fonte INGENERE.IT
La salute delle donne e dei bambini è considerata un passo fondamentale nella direzione dell’uguaglianza sociale. Le risorse non mancano e nemmeno le intenzioni politiche, stando alle ultime dichiarazioni del G7. Ma i rapporti internazionali descrivono una situazione critica
Ridurre la mortalità materna, infantile e fra gli adolescenti. Questo è l’obiettivo rilanciato dalla vice direttrice dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Flavia Bustreo, medico epidemiologo, in occasione del G7 dei ministri della salute a Milano.
Le risorse non mancano: due miliardi di euro sono stati previsti dal fondo Global Financing Fscility a favore della tutela della salute delle donne e dei bambini, considerata un passo fondamentale nella direzione dell’uguaglianza sociale.
D’altra parte, la situazione resta critica, seppure migliorata rispetto a qualche anno fa.
Se si guarda alla salute delle donne a livello nazionale, per esempio, secondo l’indagine conoscitiva portata avanti dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna il 49% delle donne nel 2016 ha dichiarato di fare prevenzione rispetto al 44% nel 2006. Cambiano nettamente i comportamenti: se nel 2006 soltanto il 48% delle donne dichiarava di sottoporsi a controlli e visite anche quando stava bene, nel 2016 la quota sale al 62%.