoro: quasi 2 casi su 10 di depressione sono direttamente attribuibili allo stress lavorativo

 

Fonte ETUI

Un progetto di ricerca finanziato dall’ETUI è riuscito, per la prima volta, a stimare in Europa (35 paesi analizzati), il numero di casi e decessi per depressione e malattie cardiovascolari che possono essere direttamente attribuiti all’esposizione al lavoro psicosociale.

Questa nuova ricerca conferma che l’esposizione ai rischi psicosociali sul lavoro è alla base di alcune patologie, come la depressione e le malattie coronariche. Lo studio si è concentrato su cinque rischi psicosociali sul lavoro chiaramente identificati nella letteratura scientifica: tensione lavorativa, squilibrio impegno-ricompensa, insicurezza lavorativa, orari di lavoro lunghi e bullismo .

Leggi tutto

Segnalazioni. Revue Hygiène et sécurité du travail : numéro 272

Parution du numéro du 3e trimestre 2023 de HST

Le numéro 272 d’Hygiène et sécurité du travail (HST), la revue technique de l’INRS, est en ligne. A découvrir notamment dans cette édition : un dossier consacré aux poudres et poussières, en particulier celles « sans effets spécifiques », qui peuvent entraîner des risques importants pour les travailleurs – notamment dans les secteurs où sont présentes des poudres dans les procédés, ou bien issues du travail mécanique de matériaux solides.

Per leggere la Rivista  INRS clicca QUI 

I dati Inail su infortuni e malattie professionali. Qualche irriverente riflessione

Fonte : Il Manifesto in rete che ringraziamo

come ringraziamo l’Autore:  Maurizio Mazzetti

E’ noto che la quasi totalità dei dati su infortuni e malattie professionali in Italia è di fonte INAIL, cioè dell’ente pubblico che gestisce la relativa assicurazione obbligatoria. La banca dati statistica INAIL (QUI) è invero estremamente ricca, sia di elaborazioni, sia dei dati elementari, i cosiddetti open data (magari pronunciati all’inglese da chi vuol darsi un tono, dimenticando o ignorando che il vocabolo data – dati – è, letteralmente, latino).

Ogni anno, peraltro, più o meno poco prima della giornata nazionale dedicata alle vittime del lavoro, giornata che cade nella seconda domenica di ottobre, l’INAIL stesso presenta una relazione annuale sui dati definitivi dell’anno precedente, in pompa più o meno magna (ma almeno il Ministro del Lavoro, o comunque chiamato il Ministero, è presente, talvolta hanno assistito anche altre autorità). Ed è quel che è avvenuto anche quest’anno lo scorso 04 ottobre; per chi fosse interessato alla Relazione integrale, con relative tabelle, interviste ecc. rinvio alla pagina (QUI)

Riporto invece qui una sintesi dei contenuti, presa di peso dalla pagina sopraindicata, relativamente ai meri dati numerici; farò poi qualche commento.

“….  Nel 2022 sono stati denunciati all’Inail 703.432 infortuni sul lavoro, circa 139mila in più rispetto agli oltre 564mila del 2021 (+24,6%). L’aumento è dovuto sia ai contagi professionali da Covid-19, passati dai 49mila del 2021 ai 120mila del 2022, sia agli infortuni “tradizionali”, che hanno fatto registrare un incremento di oltre il 13%. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 429.004, in aumento del 18,2% rispetto ai 363.074 dell’anno precedente. Circa il 15% è avvenuto “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.

Leggi tutto

Belgio: FPS Economy pubblica uno strumento per l’analisi dei rischi psicosociali

 

Fonte: Etui.org

Il Servizio pubblico federale belga (SPF) per l’occupazione, il lavoro e il dialogo sociale ha sviluppato un metodo basato su questionari che consente ai datori di lavoro di effettuare un’analisi dei rischi psicosociali in modo indipendente.

Una politica di prevenzione segue uno schema prestabilito, che parte dall’inventario e dall’analisi dei rischi presenti sul luogo di lavoro. In base alla natura delle attività svolte e ai rischi specifici da controllare, il datore di lavoro dovrà poi determinare le misure preventive da adottare nella propria azienda. In questo contesto, il questionario sviluppato dall’FPS Occupazione può essere utilizzato per identificare e valutare una categoria di rischio molto specifica: i rischi psicosociali.

Basato sul noto modello “ Domande lavorative – Risorse ”, il questionario sonda le richieste che il lavoro pone all’individuo e le risorse messe a disposizione dall’azienda. Secondo il modello, il lavoro sarà fonte di stress per l’individuo quando c’è uno squilibrio tra richieste e risorse – e più precisamente quando le richieste di lavoro superano le risorse dell’individuo. Le richieste e le risorse riguardano l’organizzazione del lavoro, il contenuto del lavoro, le condizioni di lavoro, le condizioni di vita lavorativa e le relazioni interpersonali sul lavoro.

Leggi tutto