Al via la sesta consiliatura del Civ Inail. Giovanni Luciano eletto alla presidenza

Fonte Notizia : INAIL.IT

20/12/2017

Questa mattina a Roma la riunione di insediamento alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. Il neopresidente succede a Francesco Rampi nel mandato quadriennale alla guida del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Istituto

Il nuovo presidente del Civ Inail, Giovanni Luciano

ROMA – La sesta consiliatura del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail, ricostituito con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 14 novembre, ha preso il via ufficialmente questa mattina con la riunione di insediamento che si è svolta a Roma, presso la sede dell’Istituto di via IV Novembre, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. Nel corso della riunione Giovanni Luciano è stato eletto alla presidenza dell’organo che definisce i programmi e individua le linee di indirizzo dell’Inail, determina gli obiettivi strategici pluriennali ed esercita le funzioni di vigilanza ai fini della realizzazione degli obiettivi e della corretta ed economica gestione delle risorse.
“L’Istituto un unicum nel panorama italiano”. Nel suo discorso di insediamento il neopresidente, che succede a Francesco Rampi nel mandato quadriennale alla guida del Civ, ha spiegato che “da oggi dovremo velocemente riprendere il cammino interrottosi il 14 novembre scorso, termine del periodo di prorogatio della quinta consiliatura”. Devono essere affrontati e risolti, infatti, “aspetti molto delicati, dalla conclusione della definizione del nuovo sistema tariffario alla rivalutazione delle rendite, passando per tutti gli aspetti relativi alla natura di questo Istituto, che rappresenta un unicum nel panorama italiano”.
 
“Le sue specificità meritano maggiore considerazione”. “Dal 2000 ad oggi – ha aggiunto il neopresidente del Civ – l’Inail, a valle di vari interventi legislativi dalla grande portata riformatrice, si è evoluto da mera assicurazione a tutela del danno occorso sul lavoro a Polo pubblico della salute e sicurezza al servizio dei lavoratori e delle imprese così come della collettività. Non entro nell’elenco degli svariati compiti e funzioni che il legislatore nel tempo ha assegnato all’ente, ma sottolineo solo quanto questi intervengano positivamente sul sistema di sicurezza sociale e di welfare. Si tratta di specificità e peculiarità sociali che a mio avviso meriterebbero maggiore considerazione da parte delle forze politiche, delle istituzioni e delle stesse forze sociali”.
 
“Per coltivare la prevenzione serve più impegno da parte di tutti”. La prevenzione “va praticata, seguita, coltivata ogni giorno e non solo enunciata o meramente regolamentata”, ha proseguito Luciano, affrontando il tema degli infortuni sul lavoro. In Italia, infatti, “si muore e ci si ammala ancora troppo di lavoro. Ci si ammala e ci si infortuna troppo, spesso gravemente, nonostante una legislazione tra le migliori al mondo e nonostante un Istituto come l’Inail che fa molto, nonostante un sindacato che fa molto e nonostante un sistema imprenditoriale, quello sano, che fa molto”. C’è dunque “bisogno di aumentare gli sforzi. Da parte di tutti, anche da parte nostra”.
 
“Aumenteremo gli sforzi per radicare sempre di più la cultura della sicurezza”. “Sarà mia cura – ha assicurato a questo proposito il presidente – sviluppare il percorso intrapreso insieme a tutti i componenti del Civ e, laddove possibile, incrementare l’osmosi tra il Civ e i Coordinamenti regionali dei Comitati consultivi provinciali, proprio nel senso di aumentare gli sforzi con l’obiettivo di amplificare e radicare sempre di più quella cultura per la prevenzione e per la sicurezza sui posti di lavoro, parte essenziale di un processo che impegna fortemente anche l’Inail. Sono convinto che sia fondamentale la più ampia condivisione all’interno del Civ, dove siedono portatori di interessi a volte diversi e, ovviamente, la più ampia condivisione possibile tra gli organi dell’Istituto. In questo senso dichiaro fin da ora la mia totale disponibilità a un rapporto leale di grande collaborazione, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno, avendo come obiettivo quello di rispondere al meglio al compito che ci è assegnato con equilibrio ed equità”.
 
Ne fanno parte 17 membri in rappresentanza delle parti sociali. Oltre al neopresidente Giovanni Luciano, il Consiglio di indirizzo e vigilanza è composto da altri 16 membri. In rappresentanza dei lavoratori dipendenti Bruno Adinolfi (Cgil), Michele Buonerba (Cisl), Ferdinando Di Lauro (Cgil), Alberto Forti (Confsal), Salvatore Muscarella (Ugl), Barbara Orlandi (Cgil) e Silvana Roseto (Uil). In rappresentanza dei datori di lavoro Marco Abatecola (Confcommercio), Pierangelo Albini (Confindustria), Fabiola Leuzzi (Confindustria), Gaetana Pagano (Confagricoltura) e Beatrice Sassi (Confindustria). In rappresentanza dei lavoratori autonomi Gian Luigi De Gregorio (designazione congiunta di Confcooperative, Legacoop, Agci), Barbara Gatto (designazione congiunta di Confartigianato, Cna, Casartigiani) e Fiorito Leo (Coldiretti). In rappresentanza dell’Anmil, l’Associazione nazionale tra mutilati e invalidi del lavoro, Gabriele Brachetta.