Disponibili online i dati INAIL su infortuni e malattie professionali dei primi dieci mesi del 2017

FONTE  INAIL.IT

Tra gennaio e ottobre presentate all’INAIL circa 534mila denunce di infortuni sul lavoro (+0,7%), 864 dei quali con esito mortale (+1,6%). Prosegue il trend in diminuzione delle malattie professionali (-3,0%).

ROMA – Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio e malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di ottobre. Si tratta di dati provvisori, perché per quantificare i casi accertati positivi sarà necessario attendere il consolidamento dei dati del 2017, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (ottobre 2016 vs ottobre 2017) e “di periodo” (gennaio-ottobre 2016 vs gennaio-ottobre 2017). Il confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetto all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche e di consolidamento degli archivi.

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Una lista per la segnalazione di prodotti pericolosi per i consumatori.

 

 

Ogni settimana una lista di prodotti  pericolosi, esclusi cibi, farmaci e strumenti sanitari. Questa lista è prodotta dal Dipartimento Tutela Consumatori della Commissione Europea.

WEEKLY REPORT 2017 – REPORT WEEK 48

Rapid Alert System is the EU system for all dangerous consumer products, with the exception of food, pharmaceuticals and medical devices. The report includes detailed information on the products concerned, the risks, the notifying Member State, and the measures adopted in response. The Rapid Alert System enables quick exchange of information between 31 European countries and the European Commission about dangerous non-food products posing a risk to health and safety of consumers.

MORE INFORMATION

Nuovo portale OCSE per lo scambio di informazioni sulla produzione, l’utilizzo, le emissioni e i possibili sostituti delle sostanze per-e poli-fluoroalchiliche

provette da laboratorio

 

Il Ministero della Salute, in qualità di Autorità Competente nazionale per l’attuazione dei Regolamenti REACH e CLP, informa che l’OCSE – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (in francese Organisation de coopération et de développement économiques – OECD) – ha realizzato un nuovo portale per lo scambio di informazioni che riguardano la produzione, l’utilizzo, le emissioni e i possibili sostituti delle sostanze per e poli-fluoroalchiliche.

segue su fonte MINISTEROSALUTE

Muore pescatore di 52 anni, Flai: non è una fatalità

30 novembre 2017 ore 15.44
“Ai familiari esprimiamo il più sentito cordoglio e lanciamo il grido di allarme per un’altra tragedia sul lavoro che poteva essere evitata”

“È morto sul lavoro Msaddelk Abdallah, pescatore esperto di 52 anni, salpato dal porto di Ancona per la giornaliera battuta di pesca. Ai familiari esprimiamo il più sentito cordoglio e lanciamo il grido di allarme per un’altra tragedia sul lavoro che poteva essere evitata”. Lo dichiara Antonio Pucillo della Flai Cgil nazionale.

“Dalle prime ricostruzioni sembra che il pescatore sia scivolato in acqua mentre era a poppa dell’imbarcazione. È evidente, almeno dovrebbe esserlo, come in alcune condizioni lavorative particolari un incidente che altrove potrebbe avere conseguenze non gravi in questo caso risulti fatale”.

“Da anni – prosegue Pucillo – denunciamo quanto sia importante il tema della sicurezza anche per i lavoratori della pesca, che operano esposti alle intemperie, su una superficie instabile, movimentando attrezzature, in condizioni estreme. È necessario investire di più su prevenzione e sicurezza, cominciando ad applicare anche ai lavoratori della pesca il Testo Unico 81 su salute e sicurezza; è necessario che siano conosciuti tutti i DPI (dispositivi di protezione individuale); è necessario che le autorità preposte ai controlli non abbassino la guardia. Gli incidenti sul lavoro – conclude Pucillo – non sono tragiche fatalità, ma la conseguenza di mancata prevenzione, mancati controlli e una scarsa, anzi assente, cultura della sicurezza”.