Umbria, operaio muore schiacciato da una massa di terra

Marco Merlini

Fonte:  Collettiva  

L’uomo, 50 anni, è finito nello scavo al quale stava lavorando. “Ennesima vita spezzata” hanno commentato i sindacati. Nella regione 25 morti al 30 novembre 2023

 

CGIL, CISL, UIL: “ENNESIMA VITA SPEZZATA”

 

Per i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’UmbriaMaria Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari, “il 2024 si apre nel peggiore dei modi. Dopo il terribile 2023, nel quale nei primi 11 mesi si sono registrate 25 morti certificate dall’Inail in Umbria, ecco già una nuova vittima del lavoro, a Valfabbrica, l’ennesimo episodio di una mattanza che va avanti senza soluzione di continuità e che dobbiamo fermare”.

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2024 È tempo di pesca “SICURA”

 

Un calendario 2024 che contiene un vademecum per la sicurezza del lavoro di pesca in mare. Pensiamo sia utile renderlo disponibile al maggior numero di pescatori possibili. Chiediamo ai lettori e alle lettrici di Diario Prevenzione di contribuire alla massima diffusione.

Per scaricare il file pdf del vademecum clicca   QUI 

Una nuova indagine mostra che la salute mentale dei lavoratori europei è sempre più a rischio

 

Fonte ETUI

Telus Health, un fornitore di servizi tecnologici sanitari con sede in Canada, ha condotto un sondaggio mondiale  sulle tendenze nella salute mentale degli adulti occupati. Il rapporto Europa  evidenzia un declino della salute mentale dei lavoratori europei, con il 38% dei lavoratori ad alto rischio di problemi di salute mentale. 

Il rapporto europeo si concentra su sei Stati membri: Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Polonia e Italia. Per ciascun paese, l’indagine calcola un indice di salute mentale (MHI) basato su diversi indicatori. Tra ottobre e aprile 2023, la salute mentale dei lavoratori è diminuita in Paesi Bassi, Germania, Italia e Spagna. I Paesi Bassi hanno registrato il calo più marcato e rimangono il punteggio più favorevole sulla salute mentale (69,0) rispetto ad altri paesi nel rapporto. Pur in leggero miglioramento, la Polonia continua ad avere il punteggio più basso (55,5), seguita da Spagna (57,1) e Italia (58,4). 

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Progettare la lotta politica per la sanità pubblica (prima parte)

Riprendiamo da  Dinamopress questo importante saggio che contribuisce a capire meglio la storia, gli assalti esterni e le criticità  interne del SSN da affrontare per invertirne  la rotta  di destrutturazione e declino. Ringraziamo Dinamopress e l’autore  Luca Negrogno  .  

Fonte Dinamopress 

Autore: Luca Negrogno

In occasione del centenario della nascita di Giulio Maccacaro, medico tra i fondatori di Medicina Democratica, pubblichiamo la prima parte di questo saggio sulle prospettive politiche delle lotte sociali e il Servizio Sanitario Nazionale

Osservare il Servizio Sanitario Nazionale nel rapporto con le lotte sociali permette di considerarne la nascita, le funzioni e le trasformazioni all’interno di un framework complesso, capace di illuminare le dimensioni materiali, culturali e istituzionali sulle quali è maggiormente necessario intervenire per invertire la rotta della sua destrutturazione. Oggi che «il Ssn si trova al centro della più perfetta delle tempeste, la più grave dalla sua istituzione», come scrivono Chiara Giorgi e Francesco Taroni, la ricerca sul quadro storico e concettuale in cui si sono svolte le lotte necessarie per la sua istituzione, sui controversi processi della sua gestione istituzionale e sugli “assalti” reazionari orientati alla sua distruzione (così li ha recentemente indicati Nerina Dirindin – e noi accettiamo solo momentaneamente tale definizione in quanto rischia di porne l’origine esclusivamente all’esterno del sistema, oscurando quanta parte della destrutturazione reazionaria sia emersa dalle stesse contraddizioni interne della sua lacunosa gestione istituzionale) risulta necessario in primo luogo per evitare che la crisi di questa fondamentale istituzione di civiltà venga avvertita come una imponderabile fatalità, rispetto alla quale sia impossibile, inutile o insensato opporsi.

Obiettivo delle lotte attuali dovrebbe essere infatti rivitalizzare la pensabilità e la credibilità dell’ipotesi di un Servizio Sanitario Nazionale di fronte alle avversità date sia dalla modificazione delle caratteristiche strutturali del contesto sociale (epidemiologiche, demografiche, tecnologiche), sia dalla situazione geopolitica e dalle trasformazioni della governance sovranazionale – con le loro significative conseguenze sulle condizioni macroeconomiche e culturali su cui la possibilità di un servizio sanitario universalistico si basa (la caduta in disgrazia della redistribuzione della ricchezza verso il basso e della tassazione progressiva dei redditi, in primo luogo).

Osservato da una visuale che voglia coglierne l’incrocio strutturale con le lotte sociali, il Servizio Sanitario Nazionale appare come un’istituzione il cui senso è inscritto nelle logiche dell’azione pubblica e risente delle sue trasformazioni. Esso va letto cioè sul terreno di una costante dialettica tra spinte dal basso, rivolte alla socializzazione del lavoro riproduttivo, e tentativi di appropriazione privatistici, la cui interazione e il cui relativo equilibrio danno luogo a processi costituenti –- da cui derivano specifiche configurazioni istituzionali – costantemente contesi tra innovazioni progressiste e resistenze reazionarie. Come hanno messo in luce i recenti lavori di Chiara Giorgi (20212023), il modo in cui si sono evolute la struttura, le funzioni e le articolazioni del servizio sanitario stesso, le diverse composizioni delle soggettività che vi hanno agito, anche all’interno di una dialettica conflittuale, le sintesi momentanee, gli accomodamenti e le divaricazioni venute in essere tra loro, i risultati e i limiti della loro azione (nella mutevolezza dei contesti storici: vale a dire lungo le diverse fasi della sua istituzione, del suo malgoverno, dei suoi svariati tentativi di razionalizzazione) costituiscono un oggetto d’analisi che è necessario delineare unitariamente, al fine di osservare efficacemente gli attuali elementi di crisi e le possibilità di contribuire al loro superamento con l’azione politica.

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Vero coraggio politico

 

Image by Gary Bembridge, Creative Commons Attribution 2.0

Fonte Znetwork che ringraziamo

9 gennaio 2024

Questo sarà un post breve, ma questo pomeriggio a Londra è successo qualcosa di importante che immagino non verrà riportato in America: qualcosa di coraggioso e con implicazioni reali.

Forse ricorderete che qualche settimana fa ho  scritto che l’accordo internazionale del mese scorso secondo cui era giunto il momento di “abbandonare i combustibili fossili nei sistemi energetici, in modo giusto, ordinato ed equo” significava che non era più intellettualmente difendibile per consentire alle nazioni di consentire l’espansione dell’industria del petrolio e del gas.

Stamattina Chris Skidmore, deputato conservatore ed ex segretario all’Energia nel governo Tory,  ha annunciato  le sue dimissioni dal Parlamento. Perché? Perché la prossima settimana il governo, guidato da Rishi Sunak, cercherà di aprire il Mare del Nord a una nuova enorme ondata di trivellazioni di petrolio e gas. È come se un senatore repubblicano dicesse: “Non mi ricandiderò perché il mio partito è diventato una filiale dell’industria dei combustibili fossili”. Ciò non accadrà, temo, ma è successo in Gran Bretagna, e nel modo più esplicito. Come ha sottolineato Skidmore nella sua  lettera di dimissioni :

Le decisioni prese alla COP28 il mese scorso hanno messo in moto la transizione globale verso l’abbandono dei combustibili fossili . Mentre continua la crescita esponenziale dell’energia rinnovabile e pulita, mentre cerchiamo di ridurre la nostra domanda di energia per i combustibili fossili attraverso l’adozione di una migliore efficienza energetica negli edifici e nell’industria, mentre l’adozione dell’elettricità sostituisce i combustibili fossili, non c’è motivo di  sostenere per aumentare la produzione di combustibili fossili in un momento in cui gli investimenti dovrebbero essere fatti altrove , nelle industrie e nelle imprese del futuro, e non del passato.

Ha continuato dicendo

Man mano che i combustibili fossili diventano sempre più obsoleti, l’espansione di nuove licenze per petrolio e gas o l’apertura di nuovi giacimenti petroliferi non farà altro che creare risorse non recuperabili del futuro, danneggiando le comunità locali e regionali che dovrebbero invece essere supportate nella transizione delle loro competenze e competenze verso l’energia rinnovabile e pulita.

E questo:

Il disegno di legge che sarà discusso la prossima settimana  non ottiene altro che inviare un segnale globale che il Regno Unito si sta allontanando sempre più dai suoi impegni climatici. Non possiamo aspettarci che altri paesi eliminino gradualmente i loro combustibili fossili mentre allo stesso tempo noi continuiamo a rilasciare nuove licenze o ad aprire nuovi giacimenti petroliferi.  È una tragedia che al Regno Unito sia stato permesso di perdere la propria leadership sul clima, in un momento in cui le nostre imprese, industrie, università e organizzazioni della società civile stanno fornendo leadership e competenze di prima classe a così tante persone in tutto il mondo, ispirando un cambiamento in meglio.

 

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Avviato il biomonitoraggio Pfas a Spinetta Marengo, nell’area dello stabilimento Solvay

Fonte : Sicurezzaelavoro che ringraziamo 

di Loredana Polito

Dopo l’autorizzazione del 21 dicembre 2023 da parte del Comitato Etico dell’Aou Maggiore della Carità di Novara, sono finalmente stati avviati i contatti per procedere al biomonitoraggio umano nell’area di Spinetta Marengo (Alessandria) dove sorge lo stabilimento della Solvay, per verificare la presenza di sostanze perfluoroalchilate (Pfas) nel sangue di un campione di popolazione potenzialmente a rischio.

Lo ha confermato la Regione Piemonte, che sta promuovendo lo studio clinico insieme all’Asl di Alessandria, concentrandosi sulle persone che vivono oppure operano all’interno dell’area già oggetto di un monitoraggio sugli alimenti, in particolare uova, latte e vegetali.

Sarà inizialmente coinvolto un campione di un centinaio di persone, alle quali, su base volontaria e gratuita, sarà effettuato un prelievo di sangue, seguito dalla somministrazione di uno specifico questionario per la raccolta di informazioni relative a variabili demografiche (età, genere, residenza, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza), storia abitativa e occupazionale e abitudini alimentari.

L’obiettivo è acquisire maggiori conoscenze sugli effettivi livelli di esposizione della popolazione ai Pfas al fine di migliorare le procedure di prevenzione.

Le analisi dei campioni di sangue saranno effettuate dal Laboratorio di Tossicologia e Epidemiologia Industriale – Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, della Città della Salute di Torino, presso il Cto.

Gli esiti saranno disponibili tra fine febbraio e inizio marzo 2024 e l’Asl provvederà a comunicarli ai partecipanti, che potranno poi valutare – sulla base dei valori riscontrati e secondo quanto previsto dal protocollo di studio – l’eventuale necessità di approfondimenti diagnostici e presa in carico sanitaria.

«Subito dopo il via libera del Comitato etico di due settimane fa e già prima della fine dell’anno si sono svolti gli incontri tecnici necessari a partire immediatamente con le analisi – affermano il governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – e l’obiettivo è di avere al più presto i risultati per approfondire la situazione e attivare tutte le misure di prevenzione e presa in carico sanitaria necessarie a dare massima tutela alla popolazione di questo territorio».

«Ci auguriamo – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – che si faccia al più presto chiarezza sulla vicenda e che, in seguito, si valutino anche eventuali responsabilità per i possibili danni riscontrati. Continueremo a monitorare la situazione e siamo disponibili ad assistere la popolazione attraverso il nostro Sportello legale gratuito per offrire supporto e valutare eventuali azioni da intraprendere (sportello@sicurezzaelavoro.org)».

A Spinetta Marengo è attiva dal 1915 un’importante fabbrica chimica fondata da imprenditori locali, che, nel 2002, dopo numerosi passaggi di proprietà, è stata acquisita dalla multinazionale belga Solvay. Qui, in uno spazio di 130 ettari dove lavorano circa mille persone, vengono prodotti polimeri fluorati. Si tratta di un’attività che ha richiesto o richiede l’impiego di Pfas, a catena lunga come l’Adv 7800 e a catena corta come il C604, brevettato dalla stessa Solvay e considerato di ‘nuova generazione’, nato per sostituire il vecchio e fuoriuscito Pfoa, classificato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro «possibilmente cancerogeno».

Celandosi dietro alla tutela della proprietà intellettuale, la società non fornisce gli standard analitici del C604, ma una ricerca delle Università di Padova e Bologna, riportata dal giornale il Manifesto, avrebbe «comunque dimostrato come anche questo alteri i processi biologici di organismi marini sentinella quali le vongole veraci».

A questi problemi si aggiunge la rilevazione nel 2008 da parte dell’Arpa di una contaminazione da cromo esavalente nelle falde acquifere della zona.

 

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Per una consulenza legale gratuita su salute, sicurezza e diritti sul lavoro, scrivere a sportello@sicurezzaelavoro.org

L’accordo COP28 salva le chiacchiere diplomatiche, ma non il clima

 

Fonte ETUI  che ringraziamo

Il  controverso vertice COP28 di Dubai si è concluso con il consueto  compromesso diplomatico che alcuni salutano come “storico” e “l’  inizio della fine dell’era dei combustibili fossili”, mentre altri sottolineano le “promesse vuote”, le scappatoie e i “greenwashers” (come cattura e stoccaggio del carbonio) nel testo finale. Niente di nuovo sotto il sole, ecco. 

Naturalmente, si potrebbe sostenere che il tabù di menzionare i combustibili fossili come problema sia stato finalmente superato, ma la frase “transizione” nel testo finale non è certamente così forte come la frase “eliminazione graduale” dell’UE e di altri paesi. i paesi desiderati in primo luogo. 

Anche se il phasing out fosse stato incluso nelle conclusioni, cosa avrebbe significato per il VERO elefante nella stanza – gli stili di vita “eccessivi” della maggior parte delle persone nei paesi sviluppati e, in particolare, l’impatto ecologico del “modo in cui della vita” dell’1% più ricco?

Per un’ampia copertura dei risultati del vertice sul clima di quest’anno, leggi questo lungo articolo  di Carbon Brief .

Quello che pensa veramente il presidente della COP28 Al Jaber riguardo all’accordo ottenuto può essere trovato in questo  articolo del The Guardian .

Per una visione più sfumata sulla complessità di “lasciarsi alle spalle i combustibili fossili”, leggi questa interessante  analisi del giornalista di Byline Times Nafeez Ahmed .

Inail. L’esperto in radioprotezione e il servizio di prevenzione e protezione: punti di contatto tra il d.lgs. 81/2008 e il d.lgs. 101/2020 per la realizzazione di una sinergia operativa

Fonte Inail

Scopo del documento è fare capire ai radioprotezionisti perché – fra le proprie competenze – la conoscenza del d.lgs. 81/08 non possa essere trascurata, ed ai responsabili ed addetti del servizio di prevenzione e protezione perché la radioprotezione non debba essere semplicemente considerata quale materia delegata ad altro “specialista”

Immagine L’esperto in radioprotezione e il servizio di prevenzione e protezione: punti di contatto Tra il d.lgs. 81/2008 e il d.lgs. 101/2020 per la realizzazione di una sinergia operativa

Il risultato atteso è quello di contribuire allo sviluppo di una cultura della sicurezza che risulti più circolare, inclusiva, sinergica, e nella quale siano evidenti i diversi ambiti interferenziali nei quali l’adozione di un “gioco di squadra” si ponga, non tanto come opportunità, quanto, piuttosto, come irrinunciabile necessità.

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

La crescente ondata di ansia climatica: le azioni degli psichiatri

Fonte DORS.IT che ringraziamo 

a cura di Rita Longo

L’indagine nazionale statunitense “Climate Change in the American Mind: Beliefs and Attitudes“, i cui risultati sono stati pubblicati sottoforma di Report a febbraio 2023 (https://climatecommunication.yale.edu/publications/climate-change-in-the-american-mind-beliefs-attitudes-december-2022/), ha rilevato che il 64% della popolazione dichiarava di sentirsi “alquanto preoccupato” rispetto al surriscaldamento globale, e il 27% di dichiarava “molto preoccupato”. Inoltre, 1 americano su 10 asseriva di aver avuto sintomi ansiosi e/o depressivi collegati al cambiamento climatico, che li aveva spinti a cercare aiuto dal punto di vista emozionale e supporto sociale.

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Notizie internazionali su amianto dal Segretariato per la messa al bando .

Fonte Ibasecretariat 

Deja vu

La Raymond Croze, una nave della compagnia francese di telecomunicazioni inviata in Turchia per essere smantellata, è motivo di preoccupazione sin dal suo arrivo nella provincia di Smirne l’anno scorso. La popolazione locale, i politici e gli attivisti ricordano il furore internazionale causato dal progetto di smaltimento della nave brasiliana São Paulo ad Aliağa due anni fa. Uno dei problemi con entrambe le navi era la presenza di materiale contenente amianto a bordo. Dopo che le autorità turche hanno revocato il permesso di sbarco, la São Paulo è stata rimandata in Brasile. Dopo aver vagato senza meta al largo della costa per molti mesi, fu finalmente affondata dalla Marina brasiliana. Vedi: Aliağa’da bitmeyen sorun, ‘Raymond Croze’ asbestli mi? [Il problema infinito ad Aliağa: ‘Raymond Croze’ contiene amianto?].

Vittoria legale per il macchinista

5 gennaio 2024

Una decisione storica della Corte d’Appello di Roma ha ampliato l’accesso al risarcimento per i dipendenti feriti da amianto di ATAC SpA, una società italiana di proprietà pubblica che gestisce il sistema di trasporto pubblico di Roma. Il Tribunale ha condannato l’INPS a riconoscere la richiesta di prepensionamento avanzata da Giancarlo Musilli, ex macchinista dell’ATAC, affetto da placche pleuriche e fibrosi polmonare causate da esposizioni ad amianto sul posto di lavoro. Vedi: Caso Musilli in ATAC, dipendente esposto all’amianto vince causa contro l’INPS per il prepensionamento .

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Il Network Italiano di Evidence Based Prevention (NIEBP)

il Network Italiano di Evidence Based Prevention (NIEBP) è una rete di centri di ricerca e documentazione che coopera per dare supporto alle attività di prevenzione e promozione della salute in Italia.
Per questo scopo è stato realizzato un repertorio fruibile sul web che raccoglie le sintesi delle revisioni sistematiche e degli interventi sui temi del piano nazionale della prevenzione 2020-2025 (PNP).

Comunicato stampa NIEBP

Per scaricare il Comunicato in formato pdf  clicca QUI 

Visita il sito  NIEBP.COM 

La crisi della vergogna: il ritorno della sifilide

Fonte Lavoro e Salute 

Nel 2020 l’Oms ha registrato 7,1 milioni di casi nella fascia d’età 15-49 anni: un segnale d’allarme sulla crisi dei sistemi sanitari di tutto il mondo.

La rubrica di Nicoletta Dentico

Tratto da Altreconomia 266 — Gennaio 2024

Sono da poco trascorsi quarant’anni -era il primo dicembre 1983- dall’identificazione del virus dell’immunodeficienza umana (Hiv) e occorre prendere atto che la memoria collettiva su questo patogeno è sbiadita in fretta. La stessa considerazione vale per una malattia piuttosto sconosciuta, la sifilide: ai più sembra consegnata alla storia, ma secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è la terza infezione a trasmissione sessuale (Its) più diffusa al mondo dopo clamidia e gonorrea.

Causata dal batterio “Treponema pallidum”, la sifilide ha fatto la propria comparsa verso la fine del 1400 e si è guadagnata una certa reputazione letteraria come “mal francese”. Il forte incremento dei contagi negli ultimi anni ha destato preoccupazione su scala globale. Nel 2020, l’Oms ha registrato 7,1 milioni di casi nella fascia d’età tra i 15 e i 49 anni, con indici di prevalenza in Canada (le infezioni sono aumentate del 389% in dieci anni), Stati Uniti, Australia, Brasile e Regno Unito, dove nel 2022 si è registrato il picco di contagi più alto dal secondo dopoguerra.

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(Geo)politica: il nucleare, un’energia antidemocratica e neocoloniale

Fonte : Réseau Sortir du nucléaire che ringraziamo

[ la traduzione è stata effettuata con google translator, per un uso professionale o di studio raccomandiamo di fare riferimento al testo alla fonte ]

Articolo pubblicato il 29 dicembre 2023

Se nessuna tecnologia può essere definita neutrale, questa affermazione è ancora più vera per l’energia nucleare. Pericoloso, complesso, strettamente legato a quello militare, richiedendo l’estrazione di notevoli quantità di minerali, l’uso dell’atomo comporta implicazioni politiche in varia misura, sia che avvenga negli stati democratici che sotto regimi autoritari. Una breve panoramica internazionale.

Lo stato nucleare: antidemocratico, abile nella segretezza e nella repressione

Anche negli stati democratici, lo sviluppo nucleare è stato generalmente avviato senza previo voto parlamentare e sulla base del fatto compiuto. In un certo numero di casi, tra i paesi nucleari “veterani” (Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e perfino Svizzera), il programma nucleare civile affondava le sue radici nel desiderio, successivamente concretizzato o meno, di dotarsi della bomba.

Nel 1977, nella sua opera Der Atomstaat (Lo Stato atomico), lo scrittore austriaco Robert Jungk analizzò che l’energia nucleare richiede un potere politico forte e centralizzato, anche di polizia, per poter gestire i rischi legati al suo utilizzo (furto di sostanze radioattivo, attentato, spionaggio…). Lo sviluppo dell’energia nucleare è quindi andato di pari passo con una cultura della segretezza, in misura diversa a seconda dei paesi. In Francia, i funzionari eletti non vengono informati del passaggio di convogli di rifiuti radioattivi attraverso i loro comuni. In Russia e Kazakistan, intere città che ospitano complessi nucleari mancano da tempo dalle mappe . Alcuni sono ancora chiusi ai non residenti.

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“Le Prospettive del Medico del Lavoro: 
 Salute e Lavoro oltre il Giudizio di Idoneità.” Aula Magna Clinica del Lavoro – Via Francesco Sforza 35, Milano lunedì 29 gennaio 2024 ore 9:00-17:00

LocandinaProspettiveMedicoLavoro2024

CIIP con Policlinico di Milano è lieta di annunciare il seminario:

“Le Prospettive del Medico del Lavoro:
Salute e Lavoro oltre il Giudizio di Idoneità.”
Aula Magna Clinica del Lavoro – Via Francesco Sforza 35, Milano
lunedì 29 gennaio 2024 ore 9:00-17:00

Seminario gratuito in modalità in presenza ed online.

Per scaricare la locandina clicca QUI

Fonte Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP)

 

Le storie climatiche più promettenti del 2023 (… con moderato ottimismo … nde )

Fonte Znetwork che ringraziamo

 

Immagine di Creative Commons Attribuzione 3.0

Scrivere e leggere sul cambiamento climatico può essere triste. 

Sicuramente hai letto le stesse storie che abbiamo fatto quest’anno. Il 2023 è stato  l’anno più caldo  mai registrato. La COP 28 è stata  invasa e corrotta  dai lobbisti dei combustibili fossili. La produzione di petrolio e gas continua  a crescere . 

Ma il momento attuale in cui viviamo è complicato perché, sebbene ci sia così tanto di cui disperare, ci sono anche innumerevoli segnali di progresso climatico. Come ha detto l’anno scorso la scienziata del clima Kate Marvel   a David Wallace-Wells del New York Times: “Viviamo in un mondo terribile e viviamo in un mondo meraviglioso”. 

Non è una contraddizione affermare che il 2023 è stato sia uno degli anni peggiori per il nostro futuro climatico sia uno dei migliori, un anno pieno di ragioni per disperare e pieno di segnali di speranza. 

Per inaugurare il nuovo anno, vorremmo riflettere su alcuni dei segnali di progresso climatico che abbiamo visto nel 2023. Ecco 17 storie di speranza che potresti aver perso quest’anno.

La diffusione globale delle energie rinnovabili è aumentata

Gli Stati Uniti hanno installato quasi 33 GW di energia solare

Nel 2023, gli Stati Uniti hanno aggiunto   alla rete quasi 33 GW di nuova capacità solare . Si è trattato dell’espansione più grande mai vista in un solo anno – e un balzo di circa il 50% rispetto al 2022. Anche il settore residenziale, che   quest’anno  ha dovuto affrontare numerose sfide , è cresciuto del 12%.

La maggior parte della crescita della capacità solare è derivata da progetti su scala industriale. Gli sviluppatori hanno aggiunto circa 20 GW di energia solare su scala industriale nel 2023, in aumento di quasi il 100% rispetto all’anno precedente. 

La Cina è sulla buona strada per raggiungere in anticipo il suo obiettivo di rinnovabili entro il 2030

La crescita delle energie rinnovabili sta decollando anche in Cina. Secondo un recente rapporto del Global Energy Monitor , il Paese è sulla buona strada per raggiungere il suo ambizioso obiettivo di energia rinnovabile entro il 2030, ovvero costruire 1.200 GW di capacità rinnovabile, cinque anni prima del previsto   .

 

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Anche i minori e le minori sono vittime della violenza di genere

 

Fonte DORS che ringraziamo 

a cura di Marina Penasso

A fare le spese delle violenze di genere sono in molti casi anche bambini e ragazzi che vivono nel nucleo familiare.

Le violenze verbali e quelle fisiche generano nei figli inquietudine, ansia, aggressività, comportamenti adultizzati di accudimento verso i familiari, disturbi del sonno.

Nei casi di femminicidio, queste gravi conseguenze culminano in una situazione ancora più estrema e drammatica. Con il bambino che resta solo, traumatizzato, orfano della madre e con il padre in carcere, talvolta suicida.

Il trauma si accompagna a difficoltà materiali, sociali, economiche. Per questo motivo la legge 4 del 2018 ha introdotto una serie di tutele e previsioni di garanzia per gli orfani di crimini domestici.

Molte delle previsioni normative sono finalizzate a tutelare la condizione materiale degli orfani di crimini domestici. Come il patrocinio a spese dello stato, sia nel processo penale che in quello civile. Il sequestro conservativo dei beni dell’indagato, a garanzia del risarcimento dei danni civili subiti dai figli della vittima. Un anticipo (la cosiddetta provvisionale) non inferiore al 50% del presumibile danno per i figli costituiti come parte civile. La sospensione dalla successione per l’indagato e l’indegnità a succedere in caso di condanna per omicidio. In caso di rinvio a giudizio, è prevista l’attribuzione della pensione di reversibilità ai figli della vittima, senza obbligo di restituzione.

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Sulla Rivista Diritto della Sicurezza sul Lavoro un nuovo articolo sulla responsabilità penale del RLS

Segnaliamo un altro articolo sul tema della responsabilità penale del Rls appena pubblicato sulla Rivista Diritto della Sicurezza sul Lavoro.

Rosa Palavera, Fiducia e deterrenza: due paradigmi compatibili? Note in margine all’affermazione di responsabilità penale del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Sulla Rivista sono stati già pubblicati diversi articoli di penalisti che commentano  la Sentenza di Cassazione del 25 settembre 2023, n. 38914

Questi articoli sono disponibili online  sulla Rivista Diritto della Sicurezza sul Lavoro

Segnaliamo sempre su questo argomento articoli di commento di sindacalisti e operatori dei Servizi di Prevenzione  apparsi su Diario Prevenzione

 

 

ILO: Incrementare il lavoro dignitoso per i rifugiati e le comunità ospitanti

Fonte ILO 

Il ruolo chiave dell’occupazione nel rafforzare l’autosufficienza dei rifugiati e nel rafforzare la loro protezione è stato discusso al Global Refugee Forum del 2023.

GINEVRA (Notizie dall’ILO) – Il ruolo chiave dell’occupazione e del lavoro dignitoso nella protezione e nell’autosufficienza dei rifugiati e delle comunità ospitanti è stato evidenziato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) in occasione del Forum Globale sui Rifugiati del 2023 che si terrà dal 13 al 15 dicembre.

Il Forum, che si tiene ogni quattro anni, è il più grande raduno internazionale sui rifugiati al mondo. È progettato per supportare l’attuazione pratica degli obiettivi stabiliti nel Global Compact sui rifugiati .

A metà del 2023 si contavano 110 milioni di sfollati forzati in tutto il mondo , 36,4 milioni dei quali erano rifugiati. I delegati al Forum hanno sottolineato l’importanza di affrontare la crescente crisi globale di sfollati collegando le azioni umanitarie con un approccio di sviluppo e costruzione della pace.

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Ibas . Ultime notizie internazionali sull’amianto

Queste notizie sono tratte dal sito International Ban Asbestos Secretariat che ringraziamo

Le vittime chiedono giustizia

22 dicembre 2023

Il 15 dicembre 2023, nella regione Nord-Pas de Calais, nel nord della Francia, le vittime e gli attivisti dell’amianto hanno manifestato chiedendo un processo penale contro i decisori e i funzionari la cui mancata azione ha consentito l’uso dell’amianto per avvelenare generazioni di lavoratori . Intervenendo davanti al tribunale di Dunkerque, il portavoce Pierre Pluta ha dichiarato: “Non ci aspettiamo, non vogliamo, non chiediamo che vengano tagliate teste, non avrebbe senso. Ma serve un dibattito pubblico”. Secondo i dati di Public Health France, le malattie legate all’amianto hanno ucciso tra 120.000 e 180.000 persone in Francia. Vedi: “Nos empoisonneurs doivent être jugés”: les Victimes de l’amiante réclamment toujours un procès pour obtenir Justice [“I nostri avvelenatori devono essere giudicati”: le vittime dell’amianto chiedono ancora un processo per ottenere giustizia].

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Smog nemico di cuore e polmoni

FONTE :  SMIPS.ORG

di Luigi Campanella, professore emerito nell’Università la Sapienza di Roma

Lo smog è considerato un nemico di cuore e polmoni In particolare il Particolato atmosferico, componente principale dell’inquinamento,  danneggia i polmoni ostruendoli e inibisce alcuni processi enzimatici per l’azione dei metalli contenuti nel PM.La storia del trasporto pubblico ha evidenziato quest’ultima gravità.La benzina di prima generazione conteneva piombo ed dal suo uso derivò una crescente statistica di intossicazione del sangue da metalli, in particolare piombo. Si cercò di porre rimedio con la benzina verde nella quale l’azione antidetonante esercitata dal piombo nella benzina rossa veniva invece svolta dagli.idrocarburi aromatici. Il risultato fu però una crescita rapida dei tumori del rene in relazione al carattere cancerogeno del benzene, il primo degli idrocarburi aromatici. Si tentò di rimediare ancora con la benzina verde di seconda generazione, ma le patologie cardiovascolari e polmonari sono aumentate in relazione al nuovo responsabile da essa prodotto, proprio il PM. Quest’ultima situazione,nella sua gravità anche superiore ai casi precedenti,ha obbligato ad ulteriori correttivi che oggi  ci fanno stare più tranquilli,come combustibili più controllati e marmitte catalitiche. L’inquinamento infatti danneggia vasi ed arterie con.accresciuto rischio di ictus ed infarto,peggio in presenza di infezioni virali. La corrispondenza tra, concentrazione del PM e malattie cardiovascolari è oggettivamente comprovata da banche dati aggiornate ed affidabili con valori delle patologie più elevati proprio nei Paesi da valori medi annuali di PM più alti ( rispettivamente 70 e 50 microgrammi per mc in India e Cina, rispetto al valore 10 di USA e delle linee guida).Circa il meccanismo di azione, le ricerche sembrano indicarlo nella rottura della placca aterosclerotica. Le ricerche più recenti hanno poi individuato i metalli più pericolosi come componenti del PM in piombo, arsenico, mercurio, cadmio considerati capaci di creare danni a cuore e vasi sanguigni. L’attenzione verso le polveri presenti negli ambienti  di vita deve ovviamente essere estesa anche agli ambienti indoor.Ad esempio nelle case di fumatori si sono trovate tracce si sostanze cancerogene, ma non sole: occhio alle troppe candele accese, ai contenitori dei solventi lasciati aperti, alle fritture senza cappa accesa

Estratto del libro: “Cambiamenti climatici catastrofici: lezioni dai dinosauri”

Segnaliamo questo estratto del Libro ” Catastrophic climate change: Lessons from the dinosaurs”  di   Michael E. Mann 

Una lettura per davvero illuminante 

The following is an extract from climate scientist Michael Mann’s new book, Our Fragile Moment: How Lessons from Earth’s Past Can Help Us Survive the Climate Crisis, published in September 2023 by Public Affairs/Hachette Book Group. Used with permission.

Per leggere questo estratto vai alla fonte.

” Catastrophic climate change: Lessons from the dinosaurs”

Sante Bajardi , un impegno che non dimenticheremo

Per ricordare Sante Bajardi che ebbi la fortuna di incontrare  in diversi Seminari e Convegni all’inizio degli anni 80 quando si costruivano i primi Servizi di Medicina del Lavoro e i primi Dipartimenti di Prevenzione . Allora Sante era Assessore alla Sanità della Regione Piemonte , voglio ricordare la sua determinazione e. intelligenza  nel costruire un Servizio Sanitario pubblico che tutelasse tutti i cittadini a cominciare dai più esposti ai rischi negli ambienti di lavoro. Editor – Gino Rubini

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Per scaricare in formato pdf la Rivista Promozione  clicca QUI 

L’Appello di Amnesty per un immediato cessate il fuoco a tutte le parti in conflitto per porre fine alla sofferenza della popolazione civile

 

Fonte Amnesty 

APPELLO DI AMNESTY 

L’escalation senza precedenti del conflitto tra Israele da un lato e Hamas e altri gruppi armati palestinesi dall’altro sta distruggendo innumerevoli vite.

Gli incessanti bombardamenti israeliani stanno facendo salire in modo impressionante il numero delle vittime civili a Gaza: al momento della pubblicazione di questo appello (30 ottobre) sono almeno 8000, inclusi moltissimi minori. Questa è stata la risposta agli orribili attacchi compiuti in Israele da Hamas e altri gruppi armati palestinesi, che hanno causato circa 1400 morti. Almeno 200 israeliani presi in ostaggio da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi restano in pericolo. I razzi che continuano a essere lanciati contro Israele pongono a rischio la popolazione civile.

L’assedio rafforzato di Israele nei confronti di Gaza ha bloccato l’ingresso di beni fondamentali come acqua, cibo e carburante, costringendo oltre due milioni di abitanti a lottare per la sopravvivenza. La catastrofe umanitaria provocata da 16 anni di blocco illegale di Israele nei confronti della Striscia di Gaza occupata non potrà che peggiorare se i combattimenti non si fermeranno immediatamente.

Tutte le parti in conflitto continuano a commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi crimini di guerra.

Di fronte a questa devastazione e a questa sofferenza senza fine, deve prevalere l’umanità.

Firma la nostra petizione e sollecita i leader mondiali a chiedere un immediato cessate il fuoco a tutte le parti in conflitto e a porre fine alla catastrofe umanitaria in corso a Gaza.Amn

PER FIRMARE ALL’APPELLO VAI ALLA PAGINA DI AMNESTY 

 

Salute Internazionale : Quarantacinque anni fa, il SSN.

Fonte: Saluteinternazionale.info che ringraziamo 

A cura di Laboss (1)

Nel ricordare il 45° compleanno del nostro Servizio sanitario nazionale, battiamoci in sua difesa. Per contrastare il suo progressivo, ma sempre più rapido, smantellamento sono necessari ingenti finanziamenti pubblici, insieme ad adeguate politiche sanitarie. Il Patto di stabilità recentemente negoziato con l’Europa prevede l’esclusione delle spese militari dal conteggio del debito. La nostra proposta è invertire le priorità: escludere dal Patto le spese sanitarie, invece di quelle militari.

Quarantacinque anni fa, il 23 dicembre 1978 Tina Anselmi, prima donna italiana al ministero della Sanità, appose la firma alla legge n. 833, istitutiva del tanto atteso Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

La nascita del SSN segnò per il paese un grande salto di qualità, a partire dal suo obiettivo principale: il passaggio dalla cura della malattia, concepita per lo più come sofferenza individuale, alla tutela e promozione universale della salute, fisica e psichica, individuale e collettiva. Il nuovo servizio fu caratterizzato da un’impostazione integrata dell’intervento sanitario e di quello sociale, dalla priorità dell’attività di prevenzione, da un’organizzazione decentrata e territoriale, da un approccio capace di investire le questioni legate alle condizioni di lavoro, alla tutela dell’ambiente, al benessere umano complessivo.

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«Fare il giornalista a Gaza significa rischiare la vita»

Fonte Areaonline.ch che ringraziamo 

Anthony Bellanger, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti di ritorno dalla Palestina

di Sergio Ferrari

“Sono appena tornato da una visita in Palestina e non avrei mai immaginato che potesse essere un’esperienza così dura”, afferma il giornalista francese Anthony Bellanger, da otto anni segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti (FIP), con sede a Bruxelles, in Belgio, e che conta 600mila iscritti da 140 paesi.

Dopo aver visitato Ramallah, in Cisgiordania, l’ultima settimana di novembre, Bellanger anticipa la disponibilità ad organizzare una prossima missione a Gaza non appena le condizioni lo consentiranno. Dalle sue parole se ne deduce che il diritto all’informazione sia un’altra vittima del conflitto e che esercitare il giornalismo, in quelle terre, equivale ad una professione ad altissimo rischio.

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Glyphosate : sur quelles pathologies portent les soupçons et avec quels niveaux de preuves ?

Utilizzando  il browser Chrome potete ottenere una traduzione automatica in italiano dell’articolo. Per un utilizzo professionale o di studio raccomandiamo di fare riferimento all’articolo originale alla fonte

Cet article est republié à partir de The Conversation sous licence Creative Commons. Lire l’article original

Xavier Coumoul, Université Paris Cité

En novembre 2023, l’autorisation de mise sur le marché du glyphosate a été renouvelée pour les dix prochaines années alors que des organismes de références, au niveau national ou international, soupçonnent ce pesticide de favoriser la survenue de pathologies graves, et notamment des cancers.

Au moment du vote, la majorité des états membres de l’Union européenne a préféré suivre l’avis rendu en juillet 2023 par l’Autorité européenne de sécurité des aliments (EFSA). Cette dernière a en effet statué que « l’évaluation de l’impact du glyphosate sur la santé humaine, la santé animale et l’environnement n’a pas identifié de domaine de préoccupation critique ».

Des soupçons de cancers, de malformations congénitales…

Dès 2015 pourtant, le Centre international de recherche sur le cancer (CIRC ou IARC en anglais), qui dépend directement de l’Organisation mondiale de la santé (OMS), a classé le glyphosate comme « cancérigène probable pour l’Homme », mais pas comme cancérigène avéré.

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L’intelligenza artificiale genera sempre più disinformazione

Segnalazione articolo da L’INDIPENDENTE

 

” Da operazioni di propaganda con personaggi ben vestiti ma inesistenti ad articoli scritti da bot e dichiarazioni di politici mai fatte e condivise poco prima delle elezioni, l’intelligenza artificiale si conferma per l’ennesima volta uno strumento capace anche di generare danni tutt’altro che indifferenti. Secondo gli ultimi aggiornamenti di un’analisi di NewsGuard, un’organizzazione che si occupa di disinformazione e classificazione dei siti web per gli inserzionisti, solo da maggio i portali che presentano articoli falsi creati dall’intelligenza artificiale aumentati di oltre il 1000%, passando da 49 ad oltre 600……” >>>

l’articolo segue alla fonte : L’INDIPENDENTE che ringraziamo

 

Appunti su crisi e prospettive della Prevenzione di Mauro Valiani

Un articolo del Dott. Mauro Valiani  che ringraziamo per questo importante contributo 

Si potrebbe pensare che quello della prevenzione sia un argomento troppo specifico, a petto della dura condizione che caratterizza il welfare dei paesi occidentali, che ci siano fenomeni e temi più pesanti da trattare. In verità questo orientamento non è adeguato. Siamo nel 45esimo anno della legge 883/78 istitutiva del servizio sanitario nazionale. Una svolta storica che metteva in prima linea proprio il tema della prevenzione, individuale e soprattutto collettiva. In verità, anche oggi, senza rinnovate strategie per la ‘produzione di salute’ e protezione dell’ambiente sarà ben difficile qualsiasi rilancio della sanità pubblica e, più in generale, del nostro paese. Le valutazioni che seguono riflettono la specifica situazione toscana, ma molti elementi possono essere considerati anche in chiave nazionale.

appunti su crisi prevenzione

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